"E la tua pelle come seta
ma la mia è più dura
sai mi ha protetto dallo schifo
come un'armatura
e sbagli
l'amore non è cieco
ha solo smesso di guardarci."Irama
Mario
Mi mancherà.
Respiro a fondo mentre mi godo il paesaggio da questo ponte mattonato che si erge lungo l'Adige.
È qui che mi ha portato a guardare le stelle la prima volta che siamo usciti.Mi mancherà Verona, la magia di questa città, ogni suo scorcio ed ogni angolo, luoghi che hanno segnato in modo indelebile il mio cuore, cambiato la mia monotona seppur felice vita e anestetizzato il mio dolore.
È qui, in questa città, che per la prima volta mi sono sentito vivo.
La mia è sempre stata un'esistenza fatta di piccole cose, come il calore di una famiglia acquisita, un lavoro che mi mette a contatto con tante piccole faccette, che mi osservano a metà tra il timore e lo stupore.
Tanti occhi che incontro ogni giorno e manine che si avvicinano per toccare la mia pelle segnata dalle fiamme, senza sapere che a bruciare però, non sono le ferite, ma l'anima.
Amo i bambini, mi riempiono gli occhi di gioia con le loro anime pure.
Li amo così tanto perché non sono mai stato bambino, non mi sono mai goduto quella spensieratezza e quella felicità che segnano la prima parte delle nostre vite. Gli attimi più importanti, che ti schiudono le porte del mondo, iniziandoti a quello che sarà il tuo destino.A volte penso al fatto che un giorno mi piacerebbe avere un figlio, un piccolo esserino tutto mio da coccolare ed amare.
Vorrei una famiglia con un uomo che mi ami, che mi abbracci e mi aiuti a superare le mancanze che sento.
Un uomo che mi doni il calore che la vita non mi ha riservato.Mi piacerebbe che quell'uomo fosse Claudio.
Dal primo momento ho visto in lui la mia ancora, la mia salvezza.
Dopo essermi sentito per anni in balia di un mare in tempesta, ho trovato una boa a cui aggrapparmi per non affondare.
Non è stato facile passare giorni interi a piangere di nascosto per una vita che non meritavo, ma che ho accettato e amato.
Poi però ho avuto la mia ricompensa, ho trovato la mia persona.L'ho amato sin dal primo istante, mi sono invaghito di lui, dei suoi occhi verdi e della sua pelle colorata, del suo ciuffo all'insù e della sua risata contagiosa, ma non ho avuto il coraggio di diglielo mai, perché, infondo, so che lui sa.
Lui è l'unico a cui ho donato la chiave del mio cuore, e sono sempre più convinto che dopo di lui verrà il nulla.Sospiro mentre vedo il sole sparire lentamente dietro dei nuvoloni che non promettono nulla di buono.
Sono giorni che il tempo è cupo, e questo mi mette ancora più tristezza.
Poi mi incammino e vado per l'ultima volta a rifugiarmi nell'unico posto in cui vorrei essere.Tra le sue braccia.
***
"Diventi sempre più bravo" giocherello con i pennelli mentre lo osservo che concentrato si dedica ad un nuovo progetto.
"Beh lo sarei ancora di più se non ci fosse un disturbatore sempre in giro per casa" si alza e viene verso di me.
"È necessario che tu dipinga sempre mezzo nudo?" indietreggio finché il tavolo mi blocca, ed il suo corpo scultoreo non mi lascia via di scampo.
"Riscuoto più successo in accademia" sgrano gli occhi e lo spingo via.
"C-cosa?"
Si morde il labbro e torna a bloccarmi, mentre con le dita segue delle curve immaginarie lungo il mio collo, quasi come se stesse muovendo abilmente i suoi pennelli "ma.. io ho occhi solo per te" poi si porta una mano sul cuore per giurare.

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Circus
Fanfic•Opera coperta da COPYRIGHT• "Nessuno stupido si avvicinerebbe al fuoco dopo aver capito che scotta. Nessuno, tranne chi ha un motivo valido per bruciarsi." -Albert Einstein