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Naty ci mise un ora a decidere come vestirsi; dopo di che l'aiutai a prepararsi le arricciai i capelli e lei si trucco.
La mia amica era bellissima, chiunque fosse questo Adrien era veramente fortunato ad uscire con lei.
" se hai bisogno di me chiamami e arrivò " l'avvisai mentre indossava i tacchi.
" andrà tutto bene è un ragazzo fantastico" mi tranquillizzo.
Naty era una delle persone più importanti con cui ero cresciuta, era come una sorella per me.
Bussarono alla porta.
" vai tu!" Disse Natasha mentre si dava una ritoccata al trucco.
Apri la porta ma non c'era nessuno al esterno.
Mi guardai intorno.
" chi è tessa ?" Mi chiese naty dalla stanza.
" non lo so" le risposi corrugando le sopracciglia.
Ma prima che chiudessi la porta notai per terra un pacchetto.
Lo presi e rientrai dentro chiudendo la porta alle mie spalle.
Quando aprii la scatola sorrisi.
Tirai fuori da essa la grossa vaschetta di gelato che conteneva.
" è da parte di Francesco" avvisai Naty che mi guardava curiosa.
" che tenero !" Commento lei.
" almeno non ti deprimerai troppo con tutto quel gelato"
Scoppiai a ridere e l'abbracciai.
" divertiti e non fare niente che io non farei" le dissi dandole un bacio.

Quando Natasha uscì dalla stanza accesi la tv, e come programmato iniziai ad abbuffarmi di gelato.
Dopo quasi un ora in cui ero distesa sul letto suonarono nuovamente alla porta.
Lasciai la vaschetta di gelato sul letto e mi alzai andando verso di essa.
Un fattorino teneva in mano un abito coperto da del velo di plastica.
" servizio lavanderia, ecco a lei signora" disse lui mettendomi in mano l'involucro di plastica.
Rimasi interdetta ma prima che potessi dirgli che non era mio, perché non avevamo lasciato niente in lavanderia sene andò.
Di chi potevano essere?
Entrai in camera e lo appoggiai sul letto, presi in mano il biglietto attaccato alla stampella.
Stanza 390
Steysi hemilton
Avevano sicuramente sbagliato il numero della camera.
Dovevo portarlo a Steysi immediatamente, pensai.
Ma quando vidi il vestito al interno dalla plastica sbarrai gli occhi, era firmato louis Vuitton.
Lo presi in mano decisa a riportalo indietro.
Ma arrivata alla porta ci ripensai.
Quando mi sarebbe capitato di vedere nuovamente un abito così bello e costoso?
Desideravo vedere come mi stava a dosso, sapere cosa si provava ad indossare un abito che valeva quanto 4 dei mei stipendi.
Lo avrei provato soltanto e poi lo avrei riportato indietro.
Lo tolsi dalla stampella e lo indossai, il velluto mi scivolo a dosso come una leggera carezza.
Non avevo mai visto niente di più bello, era adornato di pietre preziose che luccicavano riflettendo la luce del lampadario.
Mi guardai allo specchio e sorrisi facendo un giro su me stessa.
Metteva in risalto perfettamente il mio fisico.
Prima di rovinarlo lo tolsi e lo appoggia sul letto.
Mi rimisi il mio mio pigiama, che consisteva in un leggings e la maglietta dei nirvana.
Lo guardai un ultima volta li disteso sul materasso e andai a prendere il telo di plastica per ricoprirlo come prima.
Quando lo presi in mano tirai un urlo sbiancando completamente.
Il gelato si era sciolto sul letto ed aveva macchiato il vestito.
Steysi mi avrebbe uccisa.
Feci un giro della stanza cercando qualcosa per ripulirlo ma niente.
Presi una manciata di carta igienica e mi avvicinai al vestito, ma immediatamente cambia idea avendo paura di peggiorare la situazione.
Dovevo usare un prodotto specifico per il velluto; cercai di riflettere.
Presi un borsone e agitata ci misi dentro il vestito e uscì dalla camera dirigendomi alla reception.
Feci le scale di corsa nervosa per la situazione.

" salve mi dica come posso aiutarla" disse il ragazzo dietro il bancone della reception.
" si salve avrei bisogno di lavare un vestito, adesso" cercai di contenere l'agitazione, ma si rivelò un po' più difficile del previsto.
" mi dispiace signora ma adesso il servizio lavanderia e chiuso, sarà per domani mattina" desse lui con tono gentile. Avrei voluto strozzarlo.
" no, ho urgente bisogno di lavarlo ora, non avete un posto dove potrei lavarlo, lo faccio da sola"
" signora mi dispiace non saprei come aiutarla"
" è sicuro ??" Domandai nel panico.
Mi guardo pensieroso.
" beh ci sarebbe uno stanzino dove lavano i vestiti il personale del hotel" esordi.
Quelle parole mi fecero tremendamente felice.
"Si, si sarebbe perfetto !"
" lungo il corridoio a destra, 5^ porta a sinistra"
" grazie mille" dissi sorridendogli.
" stia attenta a non chiudere la porta perché è difettosa e non si apre dal interno "
" va bene grazie mille"
Feci un respiro di sollievo e andai verso il corridoio.
Speravo di trovare tutto il necessario per non far notare a nessuno quello che era successo.
Giusto il tempo di fare due passi che vidi Cam entrare nel hotel.
Mi si fermò il cuore guardando alle sue spalle terrorizzata al idea di vedere Steysi.
Mi rilassai quando notai che era solo.
Appena mi vide venne spedito verso di me.
" credo che noi due dovremmo parlare!" Mi disse quando mi fu affianco.
" non è .. il momento " dissi stringendo il borsone a me per non farglielo notare.
Evitai il suo sguardo e continuai a camminare verso il corridoio.
" pensi che potrò avere una spiegazione?."
Non gli risposi troppo concentrata a contare ogni porta a sinistra.
" non riesci ad avere un confronto con me, sei solo una bambina"
Mi girai furiosa.
" oh io bambina non ti azzardare a chiamarmi così, se tu ti fossi comportato da uomo ora non sarei delusa da te." Dissi puntandogli il dito contro; poi riprendendomi mi ricordai quello che dovevo fare e mi rigirai continuando ad avanzare nel corridoio.
" tu non sai niente tes, non ti sei neanche preoccupata di capire"
" fermati un attimo dobbiamo parlare!" Disse continuando a seguirmi.
" ahh trovata !" Dissi davanti alla porta aperta della lavanderia.
" ora lasciami in pace Cam, devo fare una cosa importante.."
Rimase immobile nel corridoio guardandomi irritato.
Entrai nello stanzino e accesi la luce.
Sospirai sollevata notando la vestita di prodotti al suo interno.
Si trovavano tutti ordinatamente impilati in uno scaffale che prendeva l'intera parere.
Iniziai a leggere ogni flacone cercando quello giusto. Alcuni erano troppo in alto presi uno sgabello e iniziai a cercare.
" basta! Tu mi farai impazzire.. voglio una spiegazione tess" disse Cam entrando nello stanzino.
Mi girai a guardarlo infastidita.
" vai via Cam"
" non finché non ti comporti da persona matura" disse e chiuse la porta.
Impallidì ricordandomi le parole del ragazzo alla reception.
" Sei così terrorizzata dal avere un confronto? " disse guardandomi stupito negli occhi.
Scesi dallo sgabello e mi precipitai alla porta cercando di aprirla ma senza alcun risultato.
Mi girai verso di lui e lo guardai irritata.
"Cam ci hai appena chiusi dentro!"

il cielo guarda te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora