"Harry, la colazione è arrivata!" Grida Louis dalla camera per farsi sentire mentre sono sotto la doccia.
"Arrivo" urlo di rimando finendo di sciacquarmi per uscire dal box e asciugarmi.
Entro in camera con solo un asciugamano sui fianchi e mi siedo sul letto vicino a Louis.
"Abbiamo: spremuta di arance rosse, macedonia, pane con due marmellate diverse e crema al cioccolato, caffè e ovviamente cornetti!" Afferma il mio ragazzo mentre con un gesto del braccio indica tutti i piatti che ha messo sul letto.
"Mmh, buono. Soprattutto il caffè." Gli rispondo lasciandogli un bacio leggero sulle labbra."Cosa vuoi fare prima di andare alla cioccolateria?" Mi chiede Louis mentre scendiamo in strada.
"Non so - gli prendo una mano - cosa ne dici di vedere Linqualcosa museum?" Propongo sperando che capisca di cosa parlo visto che non ricordo il nome è per fortuna sembra che lui lo faccia."Ammetto che ne sono rimasto deluso" dice Louis all'uscita esprimendo quello che penso anchio.
"Già. Andiamo alla cioccolateria allora."
Senza accorgersene, molto probabilmente, quando dico di andare alla cioccolateria gli si illuminano gli occhi e sorride come un bambino su una giostra.
"Vamonos" mi afferra il polso.Quando arriviamo a destinazione ci fermiamo fuori a guardare il locale dall'esterno, le finestre sono decorate tutte con le luci di Natale e con degli adesivi di fiocchi di neve. L'edificio è rosso con l'insegna bianca.
Il nome sull'insegna è intagliato e riporta il nome "Solstråle".
"Cosa significa il nome?" Chiedo curioso a Louis.
"Raggio di sole e quando entrerai penserai anche tu che sia perfetto, come ho fatto io" mi risponde sorridendo e aprendo la porta facendomi segno di andare per primo.
Dentro le pareti sono chiare e il soffitto è in legno chiaro come il pavimento, di fronte a noi c'è il bancone con gli espositori dei dolci decorati tutti per Natale.
Ci sediamo a uno dei pochi tavoli liberi, uno sotto la finestra così da vedere la strada illuminata e la sala.
"Rispetto alla tua è più piccola ma ha un non so che di.." mi fermo cercando la parola.
"Caratteristico?" Suggerisce il .io ragazzo.
"Si, esatto, caratteristico." Annuisco. Mentre mi sto ancora guardando in giro arriva al nostro tavolo una signora si 60 anni e quando capisce che è Lou a conoscere la lingua si rivolge solo a lui.
"Cosa prendi?"
"Umm..cioccolata con il bastoncino di menta piperita è un muffin alle gocce di cioccolato." Gli rispondo e passa l'ordine alla cameriera che ci sorride e se ne va.
"Quella signora è la proprietaria, non è adorabile?" Mi domanda Louis
"Credo di sì?" Gli dico.Stiamo tornando all'albergo e in bocca ho ancora il sapore buonissimo di quella cioccolata e di quel muffin.
Liam è bravo nel suo lavoro ma il cioccolatiere, che è il marito della proprietaria, del Solstråle è eccezionale.
"Dici che possiamo rapire il marito della signora e portarcelo a casa?" Provo a chiedere a Louis in modo speranzoso.
"No, e se Li sapesse che vuoi rimpiazzarlo ti avvelenare bene la cioccolata" sghignazza.
"Me ne farò una ragione" mi fingo affranto.
"Non abbatterti. Ora andiamo in albergo a mangiare e poi a coccolarci e dormire che domani si va in giro e la sera si festeggia" dice posandomi un bacio sulla tempia e avvolgendomi le spalle con un braccio.----
Ciaooo, volevo solo dirvi che alla fine della storia manca solo 1 capitolo, forse 2 e che poi andrò avanti a pubblicare "fra cioccolata e tatuaggi".Criiirc
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CHOKLAD (I° serie Amarci)
FanfictionHarry si mette nei guai per colpa di un suo amico e ora per rimediare deve lavorare nella cioccolateria di Louis. Louis non si fida di lui e lo capisce visto che era con Nick quando gli ha distrutto il negozio ma farà di tutto per guadagnarsi la sua...