26~ Fino in fondo

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Colonna sonora: Take a look around- Limp Bizkit


Noe

Intorno alle diciannove, giunse la chiamata che Noe agognava come l'aria e temeva come la morte.

«È uscito, è montato su un auto di grossa cilindrata e ora lo sto seguendo» schematizzò Ricky.

«Bene Ricky, non perderlo di vista.»

Noe chiuse la chiamata e si rivolse a Yuna.

«Ci siamo. Se hai bisogno di andare ancora in bagno, fallo subito.»

Yuna non se lo lasciò ripetere e filò dentro al fast food.

Noe le andò dietro e si appostò accanto alla porta della toilette. Mentre la aspettava, Ricky telefonò ancora.

«È messo bene il tipo! L'ho seguito fino a un quartiere da vip: Chestnut Hill, in Norwood Avenue. Ha imboccato un viale che attraversa un boschetto di platani e porta a una villa circondata dal verde.»

«Mm, un po' più preciso magari?»

«Sullo stesso lato della strada c'è una casa immensa color giallo canarino. Ecco, subito dopo c'è questa stradina tutta curata che, a un certo punto, viene praticamente inghiottita dalla vegetazione. Non mi sembra che abbia articolazioni, di sicuro porta dritto da Tahimàd.»

«Ricky, dobbiamo esserne più che certi. Devi cercare un citofono e controllare che ci sia il suo nome.»

«Ma qui non c'è nulla, dovrei percorrere il viale.»

«Fallo!»

«Bah!»

«Resto in attesa.»

«Ok, sto andando. Ma se mi beccano...»

«Dirai che hai sbagliato strada.»

Noe rimase in attesa ad ascoltare il rombo del motore: l'unico elemento a confermargli che Ricky era ancora in linea e che, in qualche modo, era in movimento con l'auto.

«Sono arrivato a un cancello» disse Ricky all'improvviso. «C'è un citofono e... sì: Youssef Tahimad, contento?»

«Bene!»

«Qui sembra tutto tranquillo, non si vede anima viva, ma questo posto deve essere pieno di telecamere di sorveglianza, e io non ho intenzione di mettermi nei guai per colpa vostra. Fin qui non ho incontrato sbirri, quindi avete via libera: d'ora in poi potete arrangiarvi da soli. Il mio dovere l'ho fatto e ora me la filo, buona fortuna!»

Noe cambiò tono: «Ma che cazzo dici? Devi restare a nostra disposizione finché ne abbiamo bisogno, ricordi?»

«Oh, andiamo!»

«Ricky, torna indietro! Resteremo insieme fino a che non farà buio e ci aprirai la strada fin lì.»

Si ricordò della sorpresina che aveva scovato nel berretto e capì che era il momento di giocarsela, anche se avrebbe preferito farne a meno.

«Ho dimenticato di dirti che ho preso in prestito un tuo berretto, e ci ho trovato dentro qualcosa che potresti rivolere indietro» sparò con una punta di soddisfazione.

Dall'altro capo giunse un sospiro.
«Sei un fottuto bastardo,» disse  Ricky con tono pacato, come se la cosa non lo  turbasse un granché «ma se credi che non abbia altri nascondigli, sei anche stupido.» 

Seguì una sgommata, un attimo prima del segnale acustico dell'interruzione di chiamata.

Noe colpì il volante con un pugno. «Che figlio di...»

L'ultimo olocaustoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora