Chi ama davvero ha paura due volte:
prima di trovarti, poi di perderti.Anonimo
Claudio
Se mi chiedessero di definire l'amore, lo dipingerei come un piacevole imprevisto.
Per uno come me, che si può dire non l'abbia mai vissuto realmente, è stato qualcosa di insperato, adrenalina pura, un'emozione continua che ha decisamente sconvolto la mia vita ricostruendola dal principio, mutandone il senso e aiutandomi a mettere insieme tutti i tasselli che mi mancavano.
Infondo l'amore da senso a tutto ciò che prima sembrava inodore, insapore e privo di colore.
Il desiderio di ognuno di noi è vivere per amare ed essere amati, è inutile negare il bisogno di condividere una gioia o un dolore che da solo non avrebbe lo stesso valore; insomma, in due tutto è più semplice, tutto è più bello.
È da questa mattina che ho in mente di fare qualcosa in grado di sorprendere Mario, vorrei ringraziarlo a mio modo per questi giorni trascorsi insieme e farlo sentire ancora una volta speciale per me.
Da quello che so, per oggi, non dovrebbero essere previsti spettacoli al circo, quindi abbiamo tutto il pomeriggio e la sera liberi, ragion per cui ho pensato che sarebbe bello isolarci un po' e goderci del tempo insieme lontani dall'ormai monotona Verona.
Dopo la confessione dello scorso giorno mi sono reso conto di aver fatto riaffiorare un dolore ancora vivo per lui, una cicatrice aperta che vorrei provare nel mio piccolo a far sanguinare meno.
Mi sono reso conto che qualcosa c'era nei suoi incubi, nel suo modo di stringermi, nel suo volermi a tutti i costi spingere verso i miei genitori.
Mi dirigo verso il circo, ma questa volta in macchina, e cerco di posteggiare in modo discreto poco distante da esso.
Percorro il viale per cercare Mario, e camminando mi imbatto in Valentina che, solare come sempre, mi saluta in modo caloroso, come se fossimo amici da una vita.
"Mario lo trovi al solito posto" mi stringe ancora un po' e poi mi congeda così, sorridendo, bellissima.
Arrivo di fronte al piccolo abitacolo e busso ma senza ricevere risposta, così apro lentamente lo sportello ed entro.Incontro subito i suoi occhi spenti forse dalla stanchezza e gli sorrido mentre mi avvicino.
"Ei.."
Raggiungo il letto su cui è seduto e mi faccio spazio per potermi sedere al suo fianco facendo in modo che lui possa adagiare la schiena contro il mio petto.
"Che ci fai qui?" sorride mentre chiude gli occhi e lascia andare la testa indietro sulla mia spalla, per bearsi delle mie carezze.
Opto per una mezza verità.
"Avevo voglia di vederti"
Sorride e afferra le mie mani per stringerle intorno al suo busto, ed io colgo l'occasione per lasciargli lungo il collo dei piccoli baci provocandogli solletico.
"Ti va di andare in un posto insieme?!" lo stringo più forte a me e strofino il naso sulla sua guancia prima di lasciarci un bacio.
"Dove?" è proprio un bambino quando fa così, i suoi occhi si accendono di curiosità ed il suo sorriso sembra ancora più luminoso.
"Non accetto domande, devi solo rispondere sì o no?"
Si volta di scatto ed annuisce prima di baciarmi e farmi sciogliere completamente.

STAI LEGGENDO
Circus
Fanfic•Opera coperta da COPYRIGHT• "Nessuno stupido si avvicinerebbe al fuoco dopo aver capito che scotta. Nessuno, tranne chi ha un motivo valido per bruciarsi." -Albert Einstein