Paradise in Hell

Ventitreesimo capitolo

MELL'S POV

Indietreggio impaurita, sento le lacrime bruciarmi negli occhi. Non voglio che questo sconosciuto mi usi per i suoi sporchi giochetti.

Ho davvero bisogno di Harry, prego che arrivi subito. Lo spero.

Continuo a indietreggiare finchè non mi trovo contro al muro, nell'angolo e spero solo di riuscire a farmi più piccola che posso, magari fino a scomparire.

X: << Sei in trappola... Divertiamoci>>

"Harry ho bisogno di te" sussurro, mentre una lacrima mi riga la guancia.

HARRY'S POV

Ormai sono le 2 del mattino, e la chiamata di Mell mi ha davvero preoccupato. Era sull'orlo di piangere mentre mi supplicava di andare a casa sua, poi ho sentito un tonfo enorme e un rumore stridulo di vetro in frantumi, e già a quel punto ero scattato in piedi, avevo già aperto l'armadio per prendere una maglietta e dei pantaloncini

della tuta e infilarmi le scarpe della Nike.

Poi ho sentito la voce di un uomo prima che cadesse la linea. Diceva: << Non sapevo che ci fossi anche tu qui, un motivo in pù per restare. Come cazzo hai osato chiamare qualcuno! Ora sai, la pagherai cara, molto cara>>

Non oso pensare cosa voglia fare con lei, se si azzarda a toccarla lo prendo a sberle fino a fargli vomitare gli organi interni.

Prendo le chiavi della moto e parto a tutta velocità verso la casa di Mell.

MELL'S POV

Il misterioso uomo si toglie il passamontagna. É un ragazzo sui vent'anni con gli occhi grigi pieni di lussuria, il naso adunco e le labbra curve in un gigno. Ha i capelli neri lisci, lunghi fino alle spalle tenuti indietro con il gel.

Si avvicina pericolosamente e io cerco invano di penetrare nel muro e scomparire.

Rimpiango di essermi già messa in "pigiama" perché i pantaloncini sono corti e lasciano le mie cosce scoperte.

Appena sento il suo tocco gelido sulla coscia rabbrividisco e le lacrime iniziano a scendere, a rigarmi le guance.

<<C-che cosa vuoi da m-me?>> balbetto in preda al panico.

Harry dove sei, Harry dove sei?!

<< Cercavo dei soldi ma vedo che ho trovato un bottino migliore qui>> dice mentre armeggia con le dita sulla mia coscia.

Le lacrime si fanno più intense quando sento la sua mano entrare nei miei short e stringermi forte i glutei, facendo avvicinare il mio corpo al suo.

Dal vialetto sento la sgommata di una moto.

"La tortura durerà ancora per poco, Harry adesso arriva" penso, per cercare a tranquillizzarmi, ma davvero non ci riesco.

HARRY'S POV

Lascio la moto nel parcheggio e mi precipito nella casa. Trovo la porta aperta e mi precipito dentro, e appena sono nell'ingresso sento piangere, e il rumore proviene dal bagno al piano superiore.

Salgo almeno tre gradini per volta e mi fiondo nel bagno quando vedo un maniaco  che ha le mani nei pantaloncini di Mell.

<<Harry grazie al cielo sei arrivato>> urla Mell con sollievo.

Un secondo e sono sopra a quel brutto bastardo che ha appena molestato Mell. Appena questo pensiero mi attraversa il cervello do una scarica di pugni sulla faccia di quel bastardo, che sviene.

Chiamo la polizia, che poco dopo si presenta alla casa e porta via quel maledetto stronzo.

Mell intanto si appoggia al muro e si siede a terra e cade in un pianto isterico, con la testa appoggiata sulle ginocchia e le mani avvolte sopra.

Mi precipito accanto a lei.

<<M-mi ha m-m...>> non riesce nemmeno a finire la frase che i singhiozzi aumentano.

Gli metto la mano sulla schiena e gliela strofino sopra.

<< É tutto finito, basta ora ci sono io >>

Alza la testa e mi guarda con gli occhi iniettati di sangue e cerca di fare un sorriso  debole.

Gli asciugo le lacrime che le rigano quel viso perfetto.

La aiuto ad alzarsi e lei si precipita tra le mie braccia. All'inizio sono rigido, nessuno mi aveva mai abbracciato poi la stringo a me.

Devo proteggerla.

<< Puoi restare con me stanotte>> sussurra e quasi non si sente nemmeno.

<<Certo che rimango qui>> le assicuro.

La prendo per mano e andiamo in camera, ci sdraiamo nel letto insieme e guardiamo un film finché Mell non si addormenta abbracciata a me. La guardo dormire e le accarezzo i capelli, é cosi indifesa.

Nessuno può toccarla di nuovo, lei é solo mia e io la proteggeró.