aveva passato le ore scolastiche a picchettare col piede a terra, torturandosi le mani mentre fissava in continuazione l'orologio, aspettando ansiosamente il momento in cui sarebbe potuto tornare a casa da jimin.mancava ancora un'ora e se ne sarebbe potuto andare, ma l'ansia e le preoccupazioni lo stavano uccidendo.
yoongi era il tipo di persona che non faceva mai trasparire le proprie emozioni e manteneva uno sguardo ed atteggiamento freddi in ogni situazione, con estrema facilità, ma in quel momento, nonostante il viso fosse impassibile, il corpo lo tradiva.
camminava lungo i corridori, diretto verso l'ultima lezione, tenendo lo zaino sulla spalla con una mano e torturandosi l'altra sotto la manica della felpa, mentre lo sguardo era assente.
per questo jimin non aveva detto nulla dopo la sua confessione? le pillole avevano cominciato a fare effetto in quel momento, e lui non si era accorto di niente?
tutti i suoni arrivavano alle sue orecchie ovattati mentre la sua mente era immersa nei pensieri.
aveva bisogno di andare da jimin e assicurarsi che stesse bene. si fermò in mezzo al corridoio, rimanendo immobile per qualche secondo, per poi voltarsi e camminare in fretta verso l'uscita.
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i loro genitori probabilmente non erano a casa, perciò non si fece problemi ad entrare e correre verso la camera del minore.
una volta arrivato lì davanti, aspettò qualche secondo prima di entrare, cercando di riprendere a respirare normalmente, per poi aprire la porta e vedere il corpo di jimin tra le coperte.
sospirò di sollievo, lasciando scivolare lo zaino a terra.
il biondo, sentendo rumori alle sue spalle, si alzò seduto voltandosi.
-hyung?
la testa di yoongi scattò verso l'alto. -sei sveglio?
-che ci fai qui?- domandò assonnato.
-ero preoccupato.- rispose il moro senza pensarci due volte.
-oh, ora ti preoccupi?- fece altrettanto, il minore.
il maggiore rimase con la bocca leggermente socchiusa, non sapendo come rispondere.
-h-hai ragione, mi dispiace.- disse dopo qualche secondo, puntando lo sguardo sul pavimento.
il biondo non disse nulla, voltandosi nuovamente e sdraiandosi, intento a tornare a dormire.
-sono quasi le cinque, hai mangiato qualcosa oggi?- domandò yoongi, ricomponendosi.
-no.- questa volta, jimin rispose sinceramente, non sentendo più la necessità di mentire; non a lui almeno.
-devi mangiare...- il moro si sedette sul proprio letto, fissando il minore che non si era mosso di un centimetro.
-non ho fame.
-jimin--
-per favore, lasciami stare.
yoongi sospirò, abbassando il capo e passando una mano tra i capelli.
-okay. chiamami se hai bisogno di qualcosa, d'accordo?- attese una risposta, ma ricevette solo silenzio, perciò rinunciò, alzandosi e uscendo dalla stanza, per poi chiudere la porta alle proprie spalle.
ebbene no, non avevo idee, ma penso ci sarà un pò di drama nel prossimo capitolo owo
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fragile ;; yoonmin
Fanfictiondove yoongi ha una lingua tagliente e jimin è sensibile. -- -smettila di parlare in questo modo. -che modo? -come se stessi per andartene. -angst. ©0424kg