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Sono passate tre settimane da quando io e Louis siamo stati a casa mia sul divano e da quando ho parlato con Zayn, da quel giorno ci sono stati solo baci.

"Devo parlargli e chiarire tutto"

"Liam, hai visto Lou?" Chiedo sulla porta della cucina.
"Prova nell'ufficio"

Quando busso al suo ufficio lo sento urlare avanti ed entro.
È seduto dietro alla scrivania e sta scrivendo su delle carte che mette da parte quando vede che sono io.
"Ciao tesoro, hai già finito?" e sorride
Mordendo il labbro e torcendomi le mani dal nervosismo vado a sedermi davanti a lui "Si, prima che vada potremmo parlare un secondo, di cose non lavorative?"
"Oh, certo" e lo vedo irrigidirsi.
"Tra noi è...è sesso o qualcosa di più? Gli chiedo prima esitante e poi preoccupato per la risposta.
Louis mi guarda sorpreso e alla fine si decide a rispondere, probabilmente avendo notato il mio disagio. "Harry, älskar, per me non è solo sesso, anche se non ci conosciamo da molto e anche se non ci siamo conosciuti in modo convenzionale non sei solo sesso." si avvicina inginocchiandosi vicino a me è accarezzandomi le ginocchia.

Entro in camera di Louis e lo trovo già nel suo letto, è stupendo vedere finalmente casa sua.
"Stanco?" gli domando lasciando cadere l'asciugamano che portavo sui fianchi dopo essermi fatto la doccia.
"In effetti un po' lo sono"
Sollevo le coperte e mi metto in mezzo alle sue gambe, facendo scorrere i palmi delle mie mani sulle sue cosce e sento che era già duro. "Lo sei ancora?" domando cominciando ad accarezzarglielo. Ero deciso a fare le cose per bene ma sotto quelle coperte era troppo caldo così le sposto di lato e subito dopo gli faccio scivolare via i boxer.
"Dovrai guidarmi, potrei non essere troppo bravo."
"Ti assicuro che non..." Gli faccio roteare la lingua intorno al glande.
Louis si è scordato quello che voleva dire è conclude la frase con un sibilo di piacere. Sento una sua mano afferrarmi la testa e l'altra la vedo afferrare le lenzuola.
Per sbaglio gli strofino la mia erezione su una gamba ed è difficile non continuare a spingere per avere il mio piacere, ma questa volta volevo che fosse lui a godere.
Gli afferro la base con le dita mentre con la bocca lo prendo fino in fondo è comincio a succhiare.
Lo sento stringere i miei ricci e comincia a spingere verso la mia gola, ma senza prepotenza, la cosa non fa che eccitarmi di più
Lui emette un gemito che mi scuote dalla testa ai piedi e non posso che cominciare a spingere verso la sua gamba.
Vengo nello stesso momento in cui viene anche lui viene in fondo alla mia gola e senza pensarci ingoio tutto.

"Cristo älskar - comincia mentre ancora riprende fiato - sei spettacolare" e mi tira su di lui.
"Cosa vuol dire älskar? Perché non mi chiami più sötma? Mi piaceva quella parola anche se non so cosa significa"
"Sötma significa dolcezza, ormai però tu sei il mio amore e quindi  sei älskar." Mentre me lo dice mi alza il viso verso il suo e mi bacia. "Ma se preferisci uso sötma"
"Louis Tomlinson! Non provarci nemmeno" dico sorridendo come un matto e saltandogli alle labbra.
"Quindi mi ami?" Chiedo.
"So per certo che è amore, e so che potrà sembrarti una cosa stupida visto che sto dicendo che quello che quello che provo per te è amore, ma non sono pronto a dirti che ti amo"
Lo guardo perplesso per un momento ma non posso fare altro che annuire e risistemandomi fra le sue braccia per dormire e dandogli un bacio sul collo. "Beh...io so che per me è amore e che ti amo, sapere che anche per te è amore mi basterà finché non sarai pronto a dire anche tu che mi ami. Buonanotte amore".
"Buonanotte tesoro"
E ci addormentiamo con un sorriso sulle labbra.

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Ciao splendidi bradipi.
Non so quanto ancora quanto sarà lunga la storia ma non credo che manchi molto alla fine :)
Vi sta piacendo?

CHOKLAD   (I° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora