21 capitolo

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Era stato così difficile dopo il matrimonio di Brooke. Io e Nick ci siamo voluti andare insieme nonostante che tra noi fosse finita. In suoi genitori sapevano di noi e  di come era finito il rapporto, ma la loro gentilezza e cordialità non mancavano. Nick mi aveva fatto ballare un sacco. Durante un ballo mi ha chiesto di ripensarci, ma gli avevo detto di non farci del male. Dopo il matrimonio mi aveva accompagnata a casa ci salutammo per l'ultima volta. Salita in casa mi buttai a terra a piangere, Zero era di fianco a me e cercava a suo modo di consolarmi, ormai io e lui eravamo una cosa sola. I giorni a seguire erano difficili, si sentiva la mancanza di Nick e adesso anche di Brooke perche era in luna di miele. A pranzo ero sempre con Robbin, cercava di tirarmi su il morale,ma falliva. Mia madre mi aveva chiamata e gli avevo raccontato tutto. Pianse al telefono aveva capito che per me ed ancora difficile, che il dolore non mi aveva mai abbandonata, anzi era rimasto nascosto ben, bene tornando come un tornado. Era passata a casa mia tutti i giorni aiutandomi, ma ora mi sentivo ancora peggio perche lei soffriva per me. Mia nonna era preoccupata e voleva venire da me, ma non volli perché mia madre bastava. Zero era l'unico che mi faceva compagnia nelle notti in cui le mie lacrime prendevano sopravento, mi si erano formate quelle lacune che opprimevano il mio cuore e il resto del mio corpo. Avevo perso quattro chili. Quello che avevo provato per Nick era vero, ma il dolore che sentivo non era tanto per quello, ma perché mi sentivo abbandonata un altra volta. Odiavo Alex. Detestavo ogni parte di lui, ma nonostante quello non potevo non vederlo, Zero mi ricordava il giorno del mio compleanno e della festa che mi aveva organizzato e di come voleva prendersi cura di me. Ero a casa stavo guardando la TV, quando sentì la suoneria del mio IPhone 4s. Era un messaggio di Alex.

Ciao Maggie,

ah proposito come si chiama il cucciolo?

Volevo sapere come stavi.

Alex

Perché continuava in questo modo? Non volevo saperne di lui, ma era in ogni cazzo di pensiero. Risposi.

Ciao Alex,

il cucciolo si chiama Zero. Sai benissimo come mi sento, sai anche è per colpa tua....

Maggie

Avevo mille domande su di lui e sulla sua vita. Tante volte mi ero chiesta come fai a sposare qualcuno per cui non provi, quelle farfalle nello stomaco, quei brividi solo quando pronunci il suo nome e sopratutto come cazzo spieghi a tua figlia quello che siete?

Erano le domande che avevo in testa, non so se poi davanti a lui sarei mai riuscita a dire. Non volendo però provavo sentimenti fisici e mentali per quello stronzo dagli occhi verdi. Ricordo quella scossa, era riuscita ad arrivare al mio ventre, se solo non fosse cosi dannatamente bello...

Ecco la sua risposta.

Bellissimo nome!! É unico come te...

Una cena ti prego.

Cosa avrei dovuto fare? Accettai. Forse avevo scelto di andare ha cena con il mio demone, ma già il pensiero di vederlo mi calmo, un pochino.

Mi addormentai vicino a Zero. Occhi verdi invasero i miei sogni.

Il mattino fu piacevole. Fatta la doccia, Misi un pantalone elegante, una camicia viola lasciando che si vedessero i miei seni; scelsi un tacco molto fine, ma sexy. Mia madre mi aveva cercato di consolare con uno shopping sfrenato, un pò era stato utile, lo dicono sempre consolati con una borsa nuova o un paio di tacchi di Chanel. Arrivata in ufficio lavorai. Stasera avrei avuto un appuntamento con lui. Ero più che nervosa arrabbiata. << Maggie, aspetta!! > > Robbin stava correndo verso di me. << Hey Robbin, che succede? > > Stava riprendendo fiato dopo la corsa che aveva fatto. << Oggi ha pranzo conoscerai, Matt!!>> Sorrisi, era davvero curiosa di vedere questo Matt. << Sono contentissima>> La giornata era monotona. Sentì suonare il mio cellulare. Un messaggio.

Ciao piccola, o forse dovrei dire Maggie!

Qui è tutto bellissimo peccato che non ci sia tu. Sarebbe ancora più bello.

Come stai?

Nick

Quel messaggio riempì un vuoto. Ero contenta che non mi odiasse, sarei morta se solo provava rancore nei miei confronti.

Risposi.

Ciao Nick,

sto meglio, l'iniziò è stato difficile, ma piano, piano va avanti.

Vedrai che incontrerai una brava ragazza.

Pensavo che mi odiassi ...

Sono contenta di sapere che non è cosi.

Maggie

Spero in cuor mio che la ragazza che sposerà Nick, saprà amarlo come lui ama gli altri. Ecco la sua risposta.

Non potrei mai odiare qualcuno che mi ha reso felice come hai fatto tu. La colpa è di qualcuno che invece tu non sai odiare perche provai qualcosa per lui, ma non ti sentire in colpa non si comandano i sentimenti.

Zero come sta?

Nick

Mi vergognavo, anche lui aveva capito che non avrei mai potuto odiarlo. Mi si strinse lo stomaco. Gli dissi che Zero stava benone. Ci salutammo. Tornai al mio lavoro. Arrivata l'ora di pranzo Robbin aveva ordinato cinese in ufficio, fu tutto divertente. Matt era una persona strepitosa e simpatica, mi faceva ridere un sacco. Il pomeriggio andò tranquillo alle sei me ne andai. Arrivata a casa mi buttai di corsa sotto la doccia. Ero in asciugamano, aprì il mio nuovo guardaroba. Era pieno di vestiti, scarpe e borse. Scelsi un vestito nero con uno spacco che arrivava a metà coscia; le scarpe erano con dei diamanti. Avevo accentuato il mio trucco, i capelli erano raccolti. Suonò il citofono, era arrivato presa la pochette e scesi. Arrivata nell'atrio c'era il suo autista che mi attendeva salì e vidi quei bellissimi occhi verdi.

L'amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora