Capitolo 10

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ELLEN :

Erano giorni interi che cercavo di chiamare Justin, non lo vedevo dalla sera della discussione. Non lo avevo mai visto così incazzato, forse solo quando stava picchiando quel ragazzo la prima volta che l'avevo visto.

Non si presentava più neanche a scuola, ne lui ne i suoi amici. Si erano volatilizzati.

Continuavo a chiedermi se gli fosse successo qualcosa, oppure era solamente così incazzato con me da non volermi vedere. Poteva trattarsi di qualsiasi cosa.

Volevo spiegargli la situazione, fargli capire che non gliel'avevo detto per evitare una litigata, non era stato fatto di certo in cattiva fede. Probabilmente però avrebbe dato fastidio a chiunque, forse perfino a me.

"Ellen, sei preparata ?"

Sobbalzai sentendo la voce della professoressa richiamarmi.

Alzai il viso verso di lei guardandola "c-come ?"

"Ti ho chiesto se sei preparata." Parlò di nuovo seccata dalla mia distrazione.

Che cosa voleva adesso questa pazza da me ? Fare un interrogazione non era proprio nei miei programmi.

"No." Dissi solamente tornando a pensare a Justin.

Cosa poteva essere accaduto ?

"È il quarto 2 che ti becchi. Che hai deciso di fare ? Vuoi essere bocciata ? Ti avverto, Ellen. Avviserò i tuoi genitori di questo."

Strinsi i pugni "chiami anche la polizia, i carabinieri e i pompieri, non me ne frega un emerito cazzo." Urlai fuori di me stringendo le mani a pugno.

"Ma come ti permetti ?"

Mi alzai dalla sedia mettendo i quaderni nella mia cartella, presi la giacca di pelle nera infilandola velocemente posizionandomi subito dopo lo zaino sulle spalle.

Volevo andarmene immediatamente via da quel posto, ed era proprio quello che avrei fatto.

"Dove diavolo stai andando ?"

"A casa, non ho intenzione di restare qui un minuto di più." Ringhiai uscendo poi dalla classe e successivamente dalla scuola.

Mi ero appena giocata l'anno con quella bravata, ne ero consapevole ma se fossi rimasta in secondo di più avrei dato fuoco all'intera scuola.

Presi il cellulare digitando il numero di telefono di Justin, per tutte le volte che lo avevo chiamato lo avevo imparato a memoria.

Dopo alcuni squilli partì la segreteria. Di nuovo.

"Vaffanculo." Sbottai contro di lui, era incazzato ma doveva almeno concedermi di spiegarmi.
Si stava comportando come un bambino.

Sospirai pensando che l'ultima cosa da fare era andare direttamente da lui, in quel caso non poteva mandarmi via, giusto ?

"È l'unico modo che ho per vederlo." Dissi tra me e me salendo sul primo pullman che passò, per fortuna questo fermava proprio di fronte casa di Justin.

Mi sedetti poggiandomi lo zaino sulle gambe guardando fuori dal finestrino aspettando impaziente di arrivare.

Spensi il cellulare per evitare di ricevere telefonate da parte dei miei fratelli, sapevo bene che il preside li avrebbe avvertiti di ciò che avevo combinato.

Sospirai osservando che eravamo giunti al viale dove abitava Justin, me lo ricordavo molto bene.

Mi alzai sistemandomi lo zaino di nuovo sulle spalle scendendo dal pullman una volta fermo e con le porte aperte.

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