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camminava per i corridoi della scuola col capo basso, e le mani nascoste dalle lunghe maniche della felpa che continuava a stringere per l'ansia.

aveva paura di "inciampare" in qualche guaio, per poi finire a scontrarsi con yoongi. succedeva sempre, qualsiasi cosa facesse, finiva sempre per andare incontro al moro, che poi lo insultava come se fosse la causa della rovina del mondo.

ed era esattamente così che lo faceva sentire. anche in quel momento, si sentiva così.

detestava quelle emozioni, era come se avesse un enorme buco nero dentro di sè che risucchiava tutto ciò che avrebbe potuto renderlo felice, non lasciando nulla se non angoscia e malinconia.

non dormiva da tre notti a causa di incubi, aveva i capelli biondi scompigliati e le occhiaie, poichè non si preoccupava più di prendersi cura di se stesso; in ogni caso, yoongi, lo avrebbe preso in giro.

si sentiva inutile.

fortunatamente le prime ore passarono senza intoppi, e anche quelle successive alla pausa pranzo.

ma, ovviamente, la giornata non poteva passare completamente tranquilla.

era appena uscito dalla classe, i corridoi erano attraversati da decine di studenti stanchi e assonnati, pronti a tornare a casa, quando si sentì spingere da dietro.

cadde letteralmente addosso ad un ragazzo, facendo finire entrambi a terra.

-oddio, scusa, non volevo! qualcuno mi ha spinto e-

-ah, sta zitto e levati, diamine! ma quanto pesi?!

il biondo spalancò gli occhi; era caduto addosso a yoongi.
quest'ultimo lo spinse da sopra il proprio corpo facendolo cadere a terra.

-non sai neanche camminare, imbecille.

disse il maggiore, guardando jimin dall'alto, poichè si era rialzato in piedi mentre il più piccolo era rimasto a terra, con un groppo in gola e l'ansia in corpo.

alcuni studenti si erano fermati a guardare la scena per farsi due risate, come sempre.

ci fu un attimo di silenzio, prima che yoongi ridacchiasse ed allungasse una mano verso il minore, come a volerlo aiutare ad alzarsi.

il biondo fissò quella mano per minuti interminabili, sapendo che se l'avesse afferrata, sicuramente il moro gli avrebbe fatto qualche stupido scherzo.

ma il fatto era che, si sentiva oppresso e immensamente piccolo in mezzo a quella folla di persone radunatasi attorno a loro, talmente tanto che, aveva paura di rompersi se avesse fatto una qualsiasi mossa sbagliata.

per questo afferrò la mano, e non si soprese quando all'improvviso yoongi mollò la presa facendolo ricadede a terra, dicendo: -sei talmente pesante che non riesco ad alzarti, mi dispiace.

mentre gli altri presero a ridere, senza preoccuparsi di che cosa potevano causare delle crepe sul cuore fragile di un giovane ragazzo.

fragile ;; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora