panic

5.5K 387 141
                                    


scese le scale col cuore in gola, dirigendosi verso la cucina con passo incerto. riusciva già ad udire i suoi genitori scherzare con gli 'ospiti'.

come avrebbe fatto a pronunciare anche una sola parola quando tutta quell'ansia lo stava praticamente portando a vomitare? non era pronto.

prese un respiro profondo, che servì a poco, per poi entrare in cucina e inchinarsi leggermente, sfoggiando il sorriso più falso mai fatto prima d'ora.

-jimin! sei cresciuto così tanto!- la madre di yoongi si avvicinò a lui, per poi abbracciarlo.
-oh mio dio, ma sei così magro!- si staccò, poggiando una mano sulla sua spalla e una sulla sua guancia, scrutandogli il viso.

-sei così pallido, stai bene? hai bisogno di mangiare, su sediamoci a tavola.

il biondo si sedette, con lo sguardo dei suoi genitori -che sorridevano alle attenzioni che la madre di yoongi gli donava- addosso. sapeva che qualcuno avrebbe fatto commenti sul suo peso e sul suo aspetto, e ciò lo irritava parecchio.

sarebbe stato forzato a mangiare di più, ed era proprio ciò che stava cercando di evitare, soprattutto con yoongi seduto accanto a lui. non lo aveva degnato di uno sguardo da quando era entrato, evidentemente non riusciva nemmeno a guardare quando grasso e orribile fosse.

perché era esattamente così che si sentiva, e il fatto di dover mangiare davanti a lui non faceva altro che accrescere, se possibile, l'ansia che già provava.

devo andarmene, non devo mangiare, non posso.

era sul punto di avere un altro crollo emotivo.

guardò il piatto pieno di cibo davanti a lui, mentre gli altri si erano messi a parlare e fare domande a yoongi.

prese tremante la forchetta in mano, dividendo il cibo nel piatto, nella speranza che pensassero che stesse effettivamente mangiando.

-che c'è jimin, non ti piace?- domandò sua madre, sporgendosi leggermente sul tavolo.

-n-no è...è buono.- sforzò un sorriso, finché sua madre non tornò a partecipare alla conversazione che stavano avendo gli altri.

ormai avevano finito con le domande a yoongi e jimin temeva davvero che avrebbero interpellato anche lui. la sua mano tremava terribilmente, era impossibile non notarlo ma non sapeva come farla smettere.

-allora jimin, a te come va a scuola?- domandò improvvisamente, la signora min.

il biondo quasi sobbalzò. aveva il respiro accelerato, così come il battito cardiaco.

-b-bene...- rispose per poi deglutire, notando lo sguardo quasi sdegnato di suo padre puntato su di lui.

-bene? secondo te quei voti vanno bene?- disse con tono severo quest'ultimo.
la signora min lo guardò perplessa.

-quello che intende mio marito è che jimin ha molto potenziale e potrebbe fare di più.- tentò di sdrammatizzare sua madre, ridendo nervosamente.

il biondo sentiva di non farcela più, l'attenzione di tutti era su di lui, yoongi non lo guardava nemmeno per sbaglio, non sapeva che scusa inventare per non mangiare e suo padre non faceva altro che mandargli sguardi truci.

d'un tratto sentì qualcosa salire dallo stomaco, si alzò di scatto in piedi portandosi una mano a tappare la bocca per poi correre via da lì. salì in fretta le scale, dirigendosi in bagno e una volta dentro, vomitò.

purtroppo non c'era molto da vomitare, poiché non mangiava da giorni, pertanto era tutta acqua e acido.

una volta finito, si sedette a terra scoppiando in lacrime. cercò di trattenere i singhiozzi ma era difficile.

era disperato, si sentiva in trappola, tutto ciò che vedeva era oscurità e nessuna via d'uscita.

d'un tratto qualcuno bussò leggermente alla porta.

-jimin?

era la voce di yoongi. il biondo tirò su col naso, tentando di fermare il pianto.

-s-si?- rispose, non riuscendo a mascherare la voce tremante.

-tutto apposto?

il minore si schiarì la gola. -si, ho solo vomitato.

ci furono secondi di silenzio.
-okay. tua madre ha detto che se non ti senti bene, puoi startene a letto.

-okay...- rispose, prima di udire i passi del maggiore allontanarsi. sospirò, leggermente sollevato dal fatto che non sarebbe dovuto scendere di nuovo in quell'inferno, e sarebbe finalmente andato a dormire. era esausto.

ebbene sì un altro capitolo pieno d'ansia

fragile ;; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora