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Ero immersa nel sonno quando sentì il telefono squillare, mi alzai a sedere., Natasha stava ancora dormendo di fianco a me, allungai la mano e presi il telefono sul comodino.
- pronto - dissi con voce impastata dal sonno.
- scusami Teresa se ti disturbo è colpa del fusorario, da noi sono ancora le 6 - disse ronald il mio capo.
Mi spostai i capelli all'indietro e mettendomi più composta cercai di ricompormi per parlare con voce più regolare.
- no, si figuri non ha importanza. Mi dica... - dissi in tono professionale.
- la nostra compagnia aerea è stata ingaggiata da una società. Hanno bisogno di un aereo personale per 2 mesi avranno necessità spostamenti continui anche all'ultimo minuto m. Ho pensato subito a te e Natasha quando mi hanno chiesto anche due assistenti di volo- concluse con  voce autoritaria.
Non abbiamo mai rifiutato nessuna richiesta del signor Ronald quindi mi venne naturale accettare senza chiedere il parere di Naty.
- perfetto ragazze mi fido di voi. Rimarrete a Parigi un altra giornata, vi farò sostituire sul volo di domani per Amsterdam- disse Ronald
- fatevi trovare dopo domani alle 7 al aereo porto per iniziare il vostro nuovo incarico. Le spese  saranno tutte pagate alloggerete con gli imprenditori negli hotel che incontrerete viaggio facendo - concluse e con ciò dopo avermi salutato chiuse la chiamata.
Rimisi il telefono sul comodino, e mi buttai a peso morto sui cuscini per riprendere a dormire.
Dopo poco tempo o almeno mi sembrò poco , Senti Natasha scuotermi imprecando ad alta voce.
" perché non mi hai svegliata? tra mezz'ora parte il volo e siamo ancora in hotel !!!" disse agitata Naty, iniziando a scendere dal letto buttando tutte le coperte per aria.
La trattieni per un braccio riportandola sul materasso ,e con occhi semi aperti le raccontai la telefonata che avevo avuto ieri sera con il capo, e solo dopo che finì di parlare la vidi rilassarsi e sdraiarsi nuovamente di fianco a me.
" hai chiesto di che società si tratta ?" Domando Naty con gli occhi chiusi.
" no, non so nient'altro, lo scopriremo domani " risposi disinteressata.
Un volo ne valeva l'altro per me.
Passammo la mattina a letto a riposarci, dopo di che andammo a pranzano in un ristorante.
Parigi aveva dei prezzi stratosferici ma per fortuna la nostra compagnia aerea provvedeva alle spese per il pranzo e la cena dei soggiorni che ci capitava di fare tra un volo e l'altro.
Era da un po' che non avevamo una giornata libera, non avendo delle famiglie ad aspettarci io e Naty di rado chiedevamo dei congedi.
" dovremmo comprarci qualcosa di nuovo.. " dissi riflettendo su l'ultima volta che avevamo fatto shopping.
" sarebbe un ottima idea" concordo Naty
Infondo eravamo a Parigi, la città della moda quale altro modo per impiegare la giornata.
Non perdemmo tempo e andammo nella via dove si trovava la maggior quantità di negozi, ed entrammo quasi in una buona metà.
I contanti che non avevamo a disposizione non erano tanti ma comunque riuscimmo a comprare qualcosa, Naty era contentissima e mi contagio con il buon umore. Quando andai a dormire mi ripromisi che non avrei più permesso a nessuno di togliermi il sorriso.

La sveglia suonò alle 5 del mattino. Mi alzai a sedere e la spensi, Naty stava ancora dormendo e come ogni mattina con fatica cercai di svegliarla; fece un po di proteste ma alla fina si alzo con gli occhi praticamente chiusi e andò in bagno. Quando uscì entrai io; mi feci una doccia veloce, misi la mia solita divisa e mi truccai un pochino., Notai con piacere che ero di ottimo umore, e che anche il mio aspetto ne aveva risentito facendomi sembrare solare e luminosa, come non lo ero da tempo. Naty mi aiutò a fare lo chignon, e quando fummo tutte e due pronte svuotammo la camera e dopo aver consegnato le chiavi abbandonammo l'hotel.
Arrivammo al aereo porto in anticipo, e incontrammo il pilota.
" salve ragazze " ci salutò con un sorriso il capitano, invitandoci a salire sull'aereo; salimmo ringraziandolo.
" allora adesso dobbiamo andare a prendere i rappresentanti dalla società per cui stiamo lavorando a New York" a sentire quelle parole mi agitai; Ma il comandante continuo senza notare nulla.
" si tratta di un uomo è una donna. Il viaggio durerà 6 ore, per le altre mete che ci aspetteranno per i prossimi 2 mesi non so nulla celo diranno loro a seconda delle loro necessità, per il resto comportatevi come siete abituate "
Annuimmo al comandante, e lui si diresse al area di comando.
" tranquilla" mi disse Natasha accarezzandomi la schiena. Ci sedemmo nei sedili riservati alle hostess appena dopo la cabina del pilota, e dopo mezz'ora partimmo verso New York, la città dove viveva una parte me. il comandante dopo aver parlato all'aereo radio ci informò che il volo successivo lo avremmo fatto verso l'Italia. Da Parigi a New York ci impiegammo 6 ore in cui io e Naty parlammo e ridemmo su argomenti senza senso., L'ultima ora che mancava prima che fossimo arrivati a New York e quindi ad accogliere i passeggeri, io e Naty preparammo degli spuntini e sistemammo il tutto come eravamo solite fare in modo da rendere il nostro lavoro più comodo.
Quando atterrammo mi permisi di guardare dal finestrino e pensare a Cam. Non avrei dovuto farlo ma era più forte di me... chi sa dove era ora., Avrei dato tutto per potergli stare a canto come prima, mi mancava più di qualunque altra cosa al mondo. Promisi a me stessa che quello sarebbe stato l'ultimo pensiero rivolto a lui.

il cielo guarda te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora