odio i calciatori

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Tre anni dopo.

Posai per l'ennesima volta lo straccio sul bancone per pulirlo.
Ero stanca morta, avevo lavorato per cinque ore ,ma dovevo resistere ancora per altre due ore, dovevo cavarmela,
ormai erano due anni che lavoravo in questo sudicio bar vicino casa,
erano passati due anni da quando avevo abbandonato casa mia,
quella casa che ormai mi lasciava solo brutti ricordi,
uno di quelli era Nathan il mio ex migliore amico.
Ormai l'avevo rimosso completamente dalla mia testa ma ogni tanto tornava nella mia mente,
sembrava divertirsi nel turturarmi,nel non levarsi definitivamente dalla mia testa e dal mio cuore.

Alzai lo sguardo e vidi quei occhi verdi che ormai conoscevo troppo bene guardarmi dal poster appeso davanti a me.
Ormai aveva raggiunto il suo obbiettivo,era diventato il giocatore migliore di tutti i tempi,
era diventato ricco,
più bello e a quanto pare era diventato anche un playboy da strapazzo.
Guardai per l'ultima volta il poster davanti a me che lo raffigurava con la divisa numero dieci mentre teneva in mano la coppa della vittoria,
mi mordicchiai il labbro guardando per l'ultima volta la sua immagine,
e ritornai a lavorare.

                     *********

Uscii dopo due ore,
per  fortuna avevo finito di lavorare ora mi toccava rimanere sveglia tutta la notte per studiare per la verifica che avrei avuto il giorno successivo,
frugai nella borsa e tirai fuori  le chiavi della mia macchina,
se si poteva chiamare così,
era un rottame vivente,
mi chiedevo ancora come cavolo funzionasse dopo secoli di vita.
Ovviamente il tragitto dal parcheggio del negozio a casa mia non era così lungo,
peccato che come al solito avevo beccato il traffico,
le solite gioie della vita insomma.
Abbassai il finestrino ormai rassegnata, le macchine non si muovevano da circa dieci minuti, a quanto pare era arrivato  un personaggio famoso e i fan avevano bloccato tutto,
ma io mi chiedo perché diavolo non si levavano dalle strade? C'è gente che deve andare a casa cappero.
Appoggiai il braccio al finestrino e guardai fuori,
ma che non l'avessi mai fatto,
davanti a me c'era un poster enorme di Nathan in intimo Calvin Klein,
il mio sguardo cadde subito sul suo fisico, 
gli addominali scolpiti,
le braccia muscolose,
le sue mani grandi stringevano a sè un piccolo profumo blu notte,
la cosa che attiró di più la mia attenzione fu il suo sorriso,
anzi più che sorriso era un ghigno sicuro di sè.
Avete capito ora perché cavolo non riuscivo a dimenticarlo?
Appena mi giravo lo vedo,
come si fa a dimenticare una persona che dovunque vai c'è?

Sentii il clacson di una macchina suonarmi,
sobbalzai presa alla sprovvista,
portai lo sguardo di nuovo sulla strada davanti a me e vidi che era completamente vuota,
ero veramente un idiota .

Dopo dieci minuti abbondanti arrivai a casa finalmente.

«Ros c'è qualcosa da mangiare?» urlai appena entrata in casa per farmi sentire da Rosy la mia coinquilina stressante.

Ma non ricevetti nessuna risposta,
mi avvicinai a passi svelti alla sua porta e la spalancai urlando:

«Ho fame cosa hai
cucinato?!»

La scena davanti a me mi fece  distogliere lo sguardo abbastanza imbarazzata.

Ros era stradaiata sul letto in intimo con un ragazzo sopra di lei in boxer,
la prima alzava lo sguardo scocciata mentre il secondo se la rideva sotto i baffi.
Non ci feci molto caso e rifeci la domanda sentendo il mio stomaco brontolare.
«Uhm abbiamo ospiti vedo, quindi che si mangi?» domandai guardandoli di nuovo.

Stupid famous best friend Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora