Capitolo 3

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ELLEN :

Non avevo dormito tutta la notte continuando a pensare a Justin e al suo strano comportamento.

Nonostante mi fossi ribadita più volte di non dare peso a ciò che aveva fatto e soprattutto detto era più forte di me, il suo volto continuava ad apparire nella mia mente, i suoi occhi, e le sue labbra.

Alzai gli occhi al cielo stufa. Dovevo levarmelo dalla mente.

"Smettila Ellen, è solo un ragazzo. Un ragazzo dal quale bisogna stare alla larga."

Ripresi ad asciugarmi i capelli osservando il mio riflesso allo specchio, avevo la faccia simile a quello di uno zombie, ed era proprio il caso di truccarsi.

Mi lasciai i capelli mossi provvedendo subito al trucco.

Come sempre misi correttore e mascara riuscendo a nascondere le terribili occhiaie che avevo.

Mi avvicinai all'armadio mentre mi sfilavo da dosso l'accappatoio indossando l'intimo.

Iniziai ad osservare i miei vestiti optando infine per un jeans a vita alta nero con qualche strappo e sopra, una felpa corta grigia della nike, ai piedi decisi mettere delle air force bianche.

Afferrai il cellulare una volta finito di lavarmi anche i denti decidendo di chiamare Calry, dopo pochi squilli la chiamata fu interrotta dalla segreteria.

Corrugai la fronte, aveva rifiutato la chiamata ?

Feci spallucce afferrando al volo la mia giacca per poi scendere le scale a due alla volta, uscendo di casa.

Camminai velocemente per strada mettendo le cuffiette alle orecchie facendomi trasportare dal ritmo della canzone che stavo ascoltando passando per il viale dove avevo incontrato per la prima volta Justin e la sua gang.

Osservai il marciapiede dove si trovava quel povero ragazzo ricordandomi di come Justin lo aveva conciato dopo che gli aveva detto che non aveva ancora i soldi per ripagarlo.

Sospirai arrivando finalmente davanti la villa della mia amica.

Alzai discretamente il tappetino di casa prendendo la chiave per poter entrare.

I genitori di Carly erano soliti a lasciarne una sempre lì per sicurezza, ovviamente io ero l'unica a saperlo.

Entrai in casa notando lo strano silenzio che c'era, solitamente di domenica mattina la casa di Carly era un completo caos, specialmente verso le 11.

Feci finta di nulla salendo le scale fino ad arrivare alla camera della mia amica, bussai piùvolte sentendo un piccolo singhiozzo dall'altra parte.

Corrugai la fronte confusa, chi era ?

Abbassai la maniglia per poter entrare e subito la mia attenzione fu rivolta al letto di Carly, completamente scombinato, spostai lo sguardo verso la piccola figura tremante di una ragazza per terra rannicchiata in se stessa, era la mia migliore amica.

"Carly."

Pronunciai il suo nome avvicinandomi a lei, aveva le ginocchia legate al petto e tremava come una foglia, non l'avevo mai vista in quello stato.

Cosa era successo ?

Mi misi sulle ginocchia abbassandomi alla sua altezza cercando di guardarla in faccia ma subito si gettò tra le mie braccia scoppiando a piangere come mai aveva fatto in vita sua.

"Ellen, è-è s-stato orribile." Singhiozzò staccandosi poi da me, le alzai il viso mettendole due dita sotto al mento restando inorridita nel vederla in quello stato terribile.

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