sick°

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quando era tornato a casa, non aveva mangiato. non aveva mangiato nemmeno per il resto del giorno ed era andato a correre di sera, dicendo a sua madre che andava a studiare il biblioteca.

le parole di yoongi erano bloccate nella sua testa, più di tutte quelle che gli avesse mai rivolto.

si era accorto di essere veramente grasso, come se quelle parole gli avessero aperto gli occhi.

aveva continuato con quella routine per circa un mese, o forse più, mangiando a malapena e facendo di tutto per muoversi e bruciare più grassi possibile.
e nonostante avesse perso già molto peso, continuava a non vedere i suoi progressi quando si guardava allo specchio, sentendosi sempre peggio.

si ritrovava ad avere la pelle pallida, occhiaie sotto agli occhi e il corpo sempre infreddolito e stanco.

a volte perdeva completamente le forze e o gli cedevano le gambe, facendolo cadere a terra, o sveniva per qualche minuto.
di fatti quando si sentiva particolarmente debole inventava qualsiasi scusa per stare a casa o se proprio doveva andare a scuola, chiedeva sempre di andare in bagno, così se fosse successo qualcosa, nessuno lo avrebbe visto.

ma quel giorno, successe qualcosa di inaspettato.

si era svegliato privo di forze, non avendone neanche per scendere le scale di casa sua, ma nonostante sua madre si fosse accorta di come stesse quel giorno e gli avesse chiesto se preferiva stare a casa, lui aveva detto di no, avendo fatto già troppe assenze e non volendo essere una delusione per sua madre.

è tutto okay, posso farcela.

aveva pensato prima di mettere piede fuori casa.

la scuola distava circa dieci minuti a piedi, e solitamente per lui era un sollievo poichè camminava più a lungo ed era come fare esercizio, ma quel giorno no.

gli dolevano le gambe ad ogni passo che faceva, lo zaino era dannatamente pesante, e sentiva tremendamente freddo.

nonostante ci fosse il sole, l'aria era gelida e lui poteva percepirla fin sotto la felpa e la maglietta che si era messo.

camminava lento e quasi strascicando i piedi a terra, tentando di apparire normale ogni qualvolta qualcuno gli passava davanti o accanto per non sembrare un idiota.

era quasi arrivato, ma ad un certo punto, non ce la fece più.
quasi senza rendersene conto, cadde in ginocchio a terra, afferrando il palo della luce accanto a lui, per non cadere completamente.

tentò di rialzarsi, aumentando la presa sulla superficia dura e fredda di metallo, fallendo miseramente.
non aveva forza.

la vista si annebbiò, divetando poi nera, e ad un certo punto, non ce la fece più.


fragile ;; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora