se ci tenete alla vostra salute mentale consiglio altamente di non leggere il prossimo capitolo e dopo aver letto questo di passare direttamente al finale alternativo della storia presente sul mio profilo intitolata ''don't break''.
altrimenti se vi piace l'angst leggete ma trigger warning !!! double angst !!! triple angst !!!
-smettila.- parlò con voce raffreddata.yoongi quasi sobbalzò; non si era accorto fosse sveglio. -s-sei sveglio?
-hyung,- il maggiore perse un battito.-smettila di scusarti.- si avvicinò di più a lui, poggiando la testa sul suo petto. -ti ho perdonato.- quasi sussurrò.
il moro non riuscì a credere a quelle parole. sapeva che jimin poteva essere dannatamente buono e gentile, ma mai sarebbe riuscito a credere che lo avesse perdonato.
e anche se lo avesse fatto, lui non sarebbe mai riuscito a perdonare se stesso.
-non dire stronzate.- ridacchiò, con voce quasi disperata. sentì il minore scuotere il capo sul suo petto. -non dico stronzate. sono serio hyung, è storia passata. ti ho perdonato.- continuò a parlare con voce stanca.
il maggiore si morse il labbro inferiore, mentre lacrime silenziose uscivano dai suoi occhi. strinse leggermente la maglietta di jimin.
-è stato difficile per entrambi, okay?- sollevò il capo, volendo guardare yoongi negli occhi, ma quest'ultimo cercò di distogliere lo sguardo. allora il biondo portò le mani pallide e fredde sulle sue guance costringendolo a non muoversi. ridacchiò leggermente, -non vuoi mai farti vedere piangere.-
il maggiore tentò di mantenere un viso impassibile pur piangendo, ma fallendo. con jimin che lo fissava e diceva certe cose, non mostrare i propri sentimenti diventava impossibile.
tirò su col naso.
-so quanto puoi arrivare ad odiare te stesso hyung...ma per favore. credimi quando ti dico che ti ho perdonato. nonostante all'inizio non riuscissi davvero a capire perchè ti comportassi in quel modo, e avessi iniziato ad odiare il modo in cui mi guardavi, sei sempre yoongi. non riuscirei mai ad odiarti per più di qualche giorno. voglio che tu sia felice.-
le sopracciglia del moro si contorsero in uno sguardo angosciato, mentre sempre più lacrime gli bagnavano il viso. tirò nuovamente su col naso.
-smettila di parlare in quel modo.- parlò con voce roca.
-che modo?
-come se stessi per andartene.
-non vado da nessuna parte.- si strinse di nuovo a lui, cosi che yoongi potesse abbracciarlo.
poggiò nuovamente il mento sul suo capo, accarezzandogli la schiena.
-non andare da nessuna parte.
jimin scosse la testa, come a rassicurarlo.
avrebbe voluto, così tanto, rimanere. si erano finalmente riuniti, avrebbero potuto stare insieme come una volta. ma le forze lo abbandonavano, sentiva la vita essergli tirata via dal corpo lentamente, di giorno in giorno, e non sapeva, non aveva la più pallida idea, di come farla smettere. di come tornare a vivere in modo normale.
aveva paura di non riuscirci. aveva la tremenda paura che non si sarebbe mai ripreso, che avrebbe dovuto vivere così per sempre. e davvero non voleva.
ma non sapeva più cosa fare.
ebbene
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fragile ;; yoonmin
Fanfictiondove yoongi ha una lingua tagliente e jimin è sensibile. -- -smettila di parlare in questo modo. -che modo? -come se stessi per andartene. -angst. ©0424kg