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"Nessuno stupido si avvicinerebbe al fuoco dopo aver capito che scotta.
Nessuno, tranne chi ha un motivo valido per bruciarsi."
-Albert Einstein
Se l'anima avesse un colore la sua sarebbe decisamente nera.
Nera come la luce nei suoi occhi, come il suo passato e quello che vede nel suo futuro.
Nera come la notte, quando resta solo con i pensieri che lo tormentano, con i ricordi che riaffiorano e lo costringono a piangere in silenzio, stretto sotto le lenzuola.
Non è mai stata facile la sua vita, ma nonostante questo ha imparato ad apprezzarla, a ringraziare Dio per quello che gli ha regalato e non colpevolizzare nessuno per ciò di cui, invece, è stato privato.
È un'anima scura in cui alberga la malinconia, la diffidenza e, allo stesso tempo, il desiderio di essere custodita, protetta.
Un cuore pulito che non conosce odio, nè cattiveria o pretesa.
Due occhi profondi che raccontano di luoghi, viaggi e nuove scoperte.
Un fiore che ancora non è sbocciato, ma che promette di regale un frutto raro.
E poi la sua anima avrebbe delle venature rosse, quasi impercettibili a sguardi comuni, ma ben visibili agli occhi di chi sa osservare.
Rosse come il fuoco che gli scorre dentro, che brucia sulla sua pelle.
Come le cicatrici incancellabili che si porta addosso e come i vuoti incolmabili che gli hanno fatto sanguinare il cuore.
Come le fiamme che in questo momento osserva, che gli scorrono negli occhi, accarezzano la pelle e gli si consumano in gola.
Si accendono le luci, ed improvvisamente tutto si colora in un mondo che si regge a metà fra il paradosso e l'assurdo.
Che lo spettacolo abbia inizio.
"Benvenuti al circo."
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