Capitolo 18

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ELLEN:

Eravamo in macchina da diverso tempo, mi era passato completamente il sonno e l'unica cosa che avevo fatto era stata piangere e raccontare quello che era successo.

Justin si era infuriato, non tanto per il fatto che avessi litigato con mio padre ma perché mi aveva vista con il labbro gonfio, odiava vedermi così.

Voleva andare a casa mia e parlare con mio padre, voleva urlare contro i miei fratelli e prendere a capelli Carly per non avermi difesa. Voleva fare tutto questo ma glielo impedì facendogli capire che l'unica cosa che io volevo era staccare dalla mia famiglia e pensare solo a me e lui.

Erano diversi minuti che fissavo un punto fisso di fronte a me, le lacrime continuavano a scendere sulle mie guance lentamente fino a cadermi sulla felpa che indossavo.

"Resta da me per stanotte, domani pensiamo che cosa fare."

Mi girai verso di lui scacciando le lacrime "e ai tuoi amici cosa dirai ?"

Justin mi fissò dritto negli occhi levandomi un capello dal viso con delicatezza "gli dirò la verità, sono stanco di questi segreti."

Gli sorrisi prendendolo per mano "non ti voglio obbligare a fare niente."

"È una scelta mia, ne sono sicuro."

Gli accarezzai una guancia lasciandogli un bacio a stampo, era davvero fantastico quando si comportava così.

"Vogliamo andare ?" Mi chiese subito dopo rimettendosi in tasca il cellulare ed il pacchetto delle sigarette.

Annuì in risposta seguendolo fuori la macchina, avevo un ansia terribile, forse per quello che avrebbero potuto dire gli amici.

Osservai Justin aprire la porta d'ingresso e subito delle voci attirarono la mia attenzione, erano tutti ancora svegli nonostante l'orario.

"Ragazzi-" parlò il biondo accanto a me attirando l'attenzione degli amici, c'era anche Hanna.

"Si può sapere che è successo ? Sei stato tu a farle quello ? Io ti ucciso Justin, te lo giuro." Parlò subito sua sorella alzandosi dalla sedia incazzata nera.

Perché credeva fosse stato lui ? L'aveva detto anche prima e non capivo il perché.

"Sei impazzita ? Non lo farei mai." Si giustificò lui alzando le mani in alto.

"Justin, vuoi dirci che sta succedendo ?" Si intromise Blake innervosendosi più del dovuto.

Non stava andando come immaginavo, credevo sarebbe stato più facile.

"Non sono stato io a farle questo, perciò ficcatelo in testa." Ringhiò Justin contro la sorella, lo mantenni per il braccio per impedirgli di avvicinarsi a lei e ricordargli che dovevamo parlare di noi.

"Io vorrei sapere perché lei è qui. In casa mia."

Guardai Blake sentendo gli occhi di tutti puntanti addosso, in quel preciso istante avrei voluto che il pavimento mi risucchiasse. Non lo vedevo particolarmente entusiasta del fatto che io fossi lì.

"Aveva bisogno di me." Rispose Justin continuando a non dire ciò che doveva dire. Ma che gli prendeva ? Era stato lui ad insistere per parlare con i suoi amici non io. Io non gli avevo chiesto niente.

"E per quale-" Blake venne interrotto dalla voce di Chaz.

"Perché non lo lasci parlare ?"

Blake alzò le mani in alto aspettando che Justin dicesse qualcosa.

"Io ed Ellen -" Si interruppe osservando l'espressione di Blake, se avesse potuto ucciderlo in quel momento Justin sarebbe morto.

Scossi la testa cercando di intervenire per evitare di complicare ancora di più la situazione, era chiaro che Justin non avrebbe parlato e mi sentivo in colpa siccome ero stata io a metterlo in quella situazione presentandomi li senza alcun preavviso.

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