La mela della discordia

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  POV YOU

Uscii dalla stanza e corsi fino agli ascensori sperando che non mi segua: non avrei potuto resistergli un'altra volta.
Il mio cuore stava letteralmente facendo le capriole dalla gioia qualche minuto fa.
Tutto quello che avevo sognato mi dicesse me l'aveva appena detto e come per incanto il periodo di lontananza fu azzerato, i miei sentimenti venirono a galla più forti che mai.
La felicità che stavo sentendo però non poteva durare e dovetti escogitare qualcosa per poter fuggire da quella situazione.
A malincuore l'ho manipolato ma almeno era per una buona causa.

Non era giusto che lui facesse questi sacrifici per me, non era giusto che io m'intromettessi così nella sua vita e anche se lui mi ama è più importante la sua carriera, è più importante che segua le sue passioni.
Le porte dell'ascensore si chiusero e le lacrime cominciarono a bagnarmi il viso; le asciugai frettolosamente imprecando per la mancanza di autocontrollo che mi ritrovavo ed una volta arrivata in strada chiamai un taxi e gli mostrai l'indirizzo che Melania mi aveva scritto sul cellulare nel caso mi perdessi senza dire una parola.

Le lacrime continuavano a solcarmi il viso ed il dolore lacerante che stavo sentendo dentro di me mi stava togliendo tutte le forze.
Mi sentivo così debole ed infinitamente triste come se avessi appena perso qualcosa di prezioso.
E l'avevo perso infatti: l'amore della mia vita.
Dirgli addio è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto ma mi consolavo almeno con l'ideea che era per il meglio. Sarebbe andato avanti con la sua vita e con la sua carriera ed io dovevo sentirmi felice per questo.
Almeno ci provavo.
Entrai in casa e mi buttai a peso morto sul divano con la faccia nel cuscino per piangere in pace. Sembrava che non riuscissi più a fermarmi e continuava a farmi male non solo il cuore ma tutto il corpo.
Speravo solo che avrei potuto imparare a vivere con questa pena.

POV MELANIA

- Ragazzi vi sto dicendo che rimango.- Namjoon non riusciva più a controllare la sua faccia: stava sorridendo a 52 denti ormai, non solo 32. – Non chiedetemi perchè visto che non ne ho la più pallida ideea ma fatto sta che il direttore mi ha confermato che sarà disposto a prolungare la mia presenza qui. Ha solo chiesto che interrompa la relazione con Joonie.- aggiunsi.
- Cosa che non succederà MAI, hahaha. – completò il mio amore abbracciandomi saldamente.
Jimin: - Uau, non è da lui essere così permissivo.-
Jin: - Già... mi chiedo a cosa sia dovuto questo gesto amabile.-
Hobi: - Sinceramente non m'interessa, l'importante è che continuerai a far parte della nostra vita, sia tu che T/AN.-
Yoongi: - A proposito di T/N, dov'è? Non era venuta con te? -

In quel momento mi resi conto che non l'avevo vista per quasi tutta la giornata.
Dopo la sua entrata nel mondo giornalistico di ieri sera ero sicura che oggi avremmo pianto insieme per la separazione dai ragazzi, invece una volta arrivata qui con lei, non la rividi più.
Era entrata a parlare col direttore e dopo questo non seppi più niente.
Osservai la stanza nella quale mi trovavo ora: effettivamente mancava qualcun'altro all'appello e quel qualcuno non era altro che Jungkook.
Sorrisi maliziosamente, quei due probabilmente erano qui da qualche parte intenti a mangiarsi con gli occhi o forse a fare anche ben altro...
Hihihi, non vedo l'ora di torturare T/N fino a quando non confesserà le sporcaccionerie fatte con lui.

Hobi: - Scusate... ma Kookie?-
Tae: Giusto! Aveva detto che ha bisogno di una boccata d'aria ma questo era ore fa.-
- E se fosse con T/N?- dissi io innocente con un sorrisino fugace.
Tutti mi guardarono facendo gli occhi grandi ma poi li vidi sorridere a loro volta.

