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Come prima cosa dopo colazione decidiamo di andare a visitare il tempio di Uppsala, un tempio pagano che viene nominato in alcuni racconti nordici e luogo simbolo dell'incoronazione dei re , a nord della città e situato all'interno di un bosco per poi girare nell'aria universitaria della città.

L'università sorge vicino alla cattedrale, scopriamo che è stata costruita nel 1477 per iniziativa dell'arcivescovo e del re che c'era a quel tempo. E' stata classificata tra le migliori università settentrionali e molti vincitori di premi Nobel sono collegati a questo posto.
La struttura è impressionante ed è circondata dal verde nonostante sia dentro la città.
"Credo che se potessi studierei qui." Dico a Louis mentre scatto delle foto.
"Sei ancora in tempo per farlo." Risponde avvicinandosi mentre faccio una smorfia per fargli capire quando sia assurda la sua considerazione.
"Non conosco lo svedese e in più la mia voglia di studiare credo che sia partita per Uranio quando ancora frequentavo la terza elementare." Affermo facendolo scoppiare a ridere di gusto. "Non ridere! Sono serio!"
"Ok, ok." Si alza le mani in segno di resa "Che cosa ne dici di mangiare, visitare il castello e poi vedere i mercatini?" propone.
"Ci sto, ma voglio un piatto di pasta." E così ci avviamo verso un ristorante, trovato su internet, italiano non molto distante dal castello.

Per raggiungere il castello dobbiamo risalire una collina, i giardini sono enormi e la neve li rende un posto fa fiaba nordica. Il castello è di un colore rosato e pino di finestre, la struttura è a forma di ferro di cavallo circondando un piazzale che è grande quando l'intera piazza dove giocavo da piccolo.
Per lo più giriamo per i giardini cercando di immaginarceli in primavera quando si riempiono di fiori e ritornano verdi.
"Sono le cinque, andiamo a vedere le bancarelle di natale?" mi chiede Louis abbracciandomi da dietro, prima di rispondere ci scatto una foto girando la macchina fotografica e sorrido quando vedo che è venuta bene.
"Si, andiamo, sto anche iniziando a congelare."
"Domani voglio vedere la cioccolateria che ti ha fatto venire la passione del cioccolato, se è ancora aperta." Dico a Louis mentre andiamo ai mercatini.
"Ci andremo, però mi sa che devo cercare la strada su google perché non ricordo quale sia esattamente" mormora grattandosi la nuca.
"Seriamente? Non ricordi la strada per andare nel posto che ti ha illuminato la strada da prendere?!" domando cercando di capire se sta scherzando o meno.
"No, sono serieo e poi detta così sembra che abbia incontrato la madonna." Risponde sogghignando. "Ed ecco i mercatini"
Non mi ero nemmeno accorto che siamo arrivati su una strada piena di bancarelle illuminate da luci natalizie visto il buio.
"Da quando siamo qui mi sembra di vivere in un posto magico." Confesso al più grande.
"Capisco cosa intendi, d'estate la città è bellissima ma l'inverno con la neve e le luci di natale sembra di entrare in un paesaggio delle favole o in un cartone Disney."
Giriamo per le strade esplorando le bancarelle comprando alcuni regali a casa e dei piccoli souvenir per noi finché non iniziamo a sentire fame e ci rifugiamo in un piccolo pub per mangiare un hamburger con le patatine.

CHOKLAD   (I° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora