29 capitolo

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Avevo appena finito di parlare con quella donna. Stavo cercando di capire come poter andare via senza dare sospetto ad Alex. Mi venne in mente una sola idea. Spero solo che mi abbia aiutato. Pochi giorni prima avevo saputo da Brooke che Nick era a New York. Presi il mio cellulare e la mia borsa. Quando scesi le scale tutti stavano ancora parlando e sopratutto i genitori di Alex parlavano con lui. Presi da parte mia madre, gli dissi che Brooke stava partorendo. Mi avrebbe fatto avere notizie di Evelyn. Abbracciai John . Quando l'ho salutato gli misi in tasca un biglietto. All'orecchio gli avevo detto di leggerlo non appena sarei uscita da casa. Alex da poco mi aveva regalato una macchina. Salita chiamai Nick. << Ciao Maggie!>> Era sorpreso di sentirmi, mi mancava la sua voce. << Nick ho bisogno del tuo aiuto.>> gli spiegai la situazione. << Tra cinque minuti sono sotto casa tua, non ti preoccupare.>> Sapevo che potevo contare su di lui. Ero arrivata sotto casa mia. Nick era nel atrio del palazzo. Salimmo insieme, appena aprì la porta Natalie era lì in piedi vicino alla finestra. << Natalie??>> Lei si girò immediatamente. << Chi è lui?>> Stava indicando Nick. << È un mio amico, non avere paura.>> << Chiudi la porta subito!! > > Nick chiuse la porta. Eravamo immobili. Aspettavamo che li parlasse. << Non mi interessa di Evelyn, voglio solo continuare a vivere la mia vita.>> << Perché, non vuoi tua figlia?>> Stava guardando una foto di me e mia madre. << Sai, quando ho accettato di sposarlo, l'ho fatto con l'idea che cambiavo la mia vita. Non avevo mai avuto niente. Mia madre morì quando avevo cinque anni e mi padre se ne era andato lasciandomi in un convento. Quando ho raggiunto la maggiore età volevo vivere una vita normale. Sapevo chi era lui e che famiglia aveva. Quando abbiamo deciso Cosa mi avrebbe dato, sapevo che avrei raggiunto il mio obiettivo. Quando ho scoperto di essere incinta, volevo eliminarlo, solo che poi ho pensato che lei sarebbe stata la mia riserva quando lui mi avrebbe lasciata. Voglio solo continuare la mia vita.>> Ero scioccata, non immaginavo che aveva sofferto così e forse nemmeno Alex. Nick si avvicinò. << Ascolta Natalie, Nonostante che tu sia sua madre rischi il carcere per il nulla. Alex ti lascerà i saloni e sono molto famosi, quindi potresti continuare a lavorare e avere un futuro, devi solo lasciare che le cose facciano il loro corso.>> Che bravo. Non avrei mai trovato parole migliori. << Dov'è Evelyn?>> Lei lascio il soggiorno e andò nella camera da letto. Tornò con braccio Evelyn e Zero corse subito da me. << Lascia che Evelyn torni a casa e non succederà niente. > > << Lui me la farà pagare cara.>> Io mi spinsi in avanti. << No, gli dirò di non fare niente tranquilla. > > Ci stava pensando, poi lascio Evelyn. Corse tra l mie braccia. << Mammaaaa>> Mi stava stringendo forte forte, iniziai a piangere, era sana e salva. I suoi occhioni erano pieni di lacrime e spavento. La strinsi a me, cercavo di tranquillizzarla. Natale si butto a terra in ginocchio. Nick si avvicinò e l'abbracciò. Era buono e altruista. Lei pianse sulla sua spalla, lui continuo ad stargli vicino . Ora che la mia bambina era tra le mie braccia tutto poteva sistemarsi. Dopo qualche minuto dalla porta entrò Alex. << Papààà>> La strinse fra le sue braccia e la baciò. Prese Evelyn e se ne andò. Natalie mi abbracciò e mi disse << Grazie>> Gli feci una carezza.  Erano passati sette giorni dopo quella brutta esperienza. Ero a casa di mia madre, ero nel giardino stavo bevendo una cioccolata calda. << Maggie?>> Sospirai. << Dimmi mamma.>> << Ti ha chiamata un altra volta.>> Non sapevo cosa fare. Da una parte volevo perdonarlo, ma dall'altra ero arrabbiata perché non mi aveva detto niente. << Figlia mia, aveva paura di perderti e sopratutto è un uomo non sapeva come affrontarla questa cosa.>> Volevo vederlo e baciarlo, farci l'amore per ore e ore. << Mamma ho paura che non mi darà mai la verità. > > Lei mi abbracciò. < < Ha capito di aver sbagliato e non lo farà mai più. in più Evelyn vuole la sua mamma. > > Ricordai quei occhioni verdi pieni di lacrime. Presi il telefono. Mi aveva risposto Dolores, gli chiesi di Evelyn. Mi aveva risposto che stava bene e stava giocando. Dopo aver chiuso mi andai a lavare e mi vestì. Volevo di nuovo il mio futuro marito. Volevo la nostra famiglia.

Arrivata a casa Evy si buttò tra le mie braccia, mi riempì di baci. Mi aveva anche sgridato che non ero tornata con lei, pero mi diceva che mi voleva bene. La strinsi a me. << Non ti lascio più amore mio.>> Lui era lì ci stava guardando. Aveva il sorriso, era felice che fossi tornata. Evelyn andò in giardino con Zero. Lu si avvicinò. << Mi sei mancata...>> << Anche tu, ma volevo che fossi sincero con me , con la persona che vuoi come moglie.>> << Hai ragione, ho sbagliato, non volevo che lo sapessi perché avevo paura che non volessi stare con me. Perdonami Ti amo.>> Quando me lo diceva il mio cuore, si sciolse. Lo amavo davvero. << Anche io ti amo, non voglio una vita senza di te.>> Mi baciò, voleva fare l'amore con me e io con lui.

L'amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora