23 capitolo

431 12 0
                                    

Eravamo su un molo, vicino c'era un bellissimo yacht, era enorme. Si chiamava Evelyn. Non ero mai salita su questi arnesi, mi agitavano. Si sono molto ansiosa come persona dopo la morte di mia sorella e di mio padre avevo paura di tante cose. Saliti, erano due camere, con una cabina armadio piena di vestiti, una cucina molto spaziosa e due bagni. Aveva uno spazio fuori con delle sedie e delle sdraio. D'altra parte c'era una piscina. Affascinante era la parola giusta. Senza sapere ci eravamo già allontanati dal molo. Ora eravamo in mezzo al mare senza che sapessi la meta. Lui era lì davanti a me. Non sapevo cosa dire e avevo tanto da dire, ma qualcosa mi bloccò. << Brindiamo?>>  A cosa ? Non avevo niente da festeggiare. << A cosa?>> Lui piegò leggermente la testa. << Ovviamente a noi e quello che saremo Maggie... >> Era convinto. Pensava che saremmo stati insieme. Non capiva che eravamo impossibili. Siamo due pianeti che non si incontreranno mai. Invece lui era positivo.  << Maggie ti voglio nella mi vita e farò di tutto !! >> Suonava come un giuramento. Dopo aver brindato, lui si era seduto su un divano e andai anche io a sedermi. << Non hai mai amato tua moglie? > > << No, mai.>> Mi fece delle carezze sul viso. Si avvicinò, anche troppo. La mia tachicardia stava accelerando, il suo tocco vibrava tutto il mio corpo. Le sue labbra baciarono le mie. Mi stavo sciogliendo, quando le nostre lingue si trovarono, non avevo più la forza di resistere, lo baciai, come se non avessi da perdere, infondo e' così. Ero eccitata, avevo il mio sesso bagnato, bramava di lui, lo voleva da sempre. Mi teneva in braccio, avevo le mie gambe legate alla sua vita. Le sue mani erano sulla mia schiena per non farmi cadere. Mi portò in camera da letto e mi sdraiò. Lui era sul letto appoggiato con le ginocchia, gli aprì la camicia e gli baciai il petto, lui tirò giù la cerniera del tubino , in poco tempo mi ritrovai con il mio intimo. Mi stava osservando. << Sei venere.. sei bellissima. > >  Mi aveva paragonato alla venere, non avevo parole. Iniziò a baciare il mio corpo. Ad ogni bacio, il mio corpo prendeva fuoco, arrivato proprio lì l'accarezzò e gli diede dei baci lenti . iniziò a leccare, io strinsi il lenzuolo, era una dolce tortura. Continuò un bel po a torturare il mio clitoride, gemevo , ansimavo. << Maggie, voglio ubricarmi di te e del tuo corpo quindi adesso vieni per me..>> a quelle parole io urlai. Succhiò e finito con la sua lingua se la passò sulle labbra. << Ora voglio entrare dentro di te e prendermi ciò che è sempre stato mio.>> Annui con a testa, volevo che si prendesse ogni parte di me quando voleva. << prendi la pillola ?>> feci no con la testa. << Farai una visita con una ginecologa e ti farai dare la pillola OK? >> << Si.>> Dopo essersi messo il preservativo, si sistemò tra le mie gambe entrò lentamente, iniziò a muoversi dolcemente, baciava le mie labbra. Ora che lui era dentro di me capivo che lui era sempre quello che avevo sognato e che volevo. Andò più velocemente ora sentivo ogni spinta , continuava senza sosta e non volevo che si fermasse. Mi girò di lato e spinse ancora. Godevo, gridavo, ansimavo, presi io il comando e mi misi sopra di lui, saltai sopra di lui, lui teneva le sue mani sulla mia vita e mi continuava a spingermi su e giù. Lui tornò sopra dando altre spinte. << Vini per me maggie, grida il mio nome.>>  << Aleeeeeex>> Si accasciò sul mio piccolo corpo e ne baciò il collo. Era stato meraviglioso

L'amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora