Capitolo 16

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ELLEN:

Mancavano cinque giorni a Natale.

L'ansia incominciava a farsi sentire, proprio come ogni benedettissimo anno.

Natale significava 'riunione di famiglia', ma la nostra non aveva proprio nulla da festeggiare. Natale era diventato un giorno come un altro, da tre anni a questa parte. Succedevano solamente discussioni che rovinavano sempre di più la situazione tra noi ed i nostri genitori.

Osservai l'angolo del salotto di casa mia sentendo la solita sensazione di nostalgia, mancava qualcosa in quella casa; l'albero. Ormai non lo facevamo nemmeno più.

Era il periodo che più detestavo, perché il pranzo veniva sempre rovinato da qualcosa che distruggeva la nostra tranquillità.

Gli anni passati ero stata da Carly, avevo preferito fare così ed i miei erano stati d'accordo. I genitori della mia amica impiegavano settimane per addobbare l'intera casa, erano innamorati di quella festività e trasmettevano a chiunque lo stesso spirito.

Quest'anno per non potevo farlo, dovevo restare a casa con i miei, con mio padre. L'unico aspetto positivo era che quasi sicuramente Jason si sarebbe unito a noi, questo mi sollevava non poco. Avere una persona amica li con me in quel giorno mi avrebbe aiutato ad affrontarla diversamente.

"Ellen. Ti devi muovere."

Sobbalzai sentendo la voce di mio fratello Jack. Dovevo andare a scuola e già si era fatto tardi.

"Muoviti e vedi di non fare altre cazzate." Aggiunse severamente puntandomi un dito contro.

Non risposi ancora afferrando lo zaino, prima uscivo da quella casa e meglio era.

Camminai lentamente verso scuola cercando di non pensare al freddo che faceva, il vento mi stava scompigliando tutti i capelli.

L'intero quartiere era completamente addobbato da luci, pupazzi di neve e altri addobbi natalizi. Non mi piaceva il Natale ma adoravo vedere la strada completamente illuminata da quelle lucine colorate.

Sorrisi osservando alcuni bambini giocare tra loro nel giardino accanto a dove stavo camminando io, conoscevo i genitori. Nel mio viale tutti ci conoscevamo.

"Buongiorno Ellen." Mi salutarono i genitori del bambino dai capelli ricci color oro.

"Salve signori Benson." Risposi formando un perfetto sorriso sul mio volto.

Erano le persone più dolci che conoscessi, quando ero piccola venivo sempre a rifugiarmi da loro quando i miei litigavano con i miei fratelli.

Jazmine Benson mi preparava sempre dei biscotti buonissimi accompagnati da un bicchiere di latte fresco.

In varie occasioni avevo anche fatto da babysitter al piccolo Andrew, almeno fino a due anni fa.

Col passare degli anni avevo smesso di andarci, e ammettevo che mi mancavano. Erano delle persone fantastiche.

"El aspetta. Fatti salutare." Parlò la donna dai capelli biondi avvicinandosi a me velocemente.

Mi fermai aprendo le braccia per poi stringerla a me.

"Non ti vedo da tanto. Come stai ? Quelle pesti dei tuoi fratelli ?"

Mi morsi il labbro annuendo "sto bene, anche i miei fratelli. Voi invece ?"

Jazmine prese per mano il marito avvicinandolo a noi, aveva stampato in viso un sorriso a 32 denti.

"Tra qualche settimana ci trasferiamo."

Sgranai gli occhi incredula "davvero ?"

"Mio marito ha trovato lavoro a Los Angeles. Andremo a stare lì."

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