aprí la porta leggermente scricchiolante, per poi chiuderla alle sue spalle cautamente, non volendo fare rumore e svegliare jimin, apparentemente addormentato.camminò verso di lui, e una volta accanto al suo letto lo osservò, accertandosi che stesse dormendo.
i capelli biondi erano scompigliati, le labbra leggermente socchiuse e il respiro calmo e leggero.
sembrava tranquillo in quel momento, diversamente da come appariva ogni giorno.
il maggiore portò una delle mani sul viso del minore, spostando una ciocca di capelli che gli copriva l'occhio, per poi continuare ad accarezzarlo lentamente.
sospirò; era identico a quando era un bambino, il suo viso non era cambiato per niente, sempre tenero e paffuto, come un mochi.
anche se ultimamente non era più poi così paffuto.
da quando lo aveva definito 'pesante' di fronte a mezza scuola era cambiato, evidentemente era stata l'ultima spinta servitagli per andare a pezzi.
e lui non sapeva davvero come riaggiustarlo, come rimettere insieme i pezzi e farlo tornare il jimin di una volta.
d'un tratto quest'ultimo fece una piccola smorfia nel sonno che fece sobbalzare yoongi, il quale ritrasse la mano.
rimase immobile, sperando che non si fosse svegliato e quando ne fu sicuro rilasciò un sospiro di sollievo.
ora che abitavano nella stessa casa avrebbe potuto osservarlo da vicino e, forse, provare ad aiutarlo.
—
il mattino dopo, come al solito, jimin si alzò presto, così da poter uscire in anticipo e saltare la colazione.
ma una volta fuori finí con lo sbattere contro qualcuno a causa della fretta. quest'ultimo si girò, rivelandosi essere yoongi, con una sigaretta in bocca.
-che ci fai qui?- domandò con nonchalance, guardando jimin dall'alto, con la sigaretta spenta tra le labbra.
indossava una maglietta blu scuro a maniche lunghe e dei jeans neri attillati, e nonostante fossero vestiti semplici, su di lui facevo un certo effetto che jimin trovò quasi attraente.
riusciva a vedere quanto magre e belle le gambe del maggiore fossero e non poteva fare altro se non sentirsi tremendamente geloso.
scosse il capo. -s-stavo...eh stavo andando a scuola.
yoongi controllò l'orologio sul polso per poi corrucciare le sopracciglia. -manca ancora un'ora, e per andarci non ci vuole tutto questo tempo.- portò l'accendino sulla sigaretta per poi accenderla, creando una nuvoletta di fumo che fece tossire jimin.
-s-si ma, mi piace passeggiare perciò esco sempre prima.- rispose continuando a tossire, portando un braccio davanti alla bocca.
-se non ti dispiace vado.- disse velocemente, per poi passargli affianco e, a passo svelto, allontanarsi.
una volta svoltato l'angolo, sospirò.
-ci è mancato poco che mi fermasse, devo stare più attento.
:D
ho aggiornato✌🏻per chi non lo sapesse i mochi sono dolcetti giapponesi di forma più o meno rotonda e con una consistenza per lo più soffice.
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fragile ;; yoonmin
Fanfictiondove yoongi ha una lingua tagliente e jimin è sensibile. -- -smettila di parlare in questo modo. -che modo? -come se stessi per andartene. -angst. ©0424kg