22~ Zone d'ombra

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Colonna sonora: You shook me all night long- AC/DC

Wahid

Philadelphia

«Gliela porto io, Signore?» domandò Abel, ingessato nella sua divisa scura da maggiordomo.

«No grazie, faccio da solo» disse Wahid. Strinse più forte il manico della sporta rigonfia, su cui era impressa la firma di un prestigioso marchio di moda, e filò su per le scale.

Raggiunse la sua camera e si gettò sul letto senza nemmeno togliersi le scarpe. Riesumò il telecomando, sepolto dai cuscini, si mise comodo e sintonizzò la TV su un canale di approfondimento politico.

Si mise la sporta tra le gambe e ne estrasse un sacchetto di carta. Lo aprì e tirò fuori un hamburger, una cola e una porzione di patatine fritte intrise di ketchup. Li sistemò intorno a sé, sul copriletto in raso damascato. Si passò la lingua sulle labbra e lanciò via la sporta con cui aveva occultato il suo pasto.

La TV titolava: 'Proposta del Parlamento di abbassare l'età utile per la trasformazione'.

«È una riforma necessaria per soddisfare l'incremento del fabbisogno» diceva il Presidente degli USS.

Ancora con questa storia, che coraggio. Voi tanto avete l'Immunità, non ci andate mica a farvi liquefare.

Si infilò in bocca una patatina.

«Brutti stronzi» disse masticando.

Addentò il panino e una colata di ketchup gli precipitò sui jeans. Imprecò e si strofinò la gamba con un tovagliolo, senza staccare gli occhi dallo schermo.
Una giovane e avvenente giornalista introdusse un servizio sulle proteste dei rappresentanti di settore per il crollo dell'economia legata alla terza età.

Andarono in onda scene da una manifestazione: un corteo di persone che denunciavano con cori e striscioni il proprio dissenso.

Un inviato intervistò una donna. Sotto le immagini, campeggiava la scritta 'New York City'.

«Io sono impiegata in un'azienda farmaceutica» disse la donna «e rischio il mio posto di lavoro».

Altra scena, altra manifestazione, da 'Atlanta City'.

Parlò un uomo sui sessanta: «Io gestisco una Casa di riposo, è l'attività di famiglia tramandata da generazioni. Con l'introduzione del Carburante Umano stentiamo ad andare avanti, ma se il Governo approverà l'abbassamento dell'età utile per il processo di trasformazione, dovrò chiudere, e tanti altri si vedranno costretti a farlo come me. Il Governo non può rimanere cieco alle nostre problematiche. Qui in piazza ci sono rappresentanti di aziende che producono attrezzature ortopediche, apparecchiature elettromedicali, protesi dentarie... Stanno manifestando assistenti sanitari domiciliari... Che diamine, si sta minando un intero sistema!»

Wahid masticò l'ultimo boccone di hamburger. Mirò il cestino e lanciò la carta appallottolata. Lo mancò e colpì la statua gigante rivestita d'oro massiccio rappresentante una tigre che il padre gli aveva regalato, insieme a una Rolls Roice, per il suo ventesimo compleanno.

La carta rimbalzò sul petto della fiera dorata, finì a terra e rotolò verso la porta, che proprio in quel momento si stava aprendo.

Si fermò contro il piede di Youssef Tahimàd.

L'uomo abbassò gli occhi sulla pallina bianca e rossa sulla quale, malgrado lo stato, si riconosceva il logo di una catena di fast food.

Li rialzò e li fissò su di lui.

L'ultimo olocaustoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora