Capitolo 1

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ELLEN:

"Mi avete stancata, non ne posso più." Urlai esasperata camminando verso la mia camera, lontana dai miei genitori.

Sentivo i passi furiosi di mio padre seguirmi a ruota mentre imprecava contro qualunque cosa, principalmente me.

Afferrai il mio zaino infilandoci alla rinfusa alcuni vestiti, il caricatore del mio cellulare ed il portafogli.

"Dove diavolo credi di andare ?"

Non risposi continuando a sistemare altre cose dentro lo zaino sentendo mio padre afferrarmi per il braccio con violenza, come era suo solito fare per farsi ascoltare da me.

"Ti ho fatto una domanda. Dove credi andare ?" Ringhiò a pochi centimetri dalla faccia facendomi sobbalzare.

Mi strattonai dalla sua presa afferrando lo zaino mettendomelo sulla spalla destra.

"In qualunque posto migliore di questo." Sputai fuori non badando alle lacrime che mi rigavano il volto.

Andava sempre a finire in quel modo.

Scansai mio padre e mia madre, poggiata allo stipite della porta in silenzio come al solito, uscendo di corsa da quel terrificante posto.

Chiusi la porta d'ingresso con violenza correndo lontana.

Certa di essermi allontanata quanto bastasse mi fermai cercando di recuperare fiato. Sentivo i polmoni andarmi a fuoco.

Presi il mio cellulare leggendo i numerosi messaggi che mi erano stati mandati da parte di mio padre, mia madre ed i miei fratelli.

Scossi la testa, avevano messo in mezzo anche loro ?

Decisi di spegnerlo e metterlo in tasca pensando ad un posto dove andare, subito mi venne in mente Carly, la mia migliore amica.

Non era molto tardi, ma sicuramente stava insieme a Dan, il suo ragazzo storico.

Sbuffai decidendo di farmi prima una passeggiata per prendere un po' d'aria e pensare. Era quello di cui avevo bisogno.

Non volevo più ritornare a 'casa', non volevo più vedere mia madre e specialmente mio padre.

Il nostro rapporto era sempre stato così, conflittuale. Pieno di litigi ed urla.

Non mi ero mai sentita a mio agio lì con loro e se non fosse stata per la mia giovane età probabilmente già me ne sarei andata da un pezzo. Proprio come avevano fatto i miei fratelli maggiori.

Jack e Dylan erano gemelli, avevano 21 anni, invece Dannie ne aveva appena compiti 19. Non vivevano più con me da un po' di tempo ormai.

Appena avevano compiuto 18 anni, Jack e Dylan erano andati a vivere in un'altra casa comprata con i soldi di anni e anni di sacrifici.

Circa un anno fa li aveva raggiunti anche Dannie, lasciandomi completamente sola a casa ad affrontare nostro padre.

Lui non era il migliore esempio di padre che c'era, era un uomo a cui importava solo dei suoi interessi, dei soldi, di apparire perfetto agli occhi degli altri ed avrebbe gettato nel cesso chiunque per raggiungere i suoi scopi, chiunque compresi noi.

Non gli era mai importato niente della sua famiglia, di sua moglie, dei miei fratelli e soprattutto di me.

Non era mai stato in grado di avere un rapporto con i miei fratelli, voleva avere sempre tutto sotto controllo, tutto doveva andare come decideva lui e se le cose non gli stavano bene succedevano i soliti litigi. Detestava sentirsi dire di no, e soprattutto detestava avere quattro figli come noi.

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