28

152 14 10
                                    


" dici sul serio ?" Disse stupito.
Mi spostai dalla porta lasciando che fosse lui stesso a rendersene conto.
Provò a forzare la maniglia.
Insistette parecchie volte finché non ottenne solo l'effetto contrario perché si staccò, restandogli in mano.
Lo guardai furiosa.
" ottimo! se avevamo qualche possibilità di aprirla.. ora non c'è ne più nessuna!"
Avevo i nervi a fior di pelle, già per il casinò che avevo combinato al vestito di Steysi e ora anche per questa situazione assurda.
Guardai Cam che si rigirava la maniglia tra le mani con un espressione fin troppo divertita, Mi fece irritare ancora di più se possibile.
"Cosa ci trovi di divertente ?!" Gli gridai contro, al ché lui alzò lo sguardo dalla maniglia e mi sorrise.
" beh troveremo un altra soluzione.." disse, la cosa probabilmente non lo toccava minimamente.
Iniziai a girare per lo spazio ristretto dello stanzino, riflettendo ad un modo per uscire di lì.
Trovata!
Notai una finestra, ma quando la guardai meglio sfortunatamente notai che aveva le grate.
Scacciai l'opzione di uscire dalla finestra e non me ne rimase più nessuna.
Cam mi passo a fianco sedendosi su uno sgabello, accanto allo scaffale dei prodotti.
"Rilassati tess, almeno sei con me.. pensa se eri da sola" disse mentre se la spassava guardarmi dare di matto.
Come poteva essere così calmo, eravamo chiusi in un fottuto stanzino...
E chissà quando sarebbero venuti a riparare la porta.
"No, non mi rilasso perché se non ci fossi stato tu.. ora non sarei chiusa qui."
Feci un respiro e contai fino a tre.
"Chiama qualcuno per venirci ad aprire.." gli dissi cercando di tornare calma.
L'unica cosa era avvisare qualcuno, almeno per fargli sapere dove eravamo.
"Ho il telefono spento. Usa il tuo." Disse mostrandomi il cellulare.
"Non l'ho portato con me, Non vedi che sono in pigiama "
Gli mostrai il mio look compreso di pantofole rosa pastello.
Mi guardo confuso come se avesse appena notato il mio insolito abbigliamento.
Corrugò le sopracciglia.
"Già...." disse riflettendo.
"perché sei venuta in questo stanzino ?" Mi domando tornato serio.
Impallidì, e smisi di guardarlo negli occhi.
"Non sono affari tuoi..." dissi, ma poi notando che la mia risposta era stata troppo brusca gli sorrisi cercando di essere gentile.
I suoi occhi vagarono alle mie spalle fermandosi  su un punto infondo.
"E quel borsone?"
Si alzò dallo sgabello e io subito gli fui dietro.
" non toccarlo!" Ma non mi ascoltò.
Gli saltai a dosso per impedirgli di avvicinarsi al borsone.
Ma anche se aveva me attaccata alle spalle sembrò non accorgersene.
"Lascialo cam!" Gridai quando riuscì a prenderlo.
Era troppo alto per me ma mi impegnai con tutta me stessa per riprenderlo.
" lasciami tess.. dai" disse divertito mentre cercava di liberarsi il braccio.
" cosa c'è di tanto importante?" Si incuriosì.
Capendo che non avrei avuto nessuna possibilità, mi allontanai e lasciando ricadere le braccia lungo il corpo mi preparai al peggio.
Apri il borsone e tirò fuori il contenuto.
Lo guardo accigliato.
"Ma questo è il vestito di Steysi.... ed e sporco di.... cioccolato." Costatò.
Non ostante fosse confuso però in qualche modo la scoperta lo divertiva.
A quando pare c'era qualcosa di divertente nel aver macchiato un vestito che costa un occhio della testa che io non riuscivo a capire.
"Gelato al cioccolato" precisai pentendomi subito dopo.
Cerco di trattenersi ma poi iniziò a ridere.
Sentirlo ridere mi rilasso, capendo che non si era arrabbiato.
"Perché cel hai tu ?" Mi domando cercando di tornare serio ma senza successo.
"Volevo solo provarlo, giuro! Poi lo avrei riportato indietro.."
" tu non cambierai mai .." mi disse sorridendo.
Mi lasciai ricadere sul pavimento.
Cam mi si avvicinò e si mise al mio fianco.
Gli spiegai l'accaduto iniziando con la vaschetta enorme di gelato e finendo con io che contrattavo con il ragazzo alla reception.
" tu e i tuoi disastri" disse cercando di tornare serio.
" tranquilla ci penso io al vestito" mi rassicurò.
" Steysi non scoprirà niente"
Lo guardai e di getto lo abbracciai sollevata.
Con la guancia sfiorai la pelle liscia del suo collo mentre il profumo di colonia mi investì.
Mi staccai da lui come scottata ricordandomi di dover mantenere le distanze.
Calò un momento di silenzio tra noi.
Averlo a così poca distanza mi metteva a dura prova.
Le nostre mani sul pavimento si sfioravano, la sua pelle così calda a contatto con la mia.
Non ostante tutto ciò che aveva fatto mi irritava vedere quanto i mei sentimenti per lui fossero rimasti forti.
" tess.. perché ti comporti così ?" Domando dopo parecchi minuti di silenzio.
" perché ti ostini a nascondere ciò che provi per me?"
Mi girai verso di lui per guardarlo negli occhi.
" tu che ne sai di cosa provo io ?"
Mi guardo intensamente.
" perché provo lo stesso io. Pensi che per me sia facile starti così vicino ?"
Scossi la testa cercando di restare il più fredda possibile.
" io non provo niente cam.. ti sbagli.." gli dissi, ma la voce mi tremo.
" tess io capisco che tu sia arrabbiata.. ma almeno permettimi di spiegarti.."
Cosa poteva spiegare.. niente poteva essere valido per avermi abbandonata.
Perché io non lo avrei mai fatto con lui, io quando facevo delle promesse le rispettavo, indipendentemente da tutto il resto.
" no, nessuna spiegazione riuscirà a cancellare quello che mi hai fatto"
Nei suoi occhi lessi dolore, e sapere che erano le mie parole a provocarglielo mi distrusse.
" scusami tess " sussurro guardando il pavimento.
" accetto le tue scuse Cam.. ma ora mai sto con Francesco..."
" credo lo avrai capito.." cercai di essere il più chiara possibile.
Era inutile nascondere come stavano veramente le cose.
Alzò gli occhi da terra appena senti le mie parole.
" si tess credimi l'ho capito " disse irritato
" come tu stai con Steysi d'altronde.." gli feci notare.
Anche se mi costava dirlo non ero elettrizzata al fatto di ricordare quel piccolo particolare.
" non la amo" disse immediatamente con disinvoltura.
" e lo sa anche lei" aggiunse serio.
Inevitabilmente la notizia mi rallegro; fui sollevata sapendo che non era niente per lui.
"Allora perché state insieme?" Domandai.
Sbuffo passandosi una mano tra i capelli.
" sto con lei perché sono costretto ad avere una donna al mio fianco, per le cene, le feste. Lei è brava a conversare con le mogli dei ricconi con cui devo trattare. ."
Guardo oltre la finestra.
" inoltre mio padre pensa che steysi sia perfetta al mio fianco"
Mi irritai.
" beh perfetta se ti piacciono le spilungone biondo platino.. certo" dissi infastidita.
Torno a concentrare la sua attenzione su di me.
" infatti.. a me piacciono le tappe more e dagli occhi verdi " disse abbozzando un sorriso mentre mi guardava.
" beh cene sono tante.. vedrai che ne troverai una" dissi trattenendomi dal sorridere.
" ma io voglio quella il cui nome ho tatuato sul cuore" sussurro mentre la distanza tra noi diminuiva ad ogni sua parola.
" ma lei non vuole te.. " cercai di dire rapita da lui.
Le sue iridi blu si legarono alle mie verdi comunicando oltre le nostre parole.
Sapevo che per quanto avrei potuto mentire a parole i miei occhi non erano capaci di mentire ai suoi.
" non ci credo proprio" il suo respiro era arrivato a sfiorarmi il viso.
Il mio sguardo scese a fissargli le labbra perfette,
Anche lui fece lo stesso guardando le mie.
Baciarlo sarebbe stato conto ogni mia convinzione, ma mi sarei buttata anche nel fuoco per provare il suo sapore e le emozioni che mi trasmetteva.
Sbattei le palpebre un paio di volte.
Mi allontanai.
" ok e ora di dormire" dissi alzandomi e mettendo più distanza tra noi.
Mi diressi verso l'interruttore della luce e la spensi.
Fortunatamente la stanza non divenne buia grazie all' illuminazione dei lampioni sulla strada, che entrava dalla finestra.
Mi sedetti lontana da lui, accanto alla porta.
Cercai di convincermi del fatto che lo facevo nel caso fosse venuto qualcuno così probabilmente lo avrei sentito.
Mi sistemai sul pavimento gelido, rimpiangendo il calore che avevo provato standogli accanto a lui.
" dormi vicino a me tess " mi richiamò Cam mentre cercavo di mettermi comoda.
Non è che avessi paura che lui potesse baciarmi , ma è che non mi fidavo di me stessa.
" ti prego tess.. è da anni che mentre dormo sogno di averti affianco"
A quelle sue parole sincere però non  c'era nessun muro che io avessi creato tra me e lui che avrebbe retto.
Strinsi gli occhi cercando di reprimere i pensieri.
" solo... perché ho freddo" brontolai avvicinandomi a lui.
Mi passo un braccio sulle spalle e mi strinse a se. Chiuse gli occhi.
" non ti allargare troppo Cam" lo minacciai.
Sospirò.
" no, non ti bacerò finché non sarai tu a chiedermelo" disse con gli occhi ancora chiusi.
" bene.. quindi non succederà mai"
Non ostante tutto era bellissimo averlo vicino.
Mi appoggiai a lui e in poco tempo cullata dal suo respiro mi addormentai.

Ero avvolta da un dolce tepore, sorrisi e mi accoccolai meglio.
Ma quando mi vennero in mente le scene della sera precedente spalancai gli occhi incontrando quelli di Cam.
" buon giorno " mi disse dandomi un bacio sul capo.
Guardai la posizione in cui eravamo.
In pratica gli ero avvinghiata in braccio.
Mi allontanai da lui.
"Ehmm.. dovremmo... uscire da qui" dissi imbarazzata.
" ti ho mai detto quanto sei bella quando dormi?" Mi domando.
Mi impedì mentalmente di tremare a quelle parole tanto dolci.
" no.." sussurrai.
" beh l'ho sempre pensato"
Ci furono dei rumori nel corridoio.
Mi alzai e mi precipitai alla porta, scapando da quello che poteva diventare quella conversazione.
" qualcuno ci può aiutare siamo chiusi dentro !" Gridai.
Si sentivano dei passi.
Bussai alla porta, cercando di attirare l'attenzione di chiunque fosse stato.
" c'è qualcuno qui dentro ?" Chiese una voce da dietro la porta.
" si. sì è rotta la maniglia e siamo chiusi dentro" spiegai.
" vado a chiamare qualcuno alla reception, arrivò subito"
Feci un sospiro di sollievo.
" grazie mille"
Mi girai verso Cam che mi guardava immobile.
" ci verrano ad aprire" gli dissi entusiasta.
Mi avvicinai a lui e in quel momento una suoneria si stagliò nel aria.
Guardai in giro confusa.
Il suono proveniva proprio da Cam.
Lo guardai furiosa, per tutto questo tempo aveva avuto il telefono acceso....
" mi hai mentito, per tutto questo tempo!?"
Lo avrei ucciso.
Mi si avvicinò, ma io indietreggiai..
" volevo solo passare un po' di tempo con te tess"
Appena aprirono la porta uscì fuori di corsa dallo stanzino mettendo distanza da lui.
Le persone che ci avevano aperto mi guardarono confusi mentre correvo.
Mi diressi verso l'uscita del hotel.
" Tess aspetta.."
Era esattamente dietro di me.
Stanca,mi fermai girandomi verso di lui.
"Basta Cam "

il cielo guarda te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora