POV JUNGKOOK
Le sue dita incrociate alle mie mi davano forza, mi ricordavano del fatto che non stessi sognando: avevo trovato la mia anima gemella e con questo pensiero in mente niente mi poteva abbattere.
Con lei al mio fianco sentivo di essere in grado di fare qualunque cosa, superare ogni ostacolo.
La guardai ancora una volta, incapace di abituarmi a quanto fosse bella e poi aprii la porta.
Seijin entrò come un tornado dentro al camerino.
- Posso sapere che cosa diavolo vi è saltato in mente?- non l'avevo mai visto così arrabbiato e solitamente questo m'incuteva timore ma oggi tutto era diverso – Esigo subito una spiegazione, non ho la minima idea di come rimediare al disastro che hai combinato! Là fuori c'è un'orda di giornalisti che stanno facendo domande a raffica!!-
Strinsi la sua mano e come risposta lei si aggrappò ancor di più alla mia.
Sorrisi instintivamente il che mandò ancora di più in bestia Seijin.
- Risponderemo a tutte le loro domande.- dissi in modo calmo.
Gli occhi del nostro manager si fecero grandi.
- Jungkook, questo non è un gioco, qui stiamo parlando di cose serie!! –
- Infatti, lei è una cosa seria solo che non hai voluto capirlo dall'inizio.-
Stava per replicare ma una moltitudine di voci cominciò a sentirsi dal corridoio obbligandolo a girarsi istintivamente verso la porta e notai che diventavano sempre più forti man mano che si avvicinavano.
Riconobbi subito Namjoon, quindi c'erano anche i miei hyung ma nello stesso momento riconobbi anche la voce del direttore.
Infatti dopo qualche secondo vidi i miei compagni entrare insieme a e fermare i giornalisti davanti alla porta con estrema fatica.
Facevano foto a raffica e vidi T/N coprirsi gli occhi dai flash accecanti delle fotocamere e la strinsi al mio petto per proteggerla.
Amo proteggerla.
- Con calma signori, con calma. Risponderemo immediatamente alle vostre domande ma vi chiediamo qualche minuto di pausa in così modo che i ragazzi riprendano il respiro. Dopotutto hanno appena sostenuto un concerto.- dovevo ammettere che il direttore sapeva sempre che cosa dire per creare le giuste impressioni. – Yumi, per favore, conduci i signori nella sala conferenze accanto, li raggiungeremo in pochi minuti.-
Immediatamente la segretaria ubbidì agli ordini ricevuti e con un gesto cordiale ma allo stesso tempo deciso invitò i giornalisti a seguirla.
Il cuore mi batteva all'impazzata ma avevo i miei hyung e avevo la mia piccola con me, sentivo le sue braccia attorno alla vita.
Mi sentivo invincibile.
La porta si chiuse ed il direttore ci guardò uno ad uno fermandosi poi su T/N, la sua espressione indecifrabile.
- Pensavo avessimo un patto noi due.-
Ero sconvolto: non ce l'aveva con noi ma con lei?
La guardai preoccupato, una cosa ero io che finivo nei guai ma non posso permettere che ci rimetta lei.
Stavo per intervenire nella conversazione per prendere definitivamente la parola ma lei rendendosene conto, fece un passo in avanti e assunse un'espressione seria, quasi sfidando con lo sguardo l'importante uomo d'affari che la fissava imponente.
- Lo pensavo anch'io, ma un uomo come lei sa bene che possono succedere imprevisti, soprattutto quando terze parti sono coinvolte.- ribattè prontamente facendo un piccolo cenno con il capo verso di noi.
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Her || Jungkook X Reader
RomansaUna storia nella quale la protagonista sei proprio tu.