"Mi hai mentito" Mi dice Russino appena apro la porta della stanza.
Lo guardo con aria interrogativa.
"Non sei andata a pranzare con il tuo ragazzo"
"E chi te lo dice?" Domando cercando di fargli vedere che sono tranquilla.
"Prima sono venuto a controllare ed eri con Sele"
"Ah allora sei passato prima che lo incontrassi" Rispondo cercando di avere un tono convincente. Solo dopo realizzo quello che ha detto.
"Cosa?! In che senso sei venuto a controllare? Mi hai spiato?"Lui in risposta ridacchia. Si alza ed esce dalla stanza.
Io ne approfitto per farmi una bella doccia bollente dato che prima di pranzo non l'avevo fatta.
Quando finisco, dopo un bel po' di tempo, mi infilo il reggiseno e le mutande. Merda, ho dimenticato i vestiti.
Sbircio fuori dalla porta e vedo che non c'è nessuno.
Esco e mi avvio verso il mio armadio, ma proprio in quel momento entra Fede. Da solo per fortuna.Si blocca sulla porta e si gira mentre io divento subito rossa come un pomodoro.
Mi giro subito dall'altra parte per prendere i pantaloni che inizio ad infilarmi.Solo dopo mi accorgo che Fede mi sta guardando il petto. Che deficiente.
Mi avvicino per tirargli uno schiaffo, quando mi accorgo che non mi sta fissando il seno, ma un po' più in basso.
Sta guardando la cicatrice che mi ha lasciato mio padre con il coltello quella volta.
Istintivamente mi copro il seno e la cicatrice, lui alza lo sguardo e mi guarda preoccupato.
Mi ero quasi dimenticata di quella cicatrice, per questo non mi guardo mai allo specchio prima o dopo la doccia.
Fede si gira dall'altra parte e tira fuori dal suo armadio una maglietta.
Cavolo ha ragione... sono ancora in reggiseno. Che vergogna, nessuno mi ha mai vista così.
Mi lancia la maglietta e io la indosso senza fiatare. Mi arriva a metà coscia e sa del suo odore: menta e tabacco.
Si siede di nuovo sul letto e mi guarda.
"Mio padre" rispondo semplicemente con un'alzata di spalle, cercando di fargli credere che non mi importi più.
"Con cosa?"
"Aveva preso un coltello dalla cucina" Rispondo senza riuscire a guardarlo negli occhi.
Lui mi guarda senza dire niente, e grazie al cielo non leggo compassione nel suo volto, solo un po' di rabbia. Un po' tanta.
"Fa tanto male?" Mi domanda cercando di non incrociare il mio sguardo.
"No non più. A volte mi dimentico anche di averla" Dico più per rassicurarlo che perché sia vero.
"Bene"
C'è un po' troppa tensione per i miei gusti.
"Ehilaaaaaaaa" Urla mio fratello entrando e rompendo il silenzio.Fede lo fulmina immediatamente con lo sguardo e mio fratello lo guarda altrettanto male.
"Che ci fa lui in stanza tua?" Domanda mio fratello indicandolo.
"Guarda che questa stanza è anche mia" Ribatte seccato Federico.
"Christian andiamo a prenderci qualcosa da mangiare?" Quando pronuncio il nome faccio una faccia strana, ma lui sembra capire e regge il gioco.
"Va bene andiamo Ginny" Detto questo mi circonda le spalle col suo braccio e mi trascina fuori.
Non so perché ma mi giro un attimo per fare un lieve sorriso a Fede che sta stringendo i pugni.
Quando torno gli dirò la verità.
"Allora? Chi è Christian?"
"È il mio finto ragazzo. L'ho detto scherzando ma Federico ci ha creduto..." Mio fratello scoppia a ridere ma poi si fa subito serio.
"Dobbiamo trovare un modo per farti cambiare di stanza" Dice con tono severo.
"Perché?"
"Perché non mi fido di lui, potrebbe farti del male" Mi guarda dritto negli occhi e solo in questo momento mi rendo conto di quante mi trovi bene con Fede. Anche se ogni tanto litighiamo.
"No" Incrocio le braccia al petto e faccio il broncio come una bambina piccola.
"Non dirmi che ti piace"
"No no è che..." Inizio e allora gli dico che ho raccontato tutto a Fede e lui come ha reagito. Mio fratello era davvero sospreso.
"Quindi ti piace!" Esclama alla fine del mio racconto, non sembra arrabbiato come prima.
Arrossisco e nego. Lui mi guarda male e io faccio si con la testa. È vero mi piace.
"Ma tu non lo odiavi?"
"Beh si ma da quello che mi hai raccontato non mi sembra poi così male. Però se ti farà stare male gli spaccherò la faccia" A questa sua affermazione inizio a ridere.
Ci salutiamo e torno in stanza, pronta per dire a Fede che Christian non esiste.
Ma non faccio in tempo ad appoggiare la mano sulla maniglia che la porta si apre ed esce una ragazza.
Non è quella dell'altra volta.
Entro in stanza delusa e arrabbiata, ma cerco di non farlo notare a Fede, quindi dico con finta indifferenza: "Non l'avete fatto sul mio letto vero?"
Lui si mette a ridere e prende la consueta smorfia arrogante.
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COINQUILINI ~ FEDERICO RUSSO~
ChickLit[COMPLETA] Ginevra è una ragazza solare, sarcastica e genuina. Non ha alcun problema a dire ciò che pensa e a far abbassare la cresta ad eventuali seccature. Nasconde un segreto, una brutta esperienza che l'ha segnata ma non le ha tolto il sorriso d...