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La sveglia suona alle 6:30, interrompendo il mio sogno dove David Beckham prendeva le mie mani nelle sue e mi diceva quanto mi amava e di come i nostri dieci figli fossero belli.

Mi alzo da letto e dopo essermi stirato, mi vesto con una semplice maglia bianca e dei jeans neri per poi dirigermi in bagno per lavarmi i denti e provare a domare i miei ricci.

"Mi serve del caffè o mi trasformerò in uno zombie di Zombie Tsunami! Perché qualcuno che lavora con la cioccolata deve aprire alle 8 di mattina?" dico a Zayn, il mio coinquilino e tatuatore di fiducia, quando entro in cucina.
"Non lo so ma so che se mi davi ascolto e stavi lontano da Nick ora staresti dormendo invece di lamentarti perché ti serve del caffè e perché devi cominciare a lavorare alle 8." mi risponde guardandomi storto, e io abbasso gli occhi sulla tazza di caffè sapendo che ha ragione, come sempre.
"Lo so che hai ragione, che hai sempre avuto ragione, ma non sembrava come lo descrivevi tu – gli dico guardando l'orologio sul forno – Merda! Devo correre o perderò l'autobus! Ciao Zay" mi congedo correndo fuori dalla porta mentre lui mi urla un saluto ridendo di me.

Ok, devo solo spingere la porta del Choklad e ricordarmi di respirare, ho già fatto una figura schifosa venendo qui con Nick non posso permettermi di fare un'altra figuraccia ora.
Finalmente mi decido ad entrare e subito una campanella, posta sopra la porta, mi annuncia suonando.
All'interno le pareti del locale sono azzurrine, ci sono diversi tavolini con sopra dei centro tavola davvero carini e delle poltroncine mentre alla parete in fondo e a quella destra ci sono due banconi in legno bianco e degli espositori pieni di leccornie al cioccolato. Dietro ci sono degli scaffali con diversi barattoli che contengono cioccolato di ogni tipo: mini cioccolatini fondenti, alla nocciola, cioccolato bianco, al latte e cioccolato in polvere di ogni genere.

"Tu, se non sbaglio, sei il ragazzo che ha accompagnato Nick a distruggermi il negozio, Harry giusto?" mi dice quello che riconosco essere il proprietario del posto, Louis Tomlinson un ragazzo sui vent'anni, basso, castano, occhi azzurri e incredibilmente sexy.
"S-si, sono io – dico arrossendo – e le giuro che non sapevo cosa volesse fare Nick o glielo avrei impedito, io...io non sono così" proseguo guardandolo negli occhi e vergognandomi per essermi fatto ingannare dal mio, ormai ex, amico.
"Vedremo." Risponde "Seguimi nel mio ufficio, ti dirò cosa dovrai fare e cosa mi aspetto da te, poi ti farò fare un giro e ti presenterò a Liam"

CHOKLAD   (I° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora