Settimo capitolo

1K 42 0
                                    

Percorrendo il corridoio vedo un miracolo.

Louis William Tomlison che parla con Clary Irwin. Suo fratello é Ash Irwin, é strasimpatico, l'ho incontrato qualche volta quando ho passato la serata da Clary e ha un grande senso dell'umorismo. Sa suonare la batteria ed é molto bravo e canta davvero da dio.

Non ho voglia di passare davanti a loro, non voglio interrompere la loro conversazione. Mi piace vederli cosi felici, Louis guarda Clary come se fosse un angelo. Si conoscono da un anno perché spesso uscivamo insieme io, Louis, Clary e Macy. Non ho mai visto Louis guardare una ragazza come sta guardando ora Clary. Spero abbia trovato la sua principessa, se lo merita perché é un ragazzo fantastico.

Ritorno alla realtà quando qualcuno mi copre gli occhi con le mani. Il suo profumo di acqua di colonia mi inonda in sensi.

<< Chi sono?>> Mi sussura dolcemente all'orecchio.

Non faccio a tempo a rispondere che sento qualcosa sul collo, goccioline di acqua ghiacciata. Lo "sconosciuto" ha levato le mani dal mio viso, quindi riesco a girarmi per vedere una pozza d'acqua per terra, Mike fradicio dalla testa ai piedi, una bottoglia a terra pestata e un Harry arrabbiato che percorre a grandi falcate il corridoio, diretto alla palestra.

HARRY'S POV

Non ci ho più visto.

Non ci ho proprio più visto.

Non so proprio cosa mi sia preso, quando l'ho visto cosi vicino a lei ho sentito il sangue ribollermi nelle vene, la rabbia ha percorso ogni centimetro della mia pelle.

Lei mi odia, non mi sopporta lo dice sempre. Neanche io la sopporto, é una perfetta rompiscatole, eppure ha qualcosa che le altre non hanno, ha quel qualcosa che la rende diversa, che la rende unica, perché é quello che é. UNICA.

Poi sarà unicamente arrabbiata con me perché ho fatto la doccia al suo amico, ma gli ho fatto un favore perché l'acqua di colonia che indossava era orribile.

Entro in palestra, sono solo, molto bene. Attacco il sacco da boxe al gancio sul muro, mi fascio le mani e inizio a dare dei pugni per scaricare la rabbia.

Il sacco vibra sotto i miei pugni e l'ultimo, fortissimo, lo scardina dal gangio al soffitto.

Paradise in HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora