la campana di mezza giornata suonò, facendo capire agli studenti che era ora di pranzo.jimin, come sempre, aspettò che la classe si svuotasse, per poi alzarsi e dirigersi sul retro della scuola, al suo solito angolino isolato, ma quando arrivò, a pochi metri da esso vide qualcuno seduto al suo posto.
all'inizio pensò fosse uno dei soliti spacciatori che si nascondevano dietro la scuola per fare il loro 'lavoro' ma guardando più attentamente notò che il ragazzo seduto era in realtà...taehyung?
sembrava malinconico, eppure quando lo vedeva in mezzo a tante persone, si comportava come il 'pagliaccio' del gruppo.
in quel momento, con lo sguardo perso nel vuoto e le ginocchia strette al petto, non sembrava nemmeno lui.per un attimo jimin rimase fermo, immobile. pensandoci, da un lato avrebbe voluto chiedergli scusa per come lo aveva trattato, ma dall'altro sapeva che facendolo non avrebbe fatto altro che continuare a ferire i suoi sentimenti rifiutando le sue gentilezze.
o forse, si stava semplicemente comportando da egoista? taehyung gli offriva sempre buon cibo, per pura gentilezza, e lui ne era spaventato a tal punto da trattare male l'unica persona a cui importava di lui e con cui era riuscito a relazionarsi nei, quasi, tre anni passati al liceo.
non poteva permettere che i problemi che aveva con se stesso ferissero anche gli altri, era da idioti, da egoisti.
perciò prese un respiro profondo, e senza rimuginarci oltre, si diresse verso di lui a passo deciso per poi rallentare una volta arrivatogli accanto.
-t-taehyung...?- lo chiamò titubante.
il nominato alzò lo sguardo, incrociando quello del biondo, e in quel preciso istante, jimin potè giurare di aver visto la solitudine dipinta nei suoi occhi, prima di forzare un sorriso.
-jimin!- disse, sorridendo.
-posso sedermi?- chiese il biondo, indicando lo spazio vuoto accanto al minore.
-certo.
fece come detto, sedendosi accanto a lui e portando le ginocchia al petto.
ci furono vari secondi di silenzio, prima che jimin raccogliesse il coraggio necessario per fare ciò che era andato a fare.
-senti...v-volevo...- cominciò a torturarsi le dita. -volevo dirti che mi dispiace. per quella volta, ciò che ho detto...non pensavo veramente quelle cose...e-ero—
-è tutto okay jimin, non devi giustificarti.- lo guardò apprensivo.
il maggiore quasi spalancò gli occhi, sorpreso dalle parole di taehyung.-c-cosa?
-è tutto okay, davvero, non sono arrabbiato con te.- ridacchiò dolcemente.
gli occhi di jimin si inumidirono, guardando il ragazzo accanto a lui, per poi spostare lo sguardo sul prato. -sei un angelo...- quasi sussurrò.
-non esagerare ora!
il biondo ammiccò. -l-l'ho detto ad alta voce?!
taehyung scoppiò a ridere a quell'affermazione, contagiando successivamente anche jimin.
vorrei che fosse sempre tutto così tranquillo.
ed è quando le cose sono tranquille, che poi tutto precipita (˶◕‿◕˶✿)
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fragile ;; yoonmin
Fanfictiondove yoongi ha una lingua tagliente e jimin è sensibile. -- -smettila di parlare in questo modo. -che modo? -come se stessi per andartene. -angst. ©0424kg