Capitolo 23

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JUSTIN:

"Devi alzarti e andare a scuola, hai già fatto tantissime assenze lo vuoi capire che se continui così perdi l'anno ?" Urlai fuori di me ancora una volta contro mio sorella.

Mi faceva davvero cadere le braccia. Ogni cosa che faceva era sbagliata. Non voleva andare a scuola, non voleva mangiare mai, si metteva a fare mille domande e si lamentava di qualsiasi cosa.

"Ho già detto che non mi importa." Rispose con fare seccato facendomi innervosire ancora di più. Quella sua aria da spavalda cominciava a darmi sui nervi. Doveva andare a scuola e si doveva anche muovere se non voleva andarci a calci in culo.

"Smettila di parlarmi in questo modo Hanna, non ti sopporto più." Ringhiai incazzato più che mai puntandole un dito contro.

"Io voglio sapere perché cazzo ancora non siamo tornati a casa. Cosa c'è che non va ? Vuoi spigarmelo o vuoi che lo scopra da sola ?"

Mi bloccai a quella domanda guardandola attentamente alzarsi dalla sedia per raggiungermi.

"Quale è il problema ? Non ti piace stare qua ?"

"No, noi abbiamo una casa. Non capisco perché stiamo vivendo da Blake."

Doveva sempre assillarmi portandomi all'esasperazione. Non le stava bene un semplice 'perché si.' Doveva indagare e cercare di scoprire cosa le stessi tenendo nascosto.

Mi sembrava un continuo interrogatorio, mi sentivo continuamente in trappola. Probabilmente anche perché era l'unica  persona che capiva subito quando mentivo, non mi aveva mai svelato il trucco. Ed era proprio per questo che insisteva tanto, perché sapeva già che c'era qualcosa di strano sotto.

"Smettila Ellen."

Sgranò gli occhi scoppiandomi poi a ridere in faccia mandando in tilt il mio sistema nervoso.

"Sei completamente andato per quella ragazza. Neppure ti ricordi il mio nome." Mi prese in giro finendo di bere il suo caffè.

"Finiscila, parlo sul serio." Le puntai un dito contro facendole capire che era giunto il momento di smetterla.

"Anche io parlo sul serio. Lo sai che capisco quando menti ?"

Lo sapevo eccome e forse era una delle cose che più detestavo di lei. Mi rompeva le palle da settimane su quella storia ma non potevo dirle di nostro padre, dovevo prima sistemare la situazione con lui.

Osservai il mio cellulare sentendo la sveglia suonare per non so neppure io quale motivo, erano le 8 del mattino.

"Hanna, prendi le tue cazzo di cose e vai a scuola, non te lo ripeterò una seconda volta." Replicai con fare che non ammetteva repliche inchiodando i miei occhi in quelli di mia sorella.

Sapeva essere una tale testarda certe volte, proprio come Ellen.

Mi maledissi pensando a quella ragazza, dovevo finirla seriamente. Ellen non doveva più far parte della mia vita e meno pensavo a lei più velocemente l'avrei dimenticata.

"Lo sai ? Sei veramente un rompi coglioni." Disse infine Hanna sconfitta. Alla fine vincevo sempre io.

Osservai vittorioso mia sorella recuperare il suo zaino aspettando me per uscire di casa, l'avrei accompagnata io naturalmente. Per assicurarmi che entrasse realmente a scuola.

"Aspettami in macchina, arrivo subito." Dissi infine prendendo il giubino dalla sedia.

"Justin, appena torni dobbiamo parlare di affari."

Guardai Blake annuendo alle sue parole, sapevo già che c'erano vari problemi con il lavoro ed era arrivato il momento di risolverli.

Uscì di casa sentendo per più di 10 minuti i lamenti di Hanna, non la tolleravo più a breve l'avrei lanciata fuori dalla macchina.

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