Hobi: - Non mi sorprenderebbe... avete visto come si guardano?-
Taehyung: - Lascia stare come si guardano, ti ricordo che Jungkook stava per ammazzare un tizio una settimana fa.-
Jin: - Un momento che vorrei dimenticare.-
Namjoon: - Eddai Jin! È un uomo! Ha visto la sua donna in pericolo e ha reagito.-
Jimin: - Ehm... ti ricordo che T/N non è la sua donna. E poi che modo di esprimersi è questo? Non è mica un cavernicolo.-
Namjoon: - All mia donna non da fastidio questo modo di esprimersi.-
E così dicendo mi diede un bacio dolce che riuscì a raddrizzarmi i capelli dall'emozione.

Taehyung: - La verità è che odio ammetterlo, ma sembrano proprio fatti l'uno per l'altra quei due.- lo vidi rivolgere un'occhiata veloce a Yoongi e come risposta quest'ultimo fece spallucce.
Yoongi: - Non guardarmi come se fossi una vittima. Anch'io ho capito che c'è qualcosa di diverso tra di loro. Ti ricordo che sono comunque un genio.-
Namjoon: - Aaaaa, beh scusateci, sua altezza imperiale.-

Continuammo a parlare allegri del fatto che non sarebbe cambiato sostanzialmente niente nel nostro gruppo visto che non me ne sarei andata, quando Jungkook entrò sbattendo la porta.
Abbastanza incazzato il ragazzo.

Taehyung: - Quella boccata d'aria non è stato quello che ci voleva eh?-
Jungkook: - Per favore non rompere.-
Rimanemmo in silenzio e ci guardammo in gruppo. Jungkook era veramente arrabbiato, non c'era niente da scherzare.

- Ma Kookie, che cos'hai? – chiesi accarezzandogli il braccio.
- C'è che la tua amica è una fredda, testarda, manipolatrice. –
Inarcai le sopracciglia sopresa... stavamo parlando della stessa persona?
E se stavamo parlando di T/N spero che non pensasse veramente quelle cose perchè altrimenti lo prendo per quel cazzo di colletto da fighetto e lo butto fuori dalla finestra, che sia chiaro.

- Se stai parlando di T/N sappi che nessuno degli appelattivi che le hai affibbiato non la descrivono. Forse la testardaggine... Ma non è questo il punto!-
Jin: - Kookie parla, cos'è successo? –
Jimin: - Già. Noi siamo qui a festeggiare. Melania rimane con noi!-
E tutti cominciammo a gridare e ad agitare mani e braccia ma lui non si mosse di un centimetro.
- Lo so.- disse lui senza guardarci.

Lo sa? Ma come fa a saperlo?
Taehyung sembrò leggermi il pensiero e formulò la stessa domanda.
- Me l'ha detto lei...Quando ha parlato con il nostro direttore le ha fatto promettere di rompere qualsiasi legame che ha con noi. Lei in cambio gli ha chiesto che Melania rimanga.-
Non potevo credere a quello che stavo sentendo.
Un enorme buco nello stomaco sembrò aprirsi.

- Cosa??- la voce di Yoongi tuonò nella stanza. – Mi stai dicendo che...-
Si fermò guardando nel vuoto.
Taehyung: - ... non la vedremo mai più...-
Cademmo tutti in un silenzio profondo. Nessuno sapeva come reagire, nessuno sapeva che cosa dire ed io non sapevo se essere contenta oppure se andarmene via da quel paese insieme alla mia migliore amica che mi dimostrò per l'ennesima volta quanto mi volesse bene.
Aveva rinunciato a loro, a lui e tutto questo era per me, per rendermi felice, per farmi restare con Namjoon.
Dovevo assolutamente parlarle ma non prima di dare una piccola lezione al bambino Jungkook.
Strinsi i pugni saldamente cercando di mantenere un tono calmo.

- Allora ancor di più non ti permetto di parlare di lei in questo modo.- guardai Jungkook freddamente con le lacrime che minacciavano di uscire – Tu ti rendi conto di quello che ha fatto vero? Non solo mi ha permesso di continuare la mia vita qui, la mia relazione, la mia passione per quello che faccio ma stai pur certo che se ti ha respinto lo ha fatto per te razza di idiota.- mi alzai in piedi guardandolo in cagnesco. – Sarà anche testarda, questo lo ammetto ma lo è sempre per una giusta causa e vuoi sapere tutta la verità? Solitamente HA RAGIONE.- urlai queste ultime parole e Jungkook sembrò meravigliato di questa mia reazione.

Effettivamente non mi ero mai comportata così con loro, ma non avevano mai offesso la mia migliore amica, anzi la mia sorella.
Sentii la mano di Namjoon posarsi sulla mia e a quel contatto il corpo si rilassò quasi automaticamente dandomi l'opportunità di recuperare un po' di calma.
- Insomma, per farla breve, se vuoi giudicarla in un qualche modo giudicala come testardamente protettiva. Perchè è questo quello che sta facendo ora sta proteggendo me, te e tutti gli altri.- nessuno nella stanza disse qualcosa.
Rimasero in silenzio quasi valutando le mie parole.
- Ora se mi scusate, vado a vedere come sta visto che in sole 24 ore è stata presa di mira dai giornali nazionali, presa di mira da un direttore multimilionario con il quale, tra parentesi, ha avuto le palle di negoziare, ed ora ha perso la vostra amicizia e....- mi fermai, indecisa se dire tutto quello che penso.
- E ha perso anche te Kookie.- aggiunse Tae alzandosi in piedi accanto a me e leggendomi nel pensiero per la seconda volta questo giorno.
La sua espressione rappresentava la tristezza che sentivo dentro, non mi ero mai resa conto di quanto fosse importante T/N anche per loro.

POV YOU

Non so esattamente quanto tempo passai rannicchiata sul divano a piangere, ero stanca, con un mal di testa straziante e credo che ormai non avessi più lacrime da versare ma ciò non fermava l'affanno che sentivo nel petto che in modo imperterrito continuava a premere sul torace quasi impedendomi di respirare.
Mi alzai, subendo un capogiro da paura una volta in piedi ma raccimolai tutte le poche forze rimaste per andare in cucina e mangiare qualcosa. Non avevo toccato cibo da molte ore ormai e decisi di fare almeno questo per me stessa.
Aprii il frigo ma un senso di nausea mi percorse solo guardando i vari alimenti e lo chiusi dopo neanche due secondi abbattuta.
Avrò fatto la cosa giusta?
Questo era tutto quello che continuavo a chiedermi.

La parte razionale di me stava celebrando: avevo fatto un bene a tutti, sia alla mia amica che ai ragazzi ma poi c'era quell'altra parte che continuava a tormentarmi.
La parte emotiva che mi stava gridando bestemmie per non aver scelto la mia felicità, quella parte che tendeva ad essere egoista ora mi stava facendo il terzo grado ed era insopportabile, continuando a ripetermi che dovrei scegliere il mio bene invece di quello degli altri.
Ma come potrei mai fare questo quando il mio bene significa che Jungkook potrebbe perdere tutto, come potrei vivere con me stessa sapendo di essere il motivo per il quale lui ha rinunciato a quello che ama fare, rinunciare a se stesso in una parola.

Proprio nel bel mezzo della mia tortura mentale la porta d'ingresso fece un lieve click e dopo qualche secondo vidi Melania fare capolino nella cucina e poi velocemente corse ad abbracciarmi.
Non so perchè ma mi venne da piangere di nuovo però cercai di trattenermi.
- T/N... non ho parole per dirti quanto io ti voglia bene ed ascoltami...- si staccò dall'abbraccio per mettermi il viso fra le mani e guardarmi negli occhi con tanta dolcezza – Tu devi dire solo una parola e io me ne torno con te in Italia, sarò sempre al tuo fianco, lo sai.-

La mia migliore amica continuava a sorprendermi giorno dopo giorno.
So che sarebbe in grado di lasciare tutto, anche Namjoon per me ma questo non era giusto.
- Meli...- il suono della mia voce mi colse di sorpresa, era fioca e stanca, quasi non riusciia riconoscerla – possiamo essere migliori amiche anche a distanza, come fino ad ora, e poi dopo aver "lottato" con il direttore non ti puoi permettere di rovinare tutto il mio lavoro.- questa volta sorrisi sinceramente.
Mi abbracciò di nuovo stretto e ricambiai con la stessa intensità intanto che il silenzio che regnava nella stanza parlava per noi.

- Ho sentito quello che hai fatto con Bang Si-hyuk e, credimi, so meglio di chiunque altro quanto tu sia brava ad imporre i tuoi termini ma mai avrei pensato che avresti avuto il coraggio di affrontare il cazzo di direttore della BigHit Entertainment. Permettimi di dirti che sono tremendamente fiera di te.- i suoi occhi luccicavano, stava soffrendo per me e non volevo assolutamente che questo succeda.
- Una sciocchezza.- risposi semplicemente facendo spallucce e lei sorrise squotendo la testa.
- Sei la ragazza più forte, intelligente e buona che abbia mai incontrato. Non scordarlo mai ti prego.- concluse abbracciandomi per l'ennesima volta.

Il resto della serata lo passammo a parlare.
Di tutto, di noi, dei ragazzi e adottò nei miei confronti un comportamento quasi materno, accarezzandomi i capelli, abbracciandomi spesso e cercando di farmi ridere, cosa che le riuscì.
D'altronde, ogni volta che passavo un periodo buio, lei era sempre lì in un modo o nell'altro, pronta a sostenermi ed incoraggiarmi o anche a sgridarmi se le sembrava il caso ed era l'unica che riusciva a cambiarmi lo stato d'animo.
Mi sorpresi più volte durante la serata a chiedermi come farei a vivere senza di lei.
Riuscii finalmente a rilassarmi ed a convicermi di aver fatto la cosa giusta e finalmente mi addormentai sentendo le sue dita tra i miei capelli.

POV JUNGKOOK

Melania se n'era andata da neanche un quarto d'ora ma potevo sentire gli sguardi arrabbiati dei miei amici su di me. Certo, ora sono io quello nel torto.
Non lei che mi fa credere di provare le stesse cose per me solo per ingannarmi e fregarsi le chiavi ed andarsene.
Guardavo da un lato per non incontrare i loro occhi ma Yoongi sbattè il pugno sul tavolo obbligandoci a spostare la nostra attenzione su di lui.

- Sei un coglione e detto questo me ne vado.-
Taehyung: - Aspetta! Dove...-
- Posso sapere perchè io sarei un coglione esattamente?- già ero nervoso e lui non mi stava aiutando affatto.
- E me lo chiedi?? Esattamente come ha detto anche Melania, non capisci quello che ha fatto per noi? E soprattutto per te?- il suo tono era troppo alto per miei gusti.
- Non c'era abisogno che faccia nulla per me visto che non le ho chiesto niente. Sai invece cosa le ho chiesto? Semplicemente di stare con me, rinuncerei a tutto per lei e comunque a deciso di mandarmi affanculo.-
Jin: - Ragazzi... vi prego di..-
Yoongi: - Lo vedi che sei un coglione?- e dicendo questo fece per andarsene.

Lo afferrai saldamente per un braccio impedendogli di andarsene e sfidandolo arrogante con lo sguardo.
- Yoongi, c'è forse qualche problema qui?-
I suoi occhi diventarono gelidi e vidi Tae alzarsi e mettersi tra di noi.
Taehyung: - Ehm... ragazzi... credo ci stiamo scaldando un po' troppo.-
Il secondo ad alzarsi fu Jin.
Jin: - Già.. perchè invece non ne parliamo con calma.-
Yoongi: - Non c'è con chi discutere, il bambino non capisce.- tolse il braccio dalla mia presa con forza ed i nervi che si stavano accumulando da troppo minacciavano di manifestarsi.
- Ripetilo se hai coraggio.- sibilai.
- Che sei un bambino? Certo, vuoi che ti metta anche un reminder nel telefono?- quel sorrisetto presuntuoso fu la goccia che fece traboccare il vaso.  

Her || Jungkook X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora