Erano passati tre mesi, io e Alex stavamo bene. Lo avevo presentato a mia madre e a John. La nonna già lo conosceva. Avevamo passato giorni bellissimi. Alex ed io avevamo preparato ad Evelyn una giornata allo zoo, si era divertita tantissimo, voleva fare in continuazione le foto per avere tanti ricordi, questa cosa mi emozionò, anche Sarah aveva quella abitudine di fare tante foto per non dimenticare. Mi ero trasferita a casa di Alex, non voleva mai separarsi da me. Zero era innamorato di Evy, erano migliori amici. Nel giardino di casa giocavano tantissimo, alla sera il bagno era per due dato che si buttavano nel fango. Da un po, mi assaliva un dubbio, la mamma di Evelyn era sparita. Perché? Era sua figlia non puoi abbandonarla. Non riuscivo a chiedere Evelyn di sua madre, magari non sapeva niente. Avevo conosciuto la famiglia di Alex erano meravigliosi. Sopratutto sua madre, era amorevole e premurosa con tutti, anche con Zero. Era una donna abbastanza alta, capelli biondi e occhi verdi, ecco da chi aveva preso Alex e la sua bambina. Si chiamava Sophie. Suo padre era uno alto, capelli scuri e occhi azzurri. Da quando era andato in pensione aveva dedicato il suo tempo alla pittura e alla sua nipotina. Ogni domenica che andavamo da loro a mangiare voleva dipingere noi insieme e c'era anche Zero. Lui si chiamava William. Alex non aveva fratelli. Era figlio unico, non aveva mai avuto l'onore di amare o proteggere qualcuno fin da piccolo, era cresciuto con un senso di "tutto mi è dovuto", ma crescendo è maturato. Sopratutto dopo aver avuto sua figlia,l'aveva cambiato. Tra poco era il suo compleanno. Ero molto ansiosa, non sapevo cosa potevo regalare ad un uomo che ha tutto. Chiesi a Evy di aiutarmi. Eravamo nella sua cameretta. << Evy, cosa possiamo regalare a papà per il suo compleanno?>> Lei, mi guardò con quegli occhi che mi ricordano Alex ogni volta che mi guarda e capisce ogni cosa. Stava pensando, stavo piegando qualche suo vestito, quando la sua voce spaccò quel silenzio. << Sposarlo!!!>> I vestiti che stavo piegando, mi erano caduti, rimasi in piedi senza parlare, lei stava continuando a giocare. Non l'avevo mai preso in considerazione. Sono solo sei mesi che ci conosciamo e da tre che stiamo insieme, credo che fosse presto per una decisione di quel tipo. Sorrisi e gli diedi un bacio sulla fronte. Da quando mi ero trasferita Alex non voleva che andavo a lavoro. La cosa mi aveva dato fastidio sopratutto perchè non volevo dipendere da nessuno, avevamo litigato tanto per questa cosa, ma l'aveva vinta lui. Quindi mi ero dedicata ad altre cose, la prima era Evelyn poi c'era Zero. Sicuramente avrei riparlato con Alex per la mia carriera lavorativa. Sabato scorso siamo andati alla inaugurazione della serra di mia madre, amava le piante, ogni volta che andavamo da lei Evelyn stava con lei e fiori, Zero li seguiva. Finalmente avremmo avuto un week and solo io e Alex, la cosa mi rimpieva di gioia volevo organizzare qualcosa. L'idea di sposarlo, un po mi spaventava. Evelyn sarebbe stata con mia madre e John. L'avrebbero portata alle giostre, vedevo bene mia mamma a fare la nonna. La settimana era quasi finita, il suo compleanno si avvicinava sempre di più. Erano le sette, Evelyn era giù con me in cucina, stavamo preparando la cena, a momenti sarebbe arrivato Alex. Alle otto spaccate aveva aperto la porta. Evelyn gli corse incontro come sempre e lo riempì di baci. Dopo averla salutata abbastanza, salutò Zero con una carezza. << Ciao amore mio.>>. Mi diede un casto bacio. Zero con la zampa si coprì gli occhi e Evy si appoggiò a Zero, scoppiai a ridere e anche Alex. A cena Evy, raccontava a suo padre le regole sui fiori, ormai mia madre l'aveva riempita di novità e lei ne era felice. Alex sorrise e mi strinse la mano Eravamo una bella famiglia.
Eravamo in camera, Alex iniziò ha baciarmi. << Alex, dobbiamo parlare?>> Continuava a darmi dei baci dolci. << Parliamo domani, ora ti voglio.. > > Per quanto la cosa mi attirasse, avevo bisogno di parlare ora << Voglio lavorare, non voglio discuterne più. > > Lui, si alzò velocemente . << Maggie non c'è bisogno che lavori.>> << invece si, perché io voglio lavorare.>> Sbuffo, la cosa mi faceva sorridere solo che rimanevo seria per non cedere sul discorso. << Voglio creare una cosa mia, cioè in realtà ricordo di Sarah. > > La sua faccia diventò dolce e premurosa. Si sedette vicino a me. Ora era attento e serio. << Cosa vuoi aprire? Farò tutto quello che vuoi, amore mio.>> Sapevo benissimo che potevo contare su di lui. << vorrei aprire una galleria di foto, vari momenti e in più quadri di tuo padre che descrivono la quotidianità della vita.>> Il suo sguardo, stava pensando , quando fece il suo sorriso che mi faceva impazzire. << Ho già in mente il posto amore, lavorerai come vuoi, basta che sei felice.>> Lo abbracciai. I suoi baci pian, pian scendevano sul mio corpo, si stava prendendo quello che è suo, io ero sua. Ogni volta che lui era dentro di me, diventavamo sempre più uniti da un legame sempre più forte. Odiava i preservativi, quindi ero andata da una ginecologa, per farmi prescrivere una pillola.
Dopo essere sazio di noi, baciò i miei capelli. << Ti amo amore mio.>> << Credo che non smetterò mai di amarti Alex.>>
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L'amore impossibile
RomanceMaggie Carrel, una ragazza come tutte. Trasferita a new York per cambiare e dimenticare quel passato che le fa male. Un nuovo lavoro una nuova vita. Incontrerà l'amicizia vera con la sua amica Brooke ,ma sopratutto si innamorerà della persona che r...