Capitolo 17

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ELLEN :

"Jason dovrai parlarle prima o poi. Non potete chiudere così." Mi lamentai per la millesima volta contro il mio amico cercando di farlo ragionare.

"No Ellen, l'ha voluto lei. Ci conosciamo da quanto ? 13 anni ? E lei difende quel coglione di Dan invece di me. Per me è chiusa, finita." Rispose innervosendosi sempre di più.

Sarebbe stato difficile fargli cambiare idea, era davvero incazzato nero con Carly. Non l'avevo mai visto così.

Non risposi più versando il caffè nella mia tazzina celeste, se insistevo finivo solo col farlo innervosire ancora di più. Doveva passargli da solo, sapevo che col tempo si sarebbe calmato. Ci conoscevamo da anni e avevamo litigato innumerevoli volte, ero certa che prima o poi gli sarebbe passata. Lo conoscevo.

"Tu l'hai vista invece ?"

Scossi la testa finendo di bere il mio caffè "no, non ancora. Mi ha scritto però."

"No ? I tuoi fratelli ieri mi hanno detto che eri con lei."

Mi bloccai strozzandomi con la mia stessa saliva a quelle parole. Gli avevano detto che ero con Carly ? Perché mai ?

"Con chi eri se non con Carly ?" Mi chiese alzando un sopracciglio incuriosito come non mai.

Feci un passo indietro deglutendo a quella domanda, dovevo inventarmi qualcosa alla svelta o avrebbe cominciato a farmi il terzo grado.

"Ero andata in centro e volevo stare da sola per pensare."

"Pensare a che cosa ?"

"Domani è natale, sai meglio di me cosa vuol dire."

Jason annuì poggiandosi con la schiena contro la parete della mia cucina "ennesima litigata ?"

"Proprio così."

"I tuoi mi hanno invitato, lo sai ?"

Sorrisi annuendo felice, sapevo bene che l'avrebbero invitato a cena da noi. Jay faceva praticamente parte della mia famiglia, e considerato il fatto che sarebbe stato da solo i miei avevano pensato di farlo stare con noi.

"Quando tornando a proposito ?"

Feci spallucce alzando le mani in alto "credo domani in mattinata, non lo so."

Il mio amico annuì prendendo a leggere un messaggio che gli era stato appena mandato.

"Piccola io devo andare a fare dei servizi, ci vediamo più tardi va bene ?"

"Con chi devi vederti ?" Domandai maliziosamente avvicinandomi a lui per cercare di sbirciare sul suo telefono. 

Jason bloccò immediatamente il suo cellulare rimettendoselo in tasca "con nessuno. Ci vediamo più tardi." Detto questo uscì dalla porta di casa mia senza che io potessi fargli qualche altra domanda.

"È tutto strano." Parlai tra me e me digitando il numero di Justin, non mi si era fatto ancora sentire.

Aspettai impaziente una risposta ma la chiamata durò 3 squilli e subito venne attaccata, come le
ultime due che gli avevo fatto.

Osservai il cellulare sempre più confusa dal suo comportamento, che gli prendeva adesso ?

Sbuffai seccata decidendo di lasciar perdere Justin, quando avrebbe voluto farsi sentire mi avrebbe scritto o chiamata lui. Probabilmente era impegnato con il lavoro e io non avevo intenzione di passare l'intera giornata a rintracciarlo come una pazza psicopatica.

Speravo solo non fosse successo qualcosa di grave, ero in ansia dal giorno in cui mi aveva rivelato di suo padre, di quello che era successo e che sarebbe uscito dal carcere per tornare a casa.

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