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Remember
7 anni prima..

Chiusi la porta della mia camera sbattendola furiosa.
Corsi verso il letto e mi ci buttai su di peso affondando il viso nel cuscino; calde lacrime mi rigarono il viso impregnando la federa che ancora profumava di lui per la notte precedente che avevamo passato insieme.
Rimasi in quella posizione per più di un ora mentre il telefono continuava a squillare ad intervalli di almeno 10 minuti.
Stanca di ignorarlo lo presi dalla tasca dei jeans e lo accostai all'orecchio.
" tessa mi spieghi che ti prende?!" Mi urlo a dosso Natasha.
Non risposi.
" sapevi che sarebbe successo! Non puoi comportarti così è la sua ragazza non può ignorarla!" Un singhiozzo mi scappo dalle labbra senza che potessi controllarlo.
" Naty ma mi fa impazzire pensare a lui con lei.. mentre.." non riuscì a terminare la frase ma la mia migliore amica capi ugualmente.
" beh è quello che fanno due ragazzi fidanzati è inevitabile tessa"  singhiozzai un ennesima volta.
" non è solo per quello.. ma adesso sta sempre con lei e non gli posso neanche rivolgere la parola in sua presenza"
E per non farla ingelosire Cam mi teneva a debita distanza;  da ora mai 3 mesi era fidanzato con Carin, la ragazza che tutti vorrebbero essere, la più popolare la più bella.
Ed io beh.. ora mai non mi dava più importanza, c'era solo lei ai suoi occhi, ma d'altronde non c'era competizione tra me e lei, era sicuramente più bella di me.
" lui ti vuole bene e lo sai.. ma le cose stanno così tessa non ci puoi fare niente"
Le lacrime ripresero a rigarmi il viso, l'avevo perso.. era inevitabile piano piano non ci sarebbe più stato posto per me nella sua vita;
Domani sarebbe stato San Valentino e non lo avremmo passato come tutti gli anni insieme, lo avrebbe passato con Carin e non volevo neanche immaginare a fare cosa.
La gelosia che provavo era incontenibile, dolorosa; l'idea che qualcun'altra lo toccasse o che solo lo guardasse mi faceva impazzire.
Ma prima mi sarei impressa nella mente il concetto che lui non fosse mio, prima mi sarei salvata dalla pazzia.
Chiusi la telefonata, e mi addormentai; non senti Cam per tutto il resto della giornata, e anche il giorno successivo a scuola ci ignorammo palesemente, lo sorpresi qualche volta fissarmi ma appena intercettava il mio sguardo scuotendo la testa si girava altrove smettendo di guardarmi;
Passai il pomeriggio rintanata  in camera affondando il viso nei libri cercando di pensare a tutto fuorché a Cam, alle imagini di lui insieme a Carin; ma fu difficile, ogni tanto mi sentivo gli zigomi umidi, ma prontamente mi asciugavo tornando allo studio;
Era il mio primo San Valentino che passavo così ma immaginai che ci avrei fatto l'abitudine prima o poi.

" tessa!" Mi chiamo mia madre dal soggiorno, guardai l'ora avevo studiato per ben 5 ore.
" arrivo!" Le risposi.
Spinsi la montatura degli occhiali sistemandoli meglio sul naso, chiusi il libro e scesi le scale raggiungendola di sotto stingendomi meglio la coda.
Appena fini la rampa di scale mi si staglio davanti la figura di Cam di spalle; aveva una maglietta nera aderente che metteva ben in risalto i muscoli della schiena, mia madre era davanti a lui nascosta completamente a causa della statura di Cam.
" eccoti tessa, vi lascio soli. Ci vediamo dopo tesoro" disse mia madre salutando Cam e sparendo in cucina.
Mi girai e ignorandolo feci di corsa tutte le scale richiudendomi in camera, non avevo intenzione di parlargli, mi appoggiai alla porta coprendomi il viso con entrambe le mani.
" tess.. dai apri.." disse dall' altra parte della porta.
" vai via " sussurrai.
" no non me e vado finché non parliamo"
" puoi farlo anche dalla porta"
Lo senti sbuffare ma non si scoraggio.
" pensi davvero che Carin potrebbe interferire tra di noi ? Non sarà mai te "  disse.
" Cam da quando stai con lei non mi guardi più" dissi delusa.
" ma se non riesco a staccarti gli occhi di dosso, come fai a non rendertene conto" disse esasperato.
Abbassai gli occhi guardandomi i piedi nudi;
E lui come faceva a non rendersi conto di quanto lo amassi o di quanto fossi gelosa? appoggiai il viso alla porta sospirando.
" nessuno sarà mai importante quanto lo sei tu tes, ricordatelo.. Puoi fidarti di me ?" Nella voce aveva una nota di disperazione.
Si, mi fidavo più di lui che di me stessa.
Apri la porta e gli lanciai le braccia al collo stringendolo, mi alzo da terra ricambiando il mio abbraccio.
Dopo qualche minuto si staccò da me rimettendomi a terra, mi guardo per un secondo esitando, poi fece un respiro e parló.
" ho un regalo per te " lo guardai confusa non vedendo alcun pacchetto o mimose nelle sue mani.
Mi fissò esitante e imbarazzato si tolse la maglietta, il mio sguardo volo subito ad una garza rettangolare sul pettorale sinistro.
Mi preoccupai al istante mentre cercò di toglierla, mi aspettavo una ferita o una bruciatura; ma quello che vidi mi lascio stupita.
Appena sotto il pettorale lucido di crema era incisa indelebile la mia data di nascita con affianco il mio nome in corsivo.
Iniziarono a tremarmi le gambe, lo guardai negli occhi e anche lui fece lo stesso.
" a prescindere da con chi sarò o da cosa farò, io sarò per sempre tuo tess."
Mi si avvicinò e togliendomi gli occhiali mi asciugo le lacrime da sotto gli occhi, guardandomi con amore; le sue iridi blu, non c'era niente di più bello di quello sguardo nel universo.
Mi misi in punta di piedi e lo baciai su tutto il viso, tranne sulle labbra la parte che avrei desiderato baciare di più, ma mi trattenni.
Lo guardai sorridere come un idiota mentre lo stringevo a me.
Questi eravamo noi e il nostro rapporto malato, avrei tenuto duro sperando in un nostro futuro.
" resterà lì per sempre, tutte dovranno sapere a chi appartengo" disse sorridendomi in modo dolce.

Riguardai il tatuaggio e quella promessa mi sprigiono un calore nel cuore, era mio! E mai avrei rinunciato a lui!



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