I colori del tramonto

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POV YOU

E' una calda giornata di luglio, sto passeggiando nel parco cercando di rilassarmi dopo una dura e lunga giornata di lavoro. Nelle mie cuffie danzano le note di AC/DC, una delle mie band preferite. In questo momento "Shoot to Thrill" mi invade la mente e comincio a battere le dita sulla mia borsa a ritmo. Non riesco proprio a trattenermi quando sento la loro musica.

Mi fermo vicino al lago ad ammirare il bellissimo tramonto davanti a me. Il cielo è colorato da sfumature rosee, rossastre ed arancioni, e il calore degli ultimi raggi del sole mi accarezzano il viso delicatamente. Chiudo gli occhi e apro le braccia per stiracchiarmi un po' vista la tensione accumulata negli ultimi tempi.
Improvvisamente, sento una mano sulla mia schiena, come una spinta da dietro; a questo punto faccio qualche passo in avanti nel disperato tentativo di mantenere l'equilbrio ma fallisco miseramente catapultandomi nell'acqua del  lago davanti a me, non prima di aver lanciato in aria un urlo degno da un'attrice oscar.

- Oh my god!- sento qualcuno dire in inglese proprio prima che le orecchie si riempano d'acqua.

Ritorno in superficie e guardo verso l'alto: un ragazzo con i capelli scuri, lineamenti asiatici e un'espressione preoccupata stampata sul viso mi fissava senza dire una parola. I suoi occhi erano dipinti di una tenerezza quasi disarmante e i lineamenti del viso delicati. 

OK... O sono già affogata e vedo un angelo per la prima volta oppure è semplicemente uno schianto di ragazzo!?

Mi porge la mano per aiutarmi a risalire sulla sponda e l'afferro senza pensarci due volte.
- I'am so sorry!- lo sento dire e lo vedo fare in breve inchino – Camminavo guardando il tramonto e penso di averti spinta per sbaglio mentre mi stiracchiavo! -

- Ah, tranquillo! - rispondo con un sorriso, a quanto pare, c'era stato solo un problema di stretching qui – Non è successo niente, è solo acqua! - risposi scoppiando in una lieve risata.
Vedo il viso del ragazzo rilassarsi, mentre la sua bocca assume una curvatura gentile.

Riprendo la borsa che era caduta per terra insieme al mio cellulare. Beh, almeno avevo avuto fortuna, non era caduto nell'acqua e non dovevo comprarmene uno nuovo.
Afferro I miei lunghi capelli da un lato e comincio a strizzarne l'acqua fuori.
Ritorno a guardare il ragazzo davanti a me che ora ha posato lo sguardo sul mio corpo. Instintivamente, guardo anch'io me stessa e mi accorsi per la prima volta com'ero conciata: i miei vestiti bagnati erano completamente appiccicati a me e si potevano vedere le forme quasi come se fossi nuda.

Che imbarazzo!

Rinunciai a eliminare l'acqua dai capelli e cercai velocemente di incrociare le braccia davanti al petto nel modo più naturale possibile, per coprirmi come meglio potevo mentre vidi un sorriso divertito farsi luce sul viso del misterioso ragazzo davanti a me.
Ah bene... si diverte lui.

- Ehm... beh, devo dire che hai visto già troppo di me per essere la prima volta che mi incontri.- dissi cercando di mascherare l'imbarazzo palese.
- Alla fine è stata colpa mia se sei in queste condizioni.- mi dice fissando il suo sguardo nel mio.
Cavoli! C'è qualcosa di affascinante e terribilmente sensuale nei suoi occhi... rimango incantata a guardarli come se fossero una calamita.

- Per sdebitarmi ti offro la camera del mio hotel, potrai asciugarti lí. Non é molto lontano da qui. -
- Scusa, ma mi sento in dovere di chiedertelo, solitamente quando fai questo tipo di proposte alle ragazze loro accettano? - dico alzando le sopracciglia.

Anche se sembravo abbastanza cazzuta, giá mi stava palpitando il cuore al solo pensare di stare da sola in una camera di hotel con questo tizio.

Fantastico.

D'un tratto lo vedo abbassare la testa per poter arrivare all'altezza dei miei occhi avvicinandosi pericolosamente al mio viso:
- Solitamente sono loro che fanno queste proposte. - mi dice con voce bassa.

Her || Jungkook X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora