Capitolo 22

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ELLEN:

Era l'ultimo week end prima dell'inizio della scuola, le vacanze erano volate e già ci trovavamo al 5 gennaio. Per la prima volta nella mia vita avevo finito i compiti che ci avevano assegnato in modo tale da poter stare tranquilla.

Avevo deciso di voler cominciare bene l'anno, e iniziare a studiare era un buon inizio.

Più che altro cercavo di fare qualsiasi cosa pur di distrarmi e non pensare a tutto quello che era successo con Justin la sera di capodanno. Quella era stata una delle sere più brutte della mia vita. Non ero mai arrivata a litigate in quel modo con Justin. 

Jack, Dannie e Dylan continuavano a trattarmi come una nullità, non mi rivolgevano la parola e se lo facevano era per ordinarmi di fare qualcosa. Passavano l'intera giornata fuori casa e quando tornavano io già dormivo.

Proprio per quel motivo il più delle volte passavo quasi tutta la giornata fuori casa, insieme a Carly e Jason. Con loro andava decisamente meglio, avevamo parlato dopo quello che era successo alla festa e mi avevano creduto su tutto. Carly si era addirittura scusata per ciò che aveva combinato il suo fidanzato.

Non ero riuscita a parlargli di Justin ovviamente, non ne ero in grado, dovevo prima capire cosa sarebbe successo con lui una volta ricominciata la scuola.

Gli stavo dando del tempo per riflettere su quello che era successo sperando di poter avere un confronto con lui ma mi davo colpe.

Avevo deciso di non dirgli niente solo per non creare casini con Noah, inoltre non mi sembrava per nulla l'occasione adatta per parlargli quella sera.

Non avevo sbagliato, volevo evitargli una litigata con un amico, se voleva capirlo bene altrimenti non sapevo proprio cosa farci. Era una persona inteligente e se voleva poteva arrivarci da solo a quella conclusione.

Mi ero stancata di corrergli dietro, mi sentivo persa per come si era rivolto a me ma non potevo passare tutti i giorni a rincorrerlo e sperare di potergli parlare. Avevo cercato di vederlo subito dopo ma non mi aveva mai dato la possibilità di spiegare la mia versione dei fatti, incominciava davvero a stancarmi.

Era infuriato con me e potevo anche capirlo, al suo posto probabilmente avrei fatto lo stesso, ma era arrivato anche il momento di dare un punto a tutta quella storia. O voleva stare con me o non voleva. O dentro o fuori.

Presi il telefono sentendolo suonare per l'arrivo di un sms. Non so per quale assurdo motivo il cuore prese ad accelerare i battiti, ero in un'ansia totale.

Chiusi le labbra leggendo più volte il nome della persona che mi aveva scritto sperando di star leggendo male.

DA DAN:
'Te l'avevo detto che l'avresti pagata. Spero tu abbia passato bene il resto delle feste, anche se da quel che mi ha raccontato Carly hai qualche livido sul viso. Spero non ti abbiano rovinato quel bel facciano i tuoi fratelli, mi dispiacerebbe molto.'

Presi a tremare sentendo la rabbia impossessarsi di ogni parte del mio corpo. Avrei tanto voluto fare uno screen e mandare quel maledetto messaggio a Carly per farle capire con chi era fidanzata. Avrei tanto voluto ma non potevo, avrei dovuto fare i conti con Dan dopo e sapevo che avrebbe fatto del male alla mia amica di nuovo. Mi sentivo in una bolla dalla quale non potevo uscire, man mano l'aria cominciava a finire impedendomi di respirare.

Dan era così che mi faceva sentire, come se stessi sempre per soffocare.

Non risposi al messaggio, non volevo fare il suo gioco. Non ne valeva la pena, avrei perso in partenza con lui e non mi andava di dargli troppa corda. Più lo ignoravo e più speravo che la smettesse di darmi fastidio. Sapevo che stava facendo tutto quello solo per ferirmi, in più occasioni aveva dimostrato quanto mi odiasse.

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