18 capitolo

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Dopo aver parlato con Nick, salì sopra e appena entrai c'era quel cucciolo sdraiato mezzo al mio appartamento, sorrisi. Mia nonna era in cucina, non la batteva nessuno. << Gioia mia ti ho preparato la pasta con le polpette di carne e spinaci al burro.>> Mmm impazzivo per le polpette di carne, io e Sarah facevamo la gara di chi ne aveva di più . Avevo avvisato Nick  che c'era mia nonna. Ero contenta che l'avrebbe conosciuta. Erano le dieci e mezza, aprì la porta. Mi salutò con un dolce casto bacio e poi salutò mia nonna. C'era il cucciolo di labrador che gli sì era buttato addosso, Nick iniziò a ridere, mi piaceva un sacco la sua risata. Mia nonna gli raccontò ogni mia esperienza imbarazzante a Nick, avevo la faccia piena di vergogna e invece per lui era tutto dolce, questa cosa mi divertiva era troppo innamorato che quando sentiva parlare di me era tutto bello. Mia nonna andò a dormire. Gli diedi un grosso bacio. Io e Nick eravamo ancora nel soggiorno stavamo guardando la tele. << Il cane ha già un nome ? >> Non lo sapevo, presi il mio cellulare e c'era un messaggio. Era di Alex.

Cara Maggie,

volevo avvisarti che il cucciolo non ha un nome. Spero che possa farti compagnia nei momenti peggiori e migliori.

Buon compleanno.

Alex

<< Scegliamo insieme il nome per lui. Dopo aver sparato un paio di nome, avevamo deciso. Il mio cucciolo si chiamava. Zero. Era un nome non comune proprio per quello mi piaceva.

Nick mi baciò e mi prese in braccio come una sposa. Arrivati nella mia camera mi iniziò a spogliare. Mi baciò il collo e pian, pian scendeva. Arrivato al mio seno lo succhiò fino a che i miei capezzoli erano turgidi e duri. Mi baciò la pancia scese sempre di più. Quando fu sulla mia parte più sensibile iniziò ha baciarla, leccò in modo circolare, con la sua lingua torturava il mio clitoride, io gemevo e mi dimenavo, strinsi il lenzuolo che era sotto di me, non riuscivo più a contenermi. << Nick così verrò.. > > << Voglio il tuo succo nella mia bocca...>> Mi eccitò tantissimo che venni, prese tutto quello che stavo buttando fuori e succhio, più forte. Strappo la bustina del preservativo, entrò dove ero bagnata, eccitata. Iniziammo una danza frenetica, bramava di volermi, io volevo lui. Quando ormai pieni vennimo insieme, gridò il mio nome e io anche. Infine si accasciò sul mio corpo baciando il mio collo. Stanchi ci addormentammo. Quando mi svegliai vidi Nick che mi guardava. << Da quanto tempo mi guardi?>> << Da un po...>> Mi abbracciò forte, forte. << Ti amo Maggie>> Mi girai per guardarlo negli occhi, per lui provavo qualcosa. Guardando i suoi dolci occhi istintivamente mi si aprì il cuore. << Ti amo Nick!!>>  Il suo viso si illuminò e mi baciò intensamente. Ero contenta, era da un po che non mi sentivo così e adesso ero felice e volevo godermi tutto questo. Amavo Nick.

Preparati, andammo al lavoro insieme non era mai capitato. Appena arrivata Brooke era davanti alla mia scrivania con due fiocchi uno rosa e uno azzurro. Nick l'abbracciò dolcemente sapendo che era in uno stato molto delicato. << Indovinate un po maschio o femmina??>> Nick si buttò subito, << Maschio!>> La sorella sorrise, ma poi disse << No>> Nick stava per dire qualcosa, ma iniziai a pensare aveva due fiocchi, se non era maschio era banale dire femmina quindi io mi buttai. << Sono due !!! >> Brooke iniziò a ridere , mi abbracciò, Nick stava per avere un infarto. Mi venne a ridere. Dopo l'indovinello andammo tutti a lavorare. La giornata del mio fidanzato fu nervosa, ogni cosa non andava bene e adesso sapendo perché era sempre più incazzato, ha volte avrebbe voluto affrontarlo, ma lasciò correre. Arrivata a pranzo, io, Brooke e Robbin andammo. mangiare cinese. La pancia di Brooke si vedeva, la prova dell'abito era andata male, perché aveva iniziato a prendere peso, ne fu felice , ma dall'altra parte doveva continuamente provare il vestito, era abbastanza nervosa. Alex , era nel suo ufficio. Gli passai tutte le chiamate urgenti. Quelle con alcuni clienti insistenti me le fece passare a Nick. Mi dispiaceva, ma dovevo fare come mi veniva detto, mandai e-mail in continuazione. Ero andata alla macchina del caffè e avevo sentito qualche collega che si preparava il week-and. Tornai al mio pc, iniziai a navigare su internet per guardare qualche offerta. Trovai una offerta dal venerdì alla domenica, una casa sulla spiaggia in California. Feci la prenotazione. Partivamo stasera alle undici. Andai nell'ufficio di Nick. Quando mi vide sorrise. Era la mia cosa bella che gli era successa in tutta la giornata. << Sei bellissimo. > > Mi baciò dolcemente << sei più bella tu, amore mio.>> << Ti fidi di me ?>> Lui non ebbe esitazioni. << Certamente, perché? > > << Mi basta che ti fidi tieniti libero stasera.>> Lo baciai e uscì dal suo ufficio. Erano le sei precise e me ne andai felice di quello che avevo organizzato per me e Nick.

Chiamai mia Nonna che stavo arrivando a casa, si sarebbe presa cura di Zero.

L'amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora