6 capitolo

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Il dolore tornò. Quella scena riaprì quella ferita da dove ero scappata, da quel passato che mi devastava ogni volta che provavo a ricordare non era facile andare avanti. Forse era proprio per questo che io e mia madre avevamo messo delle distanza tra noi, anche se so che a lei faceva stare ancora peggio aveva già perso due persone; ed proprio per questo che cercava di esserci nella mia vita per non perdere anche me.

<< Maggie lui è Dominick. Dominick lei è maggie . >> Lui mi tese la mano per far felice sua sorella nonostante mi aveva già conosciuta, era davvero premuroso. Il ristorante dove andammo a mangiare era davvero molto alla mano, le pareti erano di un giallo canarino, il soffitto bianco avorio. I tavoli erano sparsi, le tovaglie erano rosse. L'odore era come se ci fosse la primavera, in realtà c'era anche odore di pesce fresco. Quando ci fecero accomodare ci lasciarono anche i menù. Seduta in mezzo guardai la faccia di Brooke era davvero felice, si vedeva che amava tanto la sua famiglia quando parlava di loro ne era orgogliosa. Il pranzo fu davvero interessante scoprì tante cose di Brooke e risate ha non finire quando Dominick imitava il fidanzato di sua sorella. Tornati al lavoro ripresi le mie mansioni cercando non pensare ha quel ricordo doloroso. Sarah e papà mi mancate.

Ero presa dal lavoro, ma in un momento di relax. Mi fermai solo per un momento, solo per pensarli un pochino per colmare quello che si era aperto.

Flash back *

< < Maggie, per favore chiama tuo padre e tua sorella il pranzo è pronto.>> Presi il cellulare e chiamai mio padre. << Pronto?>> << papà dove siete? qui è tutto pronto.>> < < Piccola tra poco arriviamo>>  Dopo vari minuti sentì urlare mia madre, corsi giù all'istante c'era il poliziotto davanti alla porta e porgeva le condoglianze a mia madre e a me. Non capì più niente, lei si girò e con gli occhi pieni di lacrime mi abbracciò. Il giorno dopo il poliziotto era tornato da noi per spiegarci come era andato l'incidente. Un camionista ubriaco non aveva visto il rosso e prese in pieno la macchina di mio padre e dove c'era la mia amata sorellina.

Fine flash back

<< Maggie? >> mi volta i tornando al mondo reale dove io ne facevo parte. Nick era davanti a me. Il suo sguardo era davvero molto bello e rilassato. << Dimmi Dominick>> << chiamami Nick. Volevo chiederti se stasera di andava di uscire.>> Da quando mi ero trasferita non avevo avuto modo di conoscere questa meravigliosa città. << OK Nick, passa stasera alle otto. >> Mi sorrise e se ne andò. Spensi il computer e me ne andai a casa....

L'amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora