Ogni artista,
intinge il pennello nella sua anima,
e dipinge la sua stessa natura
nelle sue immagini.Henry Ward Beecher
Claudio
Continuo a rigirare fra le mani il piccolo girasole di stoffa, lo guardo, lo rimiro e sorrido prima di riporlo nella tasca destra in alto alla camicia.
Da quando l'ho ricevuto, lo porto sempre con me, perché è un po' come se avessi lui sempre ad un passo dal cuore.Sposto lo sguardo sulla mia creatura.
Mai un lavoro aveva richiesto così tanto impegno e concentrazione, ma sopratutto sentimento, dolore e rabbia, un groviglio di emozioni.
È un po' come una spugna, al suo interno ho messo tutto quello che di più remoto, negli anni, ho tenuto chiuso in un piccolo cassetto del mio cuore.
Solo adesso, dopo averlo concluso, percepisco il senso di libertà che mi investe e, paradossalmente, quasi mi viene da sorridere mentre lo osservo e prendo consapevolezza di cosa è giusto fare.
Voglio raccontarmi.
***
Cala la sera sulla mia splendida Verona e, come d'abitudine, cammino per le strade della città per raggiungere Mario.
Ripenso a tutto quello che è successo tra noi, a quello che succederà, al rapporto che ormai ci lega e al disagio che ho provato l'altra sera a casa mia.
Mi rendo conto che non voglio stia male, così come non voglio più starci io.
Un dolore, se condiviso, fa meno male, ed io ho deciso di volerlo condividere con lui.
Arrivo di fronte al circo e mi volto per scorgere da lontano il centro della città che da qui è quasi indistinguibile.
Percepisco Mario nelle vicinanze anche solo dalla sensazione che improvvisamente mi assale.
"Ciao.." mi volto di nuovo e lo vedo
avanzare verso di me.Si avvicina lentamente e mi abbraccia, mi stringe perché probabilmente
non si aspettava di vedermi qui dato che, negli ultimi giorni, non sempre mi son fatto vivo.Mi fa piacere però vedere come Mario nonostante tutto esca dopo lo spettacolo per controllare se ci sono, e mi spezza il cuore immaginare i suoi occhi tristi quando non mi trova.
"Ei" gli accarezzo una guancia e lui chiude appena gli occhi "va tutto bene?"
Annuisce ed io faccio un respiro profondo perché so che è arrivato il momento.
"Ti andrebbe di accompagnarmi in un posto importante?"
Vedo il suo sguardo illuminarsi ed i suoi occhioni perdersi nei miei.
"Andiamo.." gli sorrido e cerco la sua mano per intrecciarla nella mia.
Camminiamo insieme verso la mia vera casa.
Me stesso.***
"Cla, ma.." lo vedo un po' titubante guardarsi intorno "sei sicuro che possiamo entrare?"
Sfilo le chiavi dalla tasca dei jeans e le inserisco nella serratura.
Oggi prima di uscire all'accademia, sono riuscito a prendere la copia che tengono sempre all'entrata e a disattivare la telecamera grazie anche all'aiuto di quello scemo di Paolo.
Quando si tratta di bravate, è sempre il primo.
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Circus
Fanfiction•Opera coperta da COPYRIGHT• "Nessuno stupido si avvicinerebbe al fuoco dopo aver capito che scotta. Nessuno, tranne chi ha un motivo valido per bruciarsi." -Albert Einstein