il mattino dopo, alzarsi sembrò la cosa più difficile del mondo per yoongi.aveva passato la notte in bianco, tormentato dai pensieri.
perché jimin non reagiva? a cosa pensava? lo aveva perdonato? lo odiava?
certo che lo odiava, aveva tutti i motivi per farlo, ma perché non lo mostrava?
la frustrazione e l'angoscia lo stavano uccidendo.
si alzò a fatica dal divano, sui cui aveva era rimasto non avendo il coraggio di tornare da jimin. dormire nella stessa stanza lo avrebbe solo tormentato di più.
si strofinò gli occhi, sbadigliando per poi salire le scale fino al bagno. passando davanti la stanza di jimin, notò che la porta era chiusa, perciò probabilmente stava ancora dormendo, il che era strano dato che si svegliava sempre presto la mattina.
non ci diede troppo peso e andò in bagno.
una volta finito di sistemarsi andò in camera a prendere dei vestiti puliti con cui andare a scuola. jimin era ancora a letto, tra le coperte.
non voleva dargli fastidio, ma se non l'avesse svegliato sarebbe arrivato tardi a scuola.
si avvicinò al suo letto, scuotendo leggermente la sua spalla.
-jimin? jimin è tardi svegliati.- lo richiamò, ma non ricevette nessuna risposta. -jimin svegliati.
continuò a scuoterlo, ma non sembrava volersi svegliare. alzò di poco la coperta che lo scopriva, afferrandogli la spalla e facendogli voltare il capo verso di lui.
spalancò gli occhi. era dannatamente pallido, più del solito.
-jimin!- lo richiamò di nuovo, con voce agitata. tolse la coperta dal suo corpo, notando che anche le sue mani erano pallide; poggio la mano sulla sua guancia, sentendo quanto fosse fredda.
-jimin che hai?- domandò, in mezzo al panico totale.
ad un certo punto il corpo del minore iniziò ad agitarsi, tossendo con fatica.
yoongi lo prese in braccio dirigendosi in bagno il più in fretta possibile, per poi portarlo accanto al gabinetto, sorreggendolo con un braccio.
jimin continuava ad avere fatica a respirare mentre cercava di tossire, come a voler vomitare qualcosa, così il moro portò due dita all'interno della sua bocca, cercando di aiutarlo, e quando sentì di esserci riuscito le tirò fuori, seguite dal vomito di jimin.
quest'ultimo iniziò a tossire, sputando quelle che sembravano...pillole?
-jimin? jimin è tutto apposto?- lo fece poggiare a terra, inginocchiandosi davanti a lui. -che cosa hai fatto?- chiese con le lacrime agli occhi.
il minore riprese a respirare regolarmente, alzando lo sguardo stanco su yoongi.
-m-mi dispiace...a casa di taehyung, c-c'erano delle pillole per sua nonna...non sapevo cosa fossero- gli occhi si riempirono di lacrime.
-non sapevo cos'altro fare. non so quante ne ho prese.- scosse il capo, iniziando a piangere.il maggiore cinse le braccia intorno lui, stringendolo in un abbraccio. -non farlo più, ti prego.
jimin annuì sul suo petto.
il moro gli accarezzò la schiena, aiutandolo a calmarsi. -oggi stai a casa okay?
-non—
-tranquillo parlo io coi tuoi.- lo interruppe, prima che potesse ribadire.
-per favore non dirgli nulla.- quasi sussurrò il minore.
-non dirò nulla.
un po' schifoso ma ok
due aggiornamenti in un giorno! ye!
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fragile ;; yoonmin
Fanfictiondove yoongi ha una lingua tagliente e jimin è sensibile. -- -smettila di parlare in questo modo. -che modo? -come se stessi per andartene. -angst. ©0424kg