Prima di te il cielo non bastava mai.
9 anni prima....
Alzai gli occhi da terra.
Davanti a me avevo due occhi blu.. Mi guardavano nel solito modo particolare, nessuno era in grado di leggermi l'anima come Cam.Ma nonostante questo, non era ancora riuscito a capire ciò che provavo per lui.
Lo amavo da impazzire, Amavo ogni piccolo dettaglio di lui, ogni espressione, ogni difetto.
Ma purtroppo non potevo rivelarglielo...
Io e Cam eravamo amici da sempre, ci eravamo conosciuti quando eravamo ancora bambini.
Il nostro legamene era nato in un periodo in cui entrambi cercavamo di scappare dalla nostra infanzia difficile e dimenticare i problemi.
I genitori di Lui litigavano dalla mattina alla sera facendosi prendere la mano in liti che diventavano sempre più violente,
Sua madre soffriva di fortissime depressioni a causa dell' infelice matrimonio, che la portavano a crisi di nervi dove spesso perdeva il controllo arrivando alle mani con il marito.
distruggevano ogni singolo angolo della casa che già da tempo cadeva a pezzi.
Cam coraggiosamente assisteva a tutto in silenzio nascosto dietro la rampa di scale del salotto mentre aspettava la calma dopo la temperata prima di uscire nuovamente allo scoperto.
Io invece avevo mio padre un uomo in principio buono e comprensivo ma che l'alcol aveva logorato pian piano dall' interno prendendosi ogni sera un pezzo della sua anima rendendo ogni giorno più simile ad un mostro. Ogni notte tornava ubriaco e al minimo movimento sbagliato o parola fuori posto si infuriava e picchiava sia me che mi madre.
Vivevamo entrambe nel terrore ma nel ricordo dell'uomo che era un tempo mia madre faticava a denunciarlo. Scelse lui invece che me.
Fortunatamente incontrai Cam il mio vicino di casa, un bambino speciale e coraggioso che in qualche modo mi salvò.Ora all' età di 16 anni i miei sentimenti nei suoi confronti erano diventati di tale intensità che mi era doloroso tenerli per me, avrei voluto rivelargli tutto
Ma come potevo dirgli che mentre a 8 anni lui mi aveva baciato sulle labbra, dopo averlo visto fare in TV, allo oscuro di cosa significasse quel contato..
Io avevo provato un emozione incontenibile,tanto che quando lui se ne andò lasciandomi sola nella mia stanza passai tutta la notte a pensarci.
Oppure avrei voluto dirgli che anche se mi rimproveravo io stessa di quel pensiero, speravo di sentire i suoi genitori litigare la notte, in modo che venisse da me; desideravo che si arrampicasse sul albero davanti alla mia finestra e che si rifugiasse in camera mia.. che dormisse con me. Quel pensiero mi faceva sentire uno schifo.
Oppure dovevo rivelargli che odiavo fumare , ma avevo provato a farlo pensando che se lo avessi fatto i suoi amici mi avrebbero accettata e così a scuola avrei potuto stargli sempre accanto.No. Non riuscivo a dirglielo.
" allora tes ? Cosa vuoi dirmi di così importante ?" Chiese Cam cercando di decifrare ogni mia singola espressione.
" mmm... Che è ancora presto per andare alla festa di luke." Mi maledissi da sola.. Non poteva venirmi in mente una scusa migliore?. Era chiaro che c'era tempo erano solo le 4" E c'era bisogno di farmi correre fino a casa tua per dirmelo " disse con uno sbuffo divertito.
" scusa .." Dissi abbassando gli occhi.
Quante volte avevo provato a dirgli quello che provavo? Decisamente troppe . Codarda.
Mi mise due dita sotto il mento e mi alzo il viso.
" tes ..? " Domando corrucciando le sopracciglia probabilmente non capendo la mia espressione delusa.
"Tranquilla hai fatto bene. Mi annoiavo a morte a casa" mi baciò una guancia cercando di tirarmi sú, poi continuò
" passiamo il resto del pomeriggio insieme ?" Propose.
Il cuore mi esplose di gioia.
Sorrisi annuendo.
Cam si abbassò e come se non pesassi nulla mi prese in braccio, stile sacco di patate, e mi portò sul divano mentre io ridevo e cercavo di contrastarlo. Da quando era cresciuto improvvisamente e mi aveva superato di 20 centimetri buoni, mi stuzzicava trattandomi da nana.
Mi lascio sul divano e andò a scegliere un film da guardare, dopo di che torno da me e dopo aver appoggiato la testa sulle mie gambe mettendosi comodo, fece partire il dvd.
Iniziai ad accarezzargli i capelli, sapendo che la cosa lo rilassava.
Anche da piccolo quando si intrufolava nel mio letto turbato, bastava che gli accarezzassi i ricci corvinei per farlo rilassare.
Era strano il modo in cui ci venisse naturale stare insieme.
Con Cam non mi era mancato l'affetto che i mei genitori non mi davano, avevo lui e mi bastava, e valeva anche per Cam.
Lo avevo conosciuto un giorno di luglio all'età di 5 anni.
Quel giorno in lacrime ero uscita in cortile dopo aver visto mio papà e mia mamma litigare. Dalla casa affianco inaspettatamente uscì un bambino di un anno più grande di me. Mi guardò per qualche minuto dal pianerottolo di casa sua. Si incuriosì vedendomi piangere disperata e decise di attraversare il suo cortile. Si avvicinò a me sedendosi al mio fianco, mi guardò a lungo finché di punto in bianco mi chiese se volevo giocare con lui, cerco di convincermi, ci provo per tutto il giorno finché finalmente non ci riuscì. Da lì iniziò la nostra lunga amicizia.
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il cielo guarda te
RomanceCi saremmo buttati nel vuoto insieme solo per riempirlo. Un legame che sembrava indistruttibile ma che il destino mise a dura prova... Cam era il solito ragazzo sicuro di se, bello da far paura e popolare. Il sogno di qualunque ragazza. Teresa inve...