Le livre

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  POV YOU

Solitamente Yoongi aveva sempre quell'aria indifferente, come se niente lo impressionasse, niente lo muovesse, ma oggi sembrava diverso. Sembrava rilassato e piú predisposto a regalarmi dei teneri sorrisi che mi facevano imbarazzare per una qualche ragione.
Ho deciso di parlargli del mio libro preferito, quindi portai Dante Alighieri al nostro tavolo attraverso la sua opera piú famosa e cominciai a raccontargli per filo e per segno di che cosa si trattasse. Non ero sicura l'avesse mai letto, d'altro canto, non penso che in Corea mettano tanto accento sugli scrittori italiani, ma non era tardi per imparare.
- Ora puoi rispondermi a una domanda? - mi chiese lui serio.
- Certo! -
- Sei bella, anzi stupenda, intelligente e molto simpatica e divertente, vuoi farmi capire perché non hai un ragazzo? -
Sgranai gli occhi e una risata si arrampicó sulla gola per uscire rumorosamente dalla bocca.
- Hahaha, beh Yoongi, non é esattamente prioritario per me avere un ragazzo. Non ho trovato quello giusto, tutto qui. Ma la stessa cosa vale anche per te, quindi qual'é la tua scusa? - gli chiesi poggiando i gomiti sul tavolo.
I suoi occhi vennero nascosti dalla sua frangia per qualche secondo e poi tornó a guardarmi intensamente.

Sentii come il suo sguardo si perdeva nel mio e presi un momento per analizzarlo.
Caspita, visto cosí, alla luce soffusa del locale, in quell'ambiente cosí intimo mi fece palpitare il cuore.
La struttura del suo viso era dura, la mascella finiva in un mento dalla forma quasi cilindrica e le sue labbra... uau, che spettacolo di labbra.
- Penso lo stesso motivo, non ho trovato una ragazza che sia... come dire... qual'é la parola... -
- Compatibile? - conclusi io titubante.
- Compatibile! Esatto. –
- Ma esattamente quale sarebbe il tipo di ragazza che vorresti? - questa domanda forse era un po'troppo personale, ma aveva cominciato lui.
- Se te lo dico poi vuoti il sacco anche tu peró. - rispose con un sorriso giocoso. 
- Parola di Scout! - dissi mentre alzai il palmo della mano al livello della testa.
- Va bene... allora, la ragazza ideale... beh dovrebbe essere intelligente, attraente e fedele. -
Alzai le sopracciglia in sorpresa.
- Beh, non sembra proprio difficile da trovare una ragazza del genere, hahaha. -
- É qui che ti sbagli, purtroppo non ho mai trovato qualcuno con cui possa sentirmi me stesso. Solitamente le ragazze che incontro sanno giá chi sono, il fatto di essere famoso non é sempre una benedizione... questo ovviamente vale anche per gli altri, ma vorrei qualcuno nella mia vita che mi faccia sentire a casa ovunque io sia. -

Quasi mi commossi sentendo l'ultima frase.
- Aawww, Yoongi, come sei dolce! Non avrei mai pensato tu fossi cosí tenero, sembri sempre incazzato, hahaha. -
Per la prima volta sentii una forte risata venire da lui. Quasi cadetti dalla sedia dallo stupore.
- Lo sai che sei divertente? Dici sempre quello che pensi? -
- Mmmm.. no, sarebbe tragico se dicessi sempre proprio tutto quello che penso, ma la maggior parte delle volte sí, non ho timore di dire la mia se é questo che intendi. - abbassai lo sguardo sulla mia tazza di cioccolato e bevvi un sorso. Aaaah... quanto era buonaaaa!

- Quindi? Il tuo ragazzo ideale? - domandó poggiandosi il mento nel palmo della mano.
- Dunque, il mio ragazzo ideale dovrebbe... ehm... beh... non lo so veramente. - mi ritrovai a dire.
- Non lo sai? Non ci hai mai pensato? - i suoi occhi neri diventarono grandi dalla sorpresa.
- Non é che ci pensi tanto, vorrei solo qualcuno che mi renda felice, che mi apprezzi per quello che sono e che mi ami quanto io ameró lui. Tutto qua. -
- Nel tuo caso sono convinto che ci sarebbero centinaia di ragazzi disposti a renderti felice ed amarti sai? - prese un sorso di caffé e ritornó a fissarmi.
Anche bevendo il caffé é sexy? Ma cosí non é giusto!

- Magari fosse facile... il mio ex mi ha tradita. E credimi, pensavo fosse quello giusto, mi ricopriva di attenzioni e di belle parole, mi rendeva felice e mi apprezzava, cosí come apprezzava anche la sua collega di lavoro. –
- Mi dispiace... - il suo tono diventó d'un tratto serio.
- No no, non preoccuparti, ormai é acqua passata. Certo, ti mentirei se ti dicessi che non mi abbia lasciata certe ferite che non so esattamente come guarire, ma penso che il tempo aggiusterá tutto alla fine. - mi affrettai a concludere. Non volevo che si sciogliesse quell'atmosfera rilassata che avevamo creato tra noi.
- É un imbecille comunque. - lo sentii dire tra i denti.
La sua mano si posó sulla mia e mi accarezzó col pollice. Sentii come il cuore riprese a battere veloce.
- Non devi pensare che succederá sempre, esistono cretini cosí come esistono i ragazzi seri. Hai solo avuto una brutta esperienza. - continuó lui addolcendo il tono.
- Grazie Yoongi... –
Continuammo a parlare di musica, letteratura ed esperienze passate fino a quando non guardai l'orologio distrattamente.
- Cavoli! É l'una di notte! –
Vidi anche Yoongi controllare l'orologio al polso.
- Il tempo con te vola! Vieni, chiediamo il conto e poi ti riaccompagno a casa.- mi disse senza neanche darmi la possibilitá di ribattere.
Salutai Marco ed uscimmo dal locale per poi dirigerci all'hotel dove il valletto portó la macchina di Yoongi quasi in un nano-secondo. Certo essere un star internazionale aveva sicuramente i suoi vantaggi.

Her || Jungkook X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora