i giorni passavano e la convivenza procedeva senza troppi problemi. jimin riusciva sempre a saltare colazione e pranzo mentre a cena, poiché mangiavano tutti insieme, cercava di mangiare il meno possibile e nessuno se ne accorgeva.con yoongi la comunicazione era minima, alle volte si sentiva osservato dal maggiore ma si convinceva che fosse solo un impressione o che lo stesse giudicando mentalmente, cosa al cui ormai era abituato.
ma era passata ancora solo una settimana, non era certo che tutto rimanesse tranquillo come lo era in quei giorni.
era ormai calata la tarda notte e jimin era a letto, con gli occhi puntati alla finestra davanti a sé. aveva cominciato a piovere pesantemente qualche ora prima e non aveva più smesso; non che la pioggia gli dispiacesse, anzi lo confortava, ma se c'era una cosa che lo spaventava a morte erano i fulmini.
yoongi dormiva beatamente mentre lui non riusciva a chiudere occhio per paura dell'arrivo di qualche imminente fulmine.
d'un tratto, uno di questi rimbombò nel cielo facendo sobbalzare jimin che scatto seduto sul letto con gli occhi spalancati.
-porca troia.- bisbigliò tra sé e sé.
dall'altro lato del comodino che separava i due letti, yoongi si mosse, togliendosi uno degli auricolari dall'orecchio e puntando lo sguardo mezzo addormentato sul biondo.
-che diamine fai?
jimin sobbalzò per la seconda volta. si voltò ritrovandosi lo sguardo del maggiore addosso.
-n-niente perché?
il moro rimase in silenzio per qualche minuto, ascoltando il suono causato dai fulmini provenire dalla finestra e notando come jimin si trattenesse dal sobbalzare ogni volta che uno di essi rimbombava in cielo, facendo due più due.
-non dirmi che hai ancora paura dei fulmini.- disse, con voce roca e sguardo socchiuso poiché si era appena svegliato.
-c-cosa? no! p-perché mai...cosa te lo fa pensare?- si agitò il minore, stringendo la coperta tra le dita.
-tremi di paura.
-non è vero! è che ho freddo!- rispose, per poi risdraiarsi e coprirsi fin sopra la testa.
il moro ridacchiò. -si, certo. sei ancora un bambino.
-finiscila!- esclamò jimin, da sotto le coperte.
-parla per te, non riesci a dormire senza ninna nanna!- continuò, facendo sbucare fuori la testa.
-bada a come parli, io ascolto musica non roba per bambini!- gli puntò un dito contro, guardandolo serio, quando d'un tratto il biondo si mise a ridere.
non era riuscito a trattenersi, fin da piccoli, yoongi si innervosiva ogni volta che qualcuno lo prendeva in giro per la sua musica.
il moro rimase perplesso per qualche secondo, per poi afferrare il cuscino sotto di sé e lanciarglielo in pieno viso.
-smettila di ridere, non è divertente.
-hei! questa è casa mia comando io!- jimin scatto seduto, riprendendo il cuscino in mano.
ci furono attimi di silenzio quando all'improvviso anche yoongi iniziò a ridere, contagiando nuovamente jimin, che intanto gli rilanciò il cuscino addosso.
erano anni che non ridevano insieme, e in quel momento, pensandoci, i vecchi tempi mancavano ad entrambi.
nOn hO riLetTo
cosa random, ma vorrei interagire di più con voi?? cioè,, c'è stato un tempo in cui autori e lettori interagivano molto, anche attraverso stupide challenge e se devo essere sincera, vedendo molti dei miei autori preferiti smettere di scrivere/lasciare wattpad mi angoscia parecchio, e bHo vorrei poter tornare indietro nel tempo, agli anni 'migliori' di wattpad, poiché stare su questa piattaforma mi confortava parecchio, ma ormai quando torno qui non sento più il 'calore' (????) di una volta e sembro una vecchia ottantenne ok, beh niente volevo dire questa cosa ciao :D
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fragile ;; yoonmin
Fanfictiondove yoongi ha una lingua tagliente e jimin è sensibile. -- -smettila di parlare in questo modo. -che modo? -come se stessi per andartene. -angst. ©0424kg