POV YOONGI
Perdere non è mai stata una cosa facile da accettare per me ma questa volta era diverso.
Non è la prima volta che il mio cuore viene spezzato ma pensavo che non avrei permesso mai più a nessuno di farmi sentire in questo modo.
Non riuscii ad ascoltare i discorsi e le teorie degli altri su di lei e Jungkook, più che altro perchè dentro di me sapevo esattamente che lei aveva fatto la sua scelta e non ero io.
Troppe aspettative create dentro la mia testa, forse troppa speranza e troppo entusiasmo mi hanno portato a non essere più razionale, a non vedere quello che avevo davanti agli occhi.
"– Sta nascendo qualcosa tra di noi, qualcosa di molto forte, ma se devo essere sincera... il mio cuore non ti appartiene.-"
Le sue parole mi martellavano il cervello e sembrava che ogni parola di questa frase fosse in grado di tagliuzzarmi il cuore riducendolo in polvere.
Non ho mai avuto veramente una possibilità, d'altronde se c'è un errore grave che ho fatto è stato quello di illudermi, quello di ignorare la realtà, di ignorare come lei lo guardava, come lui la cercava come loro si completavano.
Mi sdraiai nell'erba del parco vicino all'hotel, cercando di mettere ordine nei pensieri.
Scelsi questo preciso punto, sotto al ciliegio come mio rigufio personale.
È qui che cominciai a pensare a lei per la prima volta, quando la vidi al suo lavoro e provai solo a giocherellare con le sue emozioni, è qui che mi resi conto di provare qualcosa di più profondo per lei e non solo attrazione fisica ed è qui che scrissi la canzone per lei pensando ai suoi occhi.
Una canzone che non sentirà mai o che sentirà e non saprà che per lei è stata scritta.
Mi alzai, mettendomi a sedere e presi il cellulare in mano.
Selezionai un numero dalla rubrica ed avvicinai il dispositivo all'orecchio.
- Ciao Seijin, senti... c'è qualcosa che dovresti sapere.- dissi apatico.
Forse sto facendo una cazzata ma ho finito di farmi problemi per gli altri ed ignorare i miei desideri.
- Certo Yoongi, dimmi pure.- rispose la voce dall'altro lato.
***
POV YOU
Ottobre arrivò e l'estate se ne andò esattamente così com'era venuta: gradualmente e tingendo l'aria attorno di cambiamenti.
Melania partì per la Corea in Settembre mentre i ragazzi e Jungkook già non li vedevo da due mesi. La storia con Kookie era stata meravigliosa, ma ovviamente successe quello che mi aspettavo: ci siamo distaccati molto e non perchè noi lo volessimo ma perchè la situazione non ci stava permettendo di fare altrimenti.
Era così occupato, sempre di corsa, sempre qualcosa da fare, mai un momento di tregua e se all'inizio parlavamo almeno tre volte alla settimana con enormi sforzi, in questo momento eravamo fortunati se riuscivamo a sentirci una volta. Sapevo che stava soffrendo, sapevo che anche se non lo diceva, si sentiva sempre più intrappolato dalla nostra relazione, come se ormai fosse più un peso che una gioia e mi faceva molto male.
C'è anche ovviamente il discorso che a parte i ragazzi e Melania, nessun altro sapeva di noi.
Se il loro manager o la BigHit avessero scoperto di quello che stavamo combinando le ripercursioni sarebbero state terribili ma ancora peggio sarebbe stato se gli ARMY ne fossero venuti a conoscenza, quindi tra di noi era sempre presente un sentimento d'ansia, una pressione costante che impediva a tutti e due di respirare, ma questa sera avrei fermato le nostre sofferenze, già avevamo programmato di sentirci e di parlare finalmente un po' di noi.
Arrivai a casa, una casa svuotata dall'assenza di Melania.
Effettivamente la cosa che mi mancava di più erano le nostre chiaccherate mattutine quando già la trovavo in piedi col caffè pronto oppure la sera, quando era intenta ad ingozzarsi di gelato come se non ci fosse un domani.
Risi tra me e me ricordandomi il suo viso sporco di gelato e subito dopo sentii come le lacrime spingevano per uscire ma ormai sono stanca di piangere.
Sia per lei, sia per Jungkook.
Per non parlare del fatto che Yoongi non voleva nemmeno più sapere della mia esistenza.
Gli altri mi scrivevano di tanto in tanto quando avevano tempo o mi mandavano foto e video di Kookie e Melania ma da lui non ricevetti nient'altro che il messaggio "visualizzato" quando gli scrissi un semplice "ciao come stai".
Chiusi la porta a chiave una volta entrata a casa ed accesi la TV tanto per avere un rumore di sottofondo. Presi il computer e lo posai sul tavolino del salotto e vicino a questo il telefono, aspettando che Kookie mi chiami.
A mia sorpresa vidi come lo schermo del computer mi fece visualizzare una chiamata su Skype da parte di Kookie. Una mano invisibile strinse il mio cuore così tanto da farmi quasi male fisicamente.
Accettai la chiamata e davanti a me vidi il viso luminoso di Jungkook che mi sorrideva rivelando quei dentini adorabili da coniglietto.
Indossava una felpa verde, i suoi capelli erano neri come la pece come d'altronde i suoi occhi e rimanemmo a fissarci a lungo. Non ci vedevamo da due settimane, ma il suo fascino continuava a mozzarmi il fiato.
- Love, come sei bella! Come stai?- la sua voce mi ricordò quanto io lo possa amare.
- Ciao amore mio, io sto bene, qui sono le 3 del pomeriggio e sono appena rientrata da una passeggiata nel parco.- risposi sorridente.
- Ah, lo stesso parco nel quale ti ho buttata "accidentalmente" nel lago?-
Mi aveva rivelato qualche tempo fa che il mio tuffo nel lago del parco non fu un incidente, ma che, essendo timido, non gli venne in mente alcun modo per poter cominciare una conversazione.
A quanto pare tentare di ammazzare qualcuno era la definizione di Jeon Jungkook per flirt.
Trovai questa cosa così adorabile per qualche motivo e mi sembrò ancora più adorabile come arrossì quando me lo confessò.
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Her || Jungkook X Reader
RomanceUna storia nella quale la protagonista sei proprio tu.