Her || Jungkook X Reader

La verità di Yoongi

  POV YOU

I giorni a venire ho visitato praticamente tutto quello che c'era da visitare.
Ho vistitato il palazzo reale Changgyeonggung ed abbiamo prenotato la visita guidata in inglese del giardino segreto, posto dove ho potuto sentire la tranquillità regnare sovrana e Melania dovette lottare per portarmi a casa da là.
Il secondo giorno l'ho trascorso al Palazzo reale Gyeongbokgung poi al Palazzo Deoksugung e abbiamo dato un'occhiata anche al mercato vicino e visione del panorama dalla cima della Torre di Seoul per concludere in bellezza la giornata.
Melania sembrava una bambina felice mentre mi guidava attraverso le strade afollate e gesticolava allegramente spiegandomi di tanto in tanto alcune delle loro tradizioni e facendomi conoscere dettagli interessanti della storia Coreana.

Una settiamana era già volata ed io non avevo più visto i BTS.
Purtroppo dopo la serata al karaoke, erano usciti alla luce dei video che riprendevano Jungkook colpire il ragazzo che mi stava importunando e questo era diventato uno scandalo nazionale a quanto pare.
Tutti i giornali ne parlavano, tutte le riviste scrivevano articoli e formulavano ipotesi a proposito di quello che poteva essere successo, ma dei ragazzi alcuna traccia.
Neanche Melania poteva più andare da loro in quanto la Big Hit decise di tenere i ragazzi in sequestro praticamente e questo significava che uscivano solo per concerti. Niente sessioni foto, niente interviste, e nemmeno accesso al telefono, per cui nemmeno le chiamate potevano permettersele.

Naturalmente non ero felice della situazione, anche perchè sentivo che tutta la colpa era mia. Se io non fossi stata lì quella sera tutto questo non sarebbe mai successo ma ormai le cose sono andate così e non potevo fare altro che accettare.
E poi ancora più difficile era per Meli visto che non poteva comunicare con Namjoon ma lei sembrava allegra comunque e continuava a dirmi che tutto questo putiferio si sarebbe placato inevitabilmente.
Ritornammo a casa di Melania alla fine dell'ottavo giorno, nel quale fummo a vedere il World Cup Stadium, il mercato del pesce a Noryangjin, l'isola Seonyudo e poi la passeggiata lungo il fiume Hangang ci ha sfinite completamente.
Non appena rientrate ci buttammo sul divano distrutte.
- I miei piedi stanno implorando pietà.- si lamentò lei poggiando i piedi sul tavolino davanti.
- A chi lo dici, ma abbiamo visto tante di quelle belle cose...-
- E so anche come concludere la giornata.- disse lei scattando in piedi.
- Concludere? Ma pensavo l'avessimo già conclusa! – mi lamentai come una bambina.

Mi guardò male per qualche secondo e poi si diresse verso la cucina per prendere un pacco di caffè e mostrarmelo agitandolo davanti a me con il sorriso più divertente che abbia mai visto.
- Non ti mancava bere il caffè con me?- chiese sparendo nella cucina di nuovo.
La seguii immediatamente come un cagnolino, quasi con le lacrime agli occhi per l'emozione.
Prese dal freezer una vaschetta di gelato e poi posò due tazzine sul tavolo.

- Allora, chi ti fa il caffè ora?- chiese lei prendendo un cucchiaione di gelato.
La solita Melania.
- Purtroppo nessuno, vado a comprarmelo al bar sotto casa.- le dico sorseggiando il liquido caldo intanto che lei mi guardava con tanta dolcezza negli occhi.
Mi alzai dalla sedia e la legai in un forte abbraccio.

Non sapevo neanche come esprimere la tristezza che sentivo senza di lei, era come se constantemente mancasse qualcosa nella mia vita e solo lei aveva quella capacità di darmi forza, incoraggiarmi e sostenermi ma finalmente la potevo abbracciare quando mi andava.
Almeno per queste settimane.
Mi mancava tanto la mia migliore amica, anzi troppo.
- Scema, mi farai piangere se mi rimani avvinghiata così a lungo.- mi disse lei con un tono che voleva essere duro ma che uscì più che altro come un sussurro debole.
D'un tratto si sentì il citofono e sia io che Meli fecimo un salto di due metri come due cretine per poi ridere delle nostre reazioni idiote.
- Solo tu e io possiamo spaventarci per un cazzo di citofono, te lo giuro! Sììì? – disse rispondendo.
- Amore mio, aprimi! – la voce di Namjoon quasi mi lasciò sorda.

Risi di gusto osservandola mettersi i capelli a posto freneticamente e pulendosi il mento dal gelato al cioccolato col quale si ingozzava poco prima e poi rivolgermi un sorriso luminoso chiedendomi "Come sto?"
Come al solito una dea: d'altronde quando sei bionda con occhi azzurri ed alta 1.75 non è che puoi apparire male.