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Natasha era immobile davanti alla porta della camera, la guardai speranzosa di trovare conforto in lei ma non riusciva a smettere di ridere, alzai gli occhi al cielo ed entrai in camera con i nervi a fior di pelle; come si permetteva di venirmi a dire chi dovevo o non dovevo frequentare!
Stava scherzando vero! Avrà capito di aver perso ogni minimo diritto di su di me ora mai?!
" quella era palesemente gelosia" disse Naty ridendo.
" non c'è niente da ridere Natasha, mi sta facendo impazzire, ma se pensa che gli darò retta si sbaglia di grosso!"
Dissi dirigendomi al armadio per cambiarmi.
" sinceramente a me sembrate pazzi entrambi, dovreste semplicemente farvi qualche domanda e chiarire.." costato lei tornata seria mentre sistemava alcuni vestiti.
" non c'è niente da chiarire naty " niente che non fosse già completamente comprensibile... non c'era più futuro tra noi due, neanche per la più semplice amicizia nulla poteva reggere.
Non passarono neanche 10 minuti che bussarono alla porta, mi avvicinai infastidita..
cosa voleva ancora ? Mi chiesi mentre aprivo la porta.
Feci un respiro di sollievo quando costatai che alla porta era Francesco

" pensavo ci aspettassi giù nel atrio .." gli dissi guardandolo confusa.
"splendore mi dispiace tantissimo, ma Cam mi ha detto che abbiamo del lavoro arretrato quindi credo di dover restare in hotel" disse più dispiaciuto che mai.
Strinsi la maniglia della porta cercando di calmarmi, lo guardai e mi sforzai di sorridere.
" certo, dovevo immaginarlo.."
" sei arrabbiata? " Domando Francesco.
" no no tranquillo, avremo tutto il tempo per stare insieme, andremo io e naty"
Mi protesi verso di lui e gli stampai un bacio
"ci vediamo a pranzo"
dopo averlo salutato chiusi la porta.
Naty scoppio a ridere per l'ennesima volta, almeno una di noi si divertiva..
" ok dopo questa direi proprio che è geloso ai massimi livelli" Disse mentre finiva di allacciarsi le scarpe.
Feci un respiro e dopo essermi ravvivata i capelli e sistemata il trucco uscimmo dal hotel.
La giornata era perfetta: il sole alto e una piacevole brezza fresca che ogni tanto si faceva sentire, camminammo per la via principale per almeno mezz'ora dopo di che visitammo un museo e due chiese importanti.
Già dopo un ora dalla nostra uscita mi sentivo più rilassata e notai quanto la lontananza da cam mi giovasse, per la prima volta desiderai che questo incarico finisse il più presto possibile e che finalmente prendessi le distanze definitivamente da lui.
Ci sedemmo su una panchina sorseggiando una cioccolata calda e dopo qualche ora ci avviammo in hotel, dove sarei tornata ad essere la Tessa: stressata, delusa, triste, arrabbiata, stanca; ma potevo ancora sperare di aggrapparmi alle due persone che mi rendevano in qualche modo felice naty e Francesco, la mia speranza era tutta in loro due.

" lo mangi quello" disse Francesco pizzicando le patatine nel mio piatto come avevo fatto io.
Trattenni le risate e gliene ne rubai un altra dal suo piatto, fingendomi offesa.
" com'è andata oggi pomeriggio ?" Gli chiese naty mangiando una forchettata di spaghetti.
" niente di che, alla fine non c'era molto da fare" rispose disinvolto.
Naty mi lanciò un occhiata e sorrise, ricambiai il suo sguardo scuotendo la testa.
" ragazze tra due ore dovremmo essere in aereo porto forse è meglio sbrigarci" ci ricordo Francesco.
Finimmo in fretta di mangiare dopo di che io e naty salimmo in camera per preparare la valigia; misi alla rinfusa le poche cose che avevo e la mia migliore amica fece lo stesso, indossammo la divisa da hostess e Scemino di sotto dove ci aspettava un taxi.
In 20 minuti eravamo davanti al aereo, Francesco mi raggiunse immediatamente.
" perché non resti con noi nel area passeggeri ?" Mi chiese speranzoso.
Scossi la testa.
" non credo sia il caso"
Mi guardo contrariato, ma non insistette stranamente e mi aiutò a salire sul aereo; diedi un occhiata nel area passeggeri Cam e Steysi erano già lì, lui lavorava al computer mentre lei leggeva tranquilla una rivista. Salutai Francesco e raggiunsi Natasha alla nostra postazione.
" il comandate mi ha detto che avremo delle leggere turbolenze durante il viaggio, e quindi di alzarci il meno possibile" mi avvisò, annui distrattamente mentre preparavo il carrello del rinfresco e dopo qualche minuto l'aereo decollo.

" Francesco e una persona splendida" disse Naty alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo, mi girai verso di lei distogliendo lo sguardo dal finestrino.
" si è vero " concordai con lei, si meritava di meglio di me.. sicuramente meritava una ragazza che avesse il cuore solo per lui.
" ti ama molto.. cerca di non spezzargli il cuore"
Mi passai una mano tra i capelli e annui.
" sto facendo del mio meglio Natasha"
Mi guardo e dopo avermi rassicurata stringendomi la mano torno a leggere, mi alzai dal sedile slacciando la cintura e impugnando il carrello mi diressi dai passeggeri.
" splendore" disse Francesco appena mi vide illuminandosi, mi avvicinai a loro e lui mi prese una mano baciandola, Cam guardo i sui movimenti evidentemente seccato ma non disse nulla.
Servi il solito bicchiere di champagne a Stesy e Francesco prese dal carrello un muffin.
Guardai Cam senza sapere come comportarmi, mi guardo negli occhi mettendomi ancora più a disagio e procurandomi un po' di nervoso.
" un bicchiere di champagne anche per me"
Glielo versai sforzandomi ad avere un atteggiamento professionale, glielo passai ma proprio in quel momento una turbolenza mi fece perdere l'equilibrio e barcolla al indietro, mi prese prontamente per un braccio evitandomi di cadere a terra e andai a sbattere contro di lui finendogli addosso insieme al contenuto del bicchiere, senti il viso andarmi a fuoco ci misi un secondo e ancora imbarazzata alzai lo sguardo trovandomi addosso i suoi occhi confusi, eravamo ad un centimetro di distanza mentre il suo odore di colonia e menta mi annebbiava i pensieri, mi passo la mano sulla schiena facendomi contorcere lo stomaco, ma in qualche modo riuscì a farmi riprendere.
" scusami.." sussurrai cercando di alzarmi, ma non sembrava propenso a lasciarmi andare, ci guardammo ancora per qualche istante poi mi tolse la mando dalla schiena e mi lascio libera.
" Teresa stai bene ?!" Mi chiese allarmato Francesco prendendomi una mano tra le sue.
" si sì tutto apposto" dissi sovra pensiero continuando a guardare Cam, se non fosse stato per lui ora sarei stata anche peggio.
Francesco mi guido gentilmente e mi fece sedere accanto a lui, mentre le turbolenze non intendevano cessare.
" allacciate le cinture signori tra qualche minuto ci stabilizzeremo " ci avverti il comandante dall' altoparlante.
Dopo giusto qualche minuto come detto l'aereo torno stabile, guardai Cam aveva tutta la camicia fradicia, in quel momento sene accorse anche lui perché se la sbottono chiedendo a Steysi di prendergli una maglietta dal borsone al suo fianco. Lo guardai dispiaciuta mentre se la sfilava mettendo in mostra il suo fisico perfetto, feci guizzare rapita il mio sguardo su ogni suo particolare che riconoscevo perfettamente, ogni suo tatuaggio, ogni sua cicatrice, provai un bruciore alla gola quando il mio sguardo si fermò su un tatuaggio più famigliare degli altri; inciso appena sotto il cuore aveva la mia data di nascita con affianco il mio nome scritto in un corsivo sottile, mi stupì di me stessa quando senti gli occhi pungermi e le lacrime voler scendere, deglutì guardando altrove.. ma lui aveva già capito e senti il suo sguardo intenso su di me.
Quel tatuaggio era il simbolo delle sue promesso ora mai infrante.

il cielo guarda te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora