27 capitolo

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Avevamo lasciato Evelyn da mia madre. Alex aveva detto a Evy di comportarsi bene e di non fare arrabbiare la nonna. Lei ci baciò. Era una bambina dolcissima, era sensibile, amava molto gli animali. Era molto intelligente per la sua età. Il suo autista ci porto in montagna, Alex non sapeva dove stavamo andando per una volta era lui quello che non sapeva cosa succedeva. Per questo week and, aveva disdetto un sacco di appuntamenti. Ero contentissima, era mio, ed era il suo compleanno. Arrivati vide che eravamo su un monte. << Cosa facciamo qui?>> Ecco, forse sarà esagerato, ma Evy aveva ragione, l'unica cosa che potevo regalare ad un uomo che aveva già tutto, solo un matrimonio vero e felice come stavamo vivendo fino adesso. Quindi avevo organizzato una dichirazione d'amore vera. << Sai, quando mi sono tresfarita a New York, era ricominciare la mia vita, dopo quella tragedia. Arrivata qui, speravo di poter sorridere ancora come quando avevo una famiglia. Quando ti ho visto, ho provato qualcosa che non avevo mai provato. Sono tre mesi che ci amiamo , viviamo come una famiglia felice, sono contenta di poter far parte della tua vita e di quella di Evelyn. Proprio per questo non voglio che finisca e che sia per sempre.>> Lui aveva gli occhi lucidi, non si aspettava parole di questo genere. Non aveva mai avuto nessuno che gli dicesse di stare insieme per l'eternità. Sorrise, mi baciò, ma non avevo finito. << Guarda dritto il cielo amore mio.>> In quel cielo bellissimo e tra le sue nuvole bianche, un sole che splendeva e scaldava tutto quel contorno che c'era intorno a noi. Passò un aeroplano con uno striscione. La scritta era rossa.

Alex Gregory vuoi sposarmi?

Alex, stava piangendo, era la prima volta che lo vedevo piangere e mi veniva da piangere anche a me, ma cercai di non piangere e ci riuscì. Lui non aveva parole. Mi prese in braccio e mi fece girare due volte. << Si , ovviamente, anche se te l'avrei voluto chiedere io, mi hai spiazzato.>> Lo sapevo, ero contenta che era spiazzato. << Adesso c'è un altra sorpresa.>> << Credo che sia abbastanza. > > Gli feci no con il dito, avremmo fatto paracadutismo. Lui era carico di adrenalina, in realtà io avevo un po paura. Sarah adorava queste cose, la rendevano libera e felice. Dopo aver fatto quella esperienza, avevo prenotato una cena fantastica. Durante la cena Alex non smetteva di sorridere. << Ti verrà una paralisi se rimani con quel sorriso.>> Stava ridendo, ero felice di vederlo così è un uomo che prende tutto seriamente, solo con Evelyn lui riesce ad essere un po morbido. Dopo la cena avevamo preso una suite. Appena entrati, mi spostò i capelli di lato, iniziò a baciarmi il collo, con baci dolci. Lo spogliai, lui fece altrettanto. Quando entrambi non avevamo niente ci guardammo, per qualche minuto. Tra le sue mani prese i miei seni, le sue mani toccavano i miei capezzoli, erano diventati duri e turgidi. Lì succhiò e li morse, era un po doloroso, ma anche eccitante. Le mie mani toccavano il suo petto, era muscoloso , ma non esagerato, aveva la tartaruga, non aveva un filo di ciccia. Lui era bellissimo. Mi sdraiò sul letto, baciava l'interno delle cosce arrivando proprio lì. La leccò, in modo circolare, era meraviglioso, io gemevo e mi dimenavo, torturò il mio clitoride, io ansimavo e godevo, in modo esagerato. Venni e lui prese tutto il succo che avevo da dargli. Sazio di quello si sistemò tra le mie gambe ed entrò. Ora mi sentivo riempita, averlo dentro di me, significava essere sua. Ad ogni spinta io

Gridavo, mi parlava all'orecchio mi diceva << Ti amo, amore io, non finirò mai di dirtelo. Non lasciarmi mai.>> Quelle parole per me erano promesse di una vita. Come avrei mai fatto a lasciare qualcuno di cui non puoi fare a meno?

Vennimo insieme lui gridò il mio nome e io il suo. Mi tenne abbracciata e io abbracciai lui. Siamo rimasti cosi per forse pochi minuti, ma sembrava una eternità. Erano le sette del mattino, mi svegliai Alex era al telefono, avevo sentito veramente poco. Credo che abbia detto " Se non si arrende, me la pagherà lo giuro." non so di chi si trattava. Quando mi vide sorrise, salutò la persona al telefono e mi baciò. Dopo la colazione Alex aveva pagato il resto del conto e ci aspettava l'autista. << Oggi ho io una sorpresa per te!>> Lo sapevo , lo immaginavo. Mentre eravamo in macchina, volevo provare a chiedere ad Alex dela madre Evelyn, ma avevo un po paura, quindi dissi altro. << Dove ci sposiamo?>> Lui sorrise. << A casa di tua madre, credo che sia perfetto !>> Lo baciai, era un gesto bellissimo , mia madre avrebbe apprezzato tantissimo. << Quando ci sposiamo?>> Il suo viso, era perfetto e mi stava guardando. << Anche, domani se vuoi Maggie.>> Beh!! ora mi sembrava esagerato, potevamo aspettare qualche mese. << Possiamo fare, fra qualche mese.>> << Perché vuoi aspettare, io ti voglio subito.>> << Alex, ormai sono tua, ma possiamo farlo dandoci del tempo per organizzare.>> L'idea non gli piaceva, ma accettò, mi aveva dato tempo due mesi. Non era tantissimi, ma poteva andare. Vidi quel cartello e non capì più niente. Eravamo ne Nord Carolina, davanti a casa di mia nonna. Amavo questo uomo sapeva benissimo, di cosa avevo sempre bisogno. Alex Gregory, sarebbe stato un marito perfetto.

L'amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora